La storia geologica del territorio della Val d’Orcia ha inizio 5 milioni di anni fa quando nella zona era attivo il vulcano dell’Amiata. Le acque piovane che penetrano in profondità danno vita a mille purissime sorgenti e freschi ruscelli, ma quelle che vengono a contatto con la residua attività vulcanica riaffiorano come fumanti sorgenti termali con acque ricche di calcio, zolfo e fanghi naturali.
Acque termali salgono dal cuore del vulcano e tornano alla luce con prepotenza, creando spettacoli naturali di rara bellezza e donando benessere e salute da millenni.
Acque termali salgono dal cuore del vulcano e tornano alla luce con prepotenza, creando spettacoli naturali di rara bellezza e donando benessere e salute da millenni.
★ ★ ★Di seguito alcune strutture visitate e consigliate★ ★ ★
Professionalità e lusso a 5 stelle
Immerso nel verde delle splendide colline del senese, l’ADLER THERMAE Spa & Relax Resort si presenta come un’oasi unica per ritrovare relax e benessere. Il Centro benessere offre trattamenti e programmi personalizzati per salute, bellezza e rémise-en-forme. La Spa dispone di piscine termali (37°C), piscina sportiva, saune al vapore, bagno turco, una romantica grotta salina sotterranea, fontana di ghiaccio kneipp, zone relax. Il Ristorante panoramico offre ogni giorno selezioni gourmet di prim’ordine, con prodotti freschissimi della filiera corta e proposte menù che soddisfano anche i palati più esigenti. L’Hotel dispone inoltre di Cocktail Bar con terrazza panoramica e serate con musica dal vivo tutte le sere, sala caminetto con biblioteca, Club per i bambini, internet point, noleggio gratuito di mountain bikes, connessione wifi internet gratuita.
contatti: 53027 Bagno Vignoni - San Quirico d’Orcia - Siena / Italia
tel.: +39 0577 889 001 | www.adler-thermae.com | info@adler-thermae.com
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Il calore di casa, l'ospitalità dell'hotel
Il complesso alberghiero sorge a Bagno Vignoni in una posizione unica, affacciato sulla suggestiva gola del fiume Orcia e sullo splendido panorama circostante. Qui gli ospiti potranno rallentare i propri ritmi, trascorrere soggiorni rilassanti accolti negli ampi e confortevoli salotti dell’Hotel arredati con i mobili antichi di famiglia e alloggiati nella tranquilla sobrietà delle 36 camere tutte dotate dei moderni comfort. L'albergo mette a disposizione dei suoi clienti la piscina panoramica, alimentata da acqua termale, un ampio parco con campo da tennis, gli impianti per il wellness e una beauty, lo Spazio Benessere, dove scegliere fra massaggi e trattamenti estetici di alta qualità.
La cucina del rinomato ristorante affonda le sue radici nelle ricette della tradizione del territorio con un occhio particolarmente attento alla selezione delle materia prime, la sala da pranzo affacciata sulla piscina è collegata alla terrazza ristorante panoramica che viene aperta nella bella stagione a partire dall'abbondante prima colazione al buffet.
contatti: Via Ara Urcea 43 - 53027 Bagno Vignoni (SI)
tel.: +39 0577 887112 | www.hotelpostamarcucci.it | info@hotelpostamarcucci.it
Bagno Vignoni nasce come stazione termale nel medioevo, anche se le sorgenti calde furono sfruttate anche in età romana, come ci conferma il ritrovamento di una epigrafe dedicatoria in latino. Il nome deriva dal castello di Vignoni eretto su una vicina altura nel XI secolo. Nel XII secolo il “Bagno” era di proprietà della famiglia Tignosi, signori di Tintinnano, ora Rocca d’ Orcia, sotto la cui signoria rimase fino alla fine del ‘200. All’inizio del ‘300 passò in possesso della famiglia senese dei Salimbeni insieme ai castelli e ai borghi circostanti, a cui rimase fino al 1417 quando il secondo marito di Antonia Salimbeni, Attendolo Sforza, lo vendette al comune di Siena. Le cronache dell'epoca riportano che Caterina da Siena soggiornò più volte a Bagno Vìgnoni, portata dalla madre che intendeva distoglierla dal proposito di farsi monaca. Ma sono molti i personaggi illustri che con la loro presenza attestano la fortuna delle terme, come papa Pio II Piccolomini e Lorenzo il Magnifico, che vi trascorse un periodo nel 1490. Nel ‘500 il dotto senese Lattanzio Tolomei dettò un'iscrizione votiva dedicata alle Ninfe con versi in greco scolpiti su una lapide tuttora visibile su uno dei pilastri del loggiato di santa Caterina.
Le acque ipertermali di Bagno Vigoni sono del tipo bicarbonato-solfato-alcalino-terrose. Esse sgorgano alla temperatura di 51/52°C e sono prevalentemente utilizzate per bagni e fanghi, come coadiuvanti nelle manifestazioni artroreumatiche e nevralgiche, oltre che per inalazioni ed irrigazioni. Per gli amanti della natura, riscendendo la stradina che porta a Bagno Vigoni, sulla destra un sentiero scende ai piedi della collina verso il fiume Orcia fino a raggiungere una piscina rettangolare in cui si raccolgono le acque termali e dove è possibile sostare tranquillamente. Non vi sono servizi e lo spazio non è adatto alle grandi masse, ma la vasca è grande e pulita e l'afflusso di turisti non è molto fastidioso, anche perché l'area è un po' difficile da raggiungere e chi arriva qui non arriva per caso.
Anticamente le acque termali del borgo erano già note ai romani, come testimoniano alcuni ritrovamenti archeologici. Furono frequentate nel 1485 da Lorenzo il Magnifico e nel 1635 dal Granduca Ferdinando II, nel tentativo di liberarsi da un persistente "mal di capo". I Bagni, ristrutturati nel 1566 per volontà di Cosimo I de' Medici, raggiunsero fama e prestigio grazie alla citazione di Machiavelli nell’opera la "Mandragola". Alla fine del Settecento Giorgio Santi effettuò una prima analisi chimica delle acque e nell'Ottocento Antonio Targioni Tozzetti le studiò accuratamente, mentre Giuseppe Giuli dopo averne steso una descrizione chimica ne valutò le proprietà terapeutiche.
L'acqua termale di San Filippo, che fuoriesce dalla sorgente alla temperatura di 52°C, è classificata come solfureo-solfato-bicarbonato ipertermale, arricchita da fanghi naturali ed è particolarmente indicata per balneoterapia, fango-balneoterapia, inalazioni, cura delle malattie osteo-neuro-articolari, malattie dell’orecchio, naso e gola, nelle malattie dell’apparato respiratorio e nelle malattie dermatologiche. Alcune sorgenti di Bagni San Filippo sono indicate come bibite nella cura di particolari organi: l’Acqua Forte per i reni e l’Acqua Santa per il fegato. Oggi San Filippo pur disponendo di moderni impianti termali, continua ad offrire (facendo pochi passi nel bosco) la possibilità di immergersi nelle pozze all'aperto, godendo liberamente di questa risorsa della natura.
Dove: Gallina - Castiglione d'Orcia (Si)
mail phone
Dove: Castiglione d'Orcia (Si)
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BAGNO VIGNONI
Bagno Vignoni è un minuscolo ed affascinante borgo del comune di San Quirico d'Orcia raccolto attorno alla grande vasca che costituiva l'antica struttura termale. Questa singolarità urbanistica pone anziché la piazza lo specchio d'acqua al centro del paese, rendendolo davvero unico. Introno a questo elemento si sviluppa il centro del villaggio, ricalcando alcuni aspetti propri degli impianti termali romani. Di fianco alle abitazioni e alle locande fu edificata in un secondo tempo la chiesa di San Giovanni Battista dove attualmente è possibile vedere il frammento restaurato dell’affresco raffigurante Cristo risorto attribuito a Ventura Salimbeni, originariamente situato nella cappella di santa Caterina. Dalla vasca, oltrepassato un ponte porticato, le acque raggiungevano le terme e poi andavano ad alimentare una serie di mulini disposti sul ripido ciglio degradante verso il fiume.
Bagno Vignoni è un minuscolo ed affascinante borgo del comune di San Quirico d'Orcia raccolto attorno alla grande vasca che costituiva l'antica struttura termale. Questa singolarità urbanistica pone anziché la piazza lo specchio d'acqua al centro del paese, rendendolo davvero unico. Introno a questo elemento si sviluppa il centro del villaggio, ricalcando alcuni aspetti propri degli impianti termali romani. Di fianco alle abitazioni e alle locande fu edificata in un secondo tempo la chiesa di San Giovanni Battista dove attualmente è possibile vedere il frammento restaurato dell’affresco raffigurante Cristo risorto attribuito a Ventura Salimbeni, originariamente situato nella cappella di santa Caterina. Dalla vasca, oltrepassato un ponte porticato, le acque raggiungevano le terme e poi andavano ad alimentare una serie di mulini disposti sul ripido ciglio degradante verso il fiume.
Bagno Vignoni nasce come stazione termale nel medioevo, anche se le sorgenti calde furono sfruttate anche in età romana, come ci conferma il ritrovamento di una epigrafe dedicatoria in latino. Il nome deriva dal castello di Vignoni eretto su una vicina altura nel XI secolo. Nel XII secolo il “Bagno” era di proprietà della famiglia Tignosi, signori di Tintinnano, ora Rocca d’ Orcia, sotto la cui signoria rimase fino alla fine del ‘200. All’inizio del ‘300 passò in possesso della famiglia senese dei Salimbeni insieme ai castelli e ai borghi circostanti, a cui rimase fino al 1417 quando il secondo marito di Antonia Salimbeni, Attendolo Sforza, lo vendette al comune di Siena. Le cronache dell'epoca riportano che Caterina da Siena soggiornò più volte a Bagno Vìgnoni, portata dalla madre che intendeva distoglierla dal proposito di farsi monaca. Ma sono molti i personaggi illustri che con la loro presenza attestano la fortuna delle terme, come papa Pio II Piccolomini e Lorenzo il Magnifico, che vi trascorse un periodo nel 1490. Nel ‘500 il dotto senese Lattanzio Tolomei dettò un'iscrizione votiva dedicata alle Ninfe con versi in greco scolpiti su una lapide tuttora visibile su uno dei pilastri del loggiato di santa Caterina.
Le acque ipertermali di Bagno Vigoni sono del tipo bicarbonato-solfato-alcalino-terrose. Esse sgorgano alla temperatura di 51/52°C e sono prevalentemente utilizzate per bagni e fanghi, come coadiuvanti nelle manifestazioni artroreumatiche e nevralgiche, oltre che per inalazioni ed irrigazioni. Per gli amanti della natura, riscendendo la stradina che porta a Bagno Vigoni, sulla destra un sentiero scende ai piedi della collina verso il fiume Orcia fino a raggiungere una piscina rettangolare in cui si raccolgono le acque termali e dove è possibile sostare tranquillamente. Non vi sono servizi e lo spazio non è adatto alle grandi masse, ma la vasca è grande e pulita e l'afflusso di turisti non è molto fastidioso, anche perché l'area è un po' difficile da raggiungere e chi arriva qui non arriva per caso.
Bagni San Filippo è una piccola stazione termale del comune di Castiglione d'Orcia immersa nel verde dei boschi del Monte Amiata in una zona di grande interesse naturalistico celebre per i suoi numerosi alberi monumentali. Il paesaggio si caratterizza per i depositi calcarei formati dalle acque che sgorgano dalle rocce e che creano concrezioni abbondanti lungo il torrente Rondinaia, detto "Fosso Bianco". La più imponente ci appare come una cascata solidificata ed è conosciuta come la "Balena Bianca". Un paesaggio che ricorda forse il Purgatorio dell’immaginario medievale, ma che piacque a San Filippo Benizzi, che al luogo diede il nome e che, secondo la leggenda, si rifugiò qui per sfuggire alla nomina a papa cui il conclave voleva sottoporlo. La Grotta del Santo è tutt'ora esistente e visitabile: contiene un busto in gesso del Settecento rappresentante Filippo e un crocifisso in legno custodito dentro un tabernacolo che la tradizione popolare ritiene opera dello stesso eremita.
Se amate le terme e gli agriturismi,
queste strutture faranno al caso vostro:
queste strutture faranno al caso vostro:
A metà strada fra Bagno Vignoni e Bagni San Filippo.
A cinque minuti dalle principali stazioni termali della Val d'Orcia, "Passalacqua" è il tipico esempio di agriturismo "valdorciano". Fu edificata in età medevale sull'antico passo della via Francigena adiacente all'XI tappa (Abricula) annotata nel 990 d.c. dall'Arcivescovo di Canterbury Sigerico nei suoi diari recandosi a Roma in visita a Papa Giovanni XV.
Sulla collina, nelle vicinanze del fiume, tra prati, grano, papaveri e ginestre, gode di un assoluto silenzio e vista sulla valle.
L'agriturismo dispone di 16 posti letto suddivisi in 2 appartamenti ed alcune camere.Il prezzo è a partire da € 45 a persona. E' possibile fare la colazione, decisamente abbondante e genuina, e consumare i prodotti stagionali dell'orto.
Sulla collina, nelle vicinanze del fiume, tra prati, grano, papaveri e ginestre, gode di un assoluto silenzio e vista sulla valle.
L'agriturismo dispone di 16 posti letto suddivisi in 2 appartamenti ed alcune camere.Il prezzo è a partire da € 45 a persona. E' possibile fare la colazione, decisamente abbondante e genuina, e consumare i prodotti stagionali dell'orto.
Dove: Gallina - Castiglione d'Orcia (Si)
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A due passi da Bagno Vignoni.
Sulla Francigena, a due passi da Bagno Vignoni, con il suo lungo viale cipressato, Poggio Covili sta diventando una vera e propria icona della Val d'Orcia. Basta vedere i numerosi fotografi che, ad ogni ora del giorno, sostano in quei paraggi.
Quella che un tempo fu un'antica osteria frequentata dai flussi di pellegrinaggio verso Roma, oggi è un'accogliente agriturismo, ristrutturato con estrema cura negli anni '70 dalla famiglia Pasquini.
L'agriturismo può ospitare fino a 24 persone in appartamenti da 4 e 8 posti. Su richiesta è inoltre possibile concordare il servizio di ristorazione.
Dove: Castiglione d'Orcia (Si)
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