Incremento del 20% con vini più tipici e aromatici grazie alle escursioni termiche della Val d’Orcia dove vivere la vendemmia è un’esperienza indimenticabile.
Un incremento del 20% rispetto al solo 2017, secondo le prime stime sulla vendemmia 2018, con uve sane e di buona qualità, grazie all’alternanza di
temperature calde e fredde tra il giorno e la notte che contraddistinguono la Val d’Orcia. Le abbondanti piogge primaverili hanno contribuito notevolmente allo sviluppo vegetativo delle piante, incrementando allo stesso tempo eventuali problematiche gestite molto bene dai produttori di Orcia Doc. Quindi nessuna raccolta anticipata per l’Orcia, come lo scorso anno, ma alcuni produttori sono già impegnati nella selezione delle uve di qualità inferiore direttamente in vigna per poi iniziare in un secondo passaggio la raccolta perfetta. La vendemmia, che qui nell’Orcia è prettamente manuale, viene quindi posticipata ancora di qualche giorno affinché la buccia degli acini si riduca di spessore ed acquisti la naturale morbidezza necessaria per estrarre più polifenoli.
<< La 2018 sarà una vendemmia ideale per la raccolta: il Sangiovese ha bisogno di giornate limpide soprattutto nell’ultima parte della maturazione >> commenta la Presidente Donatella Cinelli Colombini. << Vivere la vendemmia nella Doc Orcia diventa un’esperienza autentica grazie ad un territorio pieno di piccole città d’arte, di prelibatezze gastronomiche come i pici all’aglione, il prosciutto di maiale cinta, la bistecca di chianina, le chiocciole, il cacio pecorino e di piccole aziende dove tutto è fatto a mano secondo la tradizione dei nostri vignaioli >> conclude la Presidente.
L’annata 2018 offrirà quindi vini equilibrati con aromi e profumi intensi tipici del territorio. Nei prossimi giorni sarà determinante il sostegno meteorologico, per portare in cantina le uve di Sangiovese e di quei vitigni autoctoni della zona come il Foglia Tonda, il Colorino e il Ciliegiolo che vengono utilizzati in blend nei vini Orcia Doc.
Le cantine del nostro territorio daranno la possibilità ai winelovers di osservare da vicino le fasi della vendemmia in vigna e in cantina per comprendere tutti i principali processi di produzione del vino Orcia. Non ci resta quindi che auspicare una buona annata!
La denominazione Orcia Doc
La denominazione Orcia DOC nasce il 14 febbraio 2000 in un territorio collinare particolarmente vocato per la produzione dei grandi vini compreso fra quelli del Brunello di Montalcino e del Nobile di Montepulciano. L’area di produzione è in dodici comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, Trequanda e parte dei comuni di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena. Si tratta di uno dei comprensori agricoli più belli e incontaminati, per questo attrae un grande numero di turisti e escursionisti da tutto il mondo. Sono loro i principali consumatori del vino Orcia che contribuisce a rendere più ricca e piacevole l’esperienza di chi arriva in questo meraviglioso territorio.
La Doc Orcia è in veloce innalzamento qualitativo e va annoverata fra le piccole denominazioni italiane emergenti. L’Orcia è ancora una rarità, la produzione totale si aggira intorno alle 280.000 bottiglie all’anno, nate in una settantina di aziende di cui 40 iscritte al Consorzio. Il vino Orcia è ancora qualcosa di artigianale seguito con cura amorevole dai produttori stessi dalla vigna fino al cliente finale.
Protagonista indiscusso dei Vini Orcia è il Sangiovese. Questo nobile vitigno è il fil rouge che lega 4 tipologie di vini rossi a cui si aggiungono gli Orcia bianco, rosato e Vin santo.
Un incremento del 20% rispetto al solo 2017, secondo le prime stime sulla vendemmia 2018, con uve sane e di buona qualità, grazie all’alternanza di
temperature calde e fredde tra il giorno e la notte che contraddistinguono la Val d’Orcia. Le abbondanti piogge primaverili hanno contribuito notevolmente allo sviluppo vegetativo delle piante, incrementando allo stesso tempo eventuali problematiche gestite molto bene dai produttori di Orcia Doc. Quindi nessuna raccolta anticipata per l’Orcia, come lo scorso anno, ma alcuni produttori sono già impegnati nella selezione delle uve di qualità inferiore direttamente in vigna per poi iniziare in un secondo passaggio la raccolta perfetta. La vendemmia, che qui nell’Orcia è prettamente manuale, viene quindi posticipata ancora di qualche giorno affinché la buccia degli acini si riduca di spessore ed acquisti la naturale morbidezza necessaria per estrarre più polifenoli.
<< La 2018 sarà una vendemmia ideale per la raccolta: il Sangiovese ha bisogno di giornate limpide soprattutto nell’ultima parte della maturazione >> commenta la Presidente Donatella Cinelli Colombini. << Vivere la vendemmia nella Doc Orcia diventa un’esperienza autentica grazie ad un territorio pieno di piccole città d’arte, di prelibatezze gastronomiche come i pici all’aglione, il prosciutto di maiale cinta, la bistecca di chianina, le chiocciole, il cacio pecorino e di piccole aziende dove tutto è fatto a mano secondo la tradizione dei nostri vignaioli >> conclude la Presidente.
L’annata 2018 offrirà quindi vini equilibrati con aromi e profumi intensi tipici del territorio. Nei prossimi giorni sarà determinante il sostegno meteorologico, per portare in cantina le uve di Sangiovese e di quei vitigni autoctoni della zona come il Foglia Tonda, il Colorino e il Ciliegiolo che vengono utilizzati in blend nei vini Orcia Doc.
Le cantine del nostro territorio daranno la possibilità ai winelovers di osservare da vicino le fasi della vendemmia in vigna e in cantina per comprendere tutti i principali processi di produzione del vino Orcia. Non ci resta quindi che auspicare una buona annata!
La denominazione Orcia Doc
La denominazione Orcia DOC nasce il 14 febbraio 2000 in un territorio collinare particolarmente vocato per la produzione dei grandi vini compreso fra quelli del Brunello di Montalcino e del Nobile di Montepulciano. L’area di produzione è in dodici comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, Trequanda e parte dei comuni di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena. Si tratta di uno dei comprensori agricoli più belli e incontaminati, per questo attrae un grande numero di turisti e escursionisti da tutto il mondo. Sono loro i principali consumatori del vino Orcia che contribuisce a rendere più ricca e piacevole l’esperienza di chi arriva in questo meraviglioso territorio.
La Doc Orcia è in veloce innalzamento qualitativo e va annoverata fra le piccole denominazioni italiane emergenti. L’Orcia è ancora una rarità, la produzione totale si aggira intorno alle 280.000 bottiglie all’anno, nate in una settantina di aziende di cui 40 iscritte al Consorzio. Il vino Orcia è ancora qualcosa di artigianale seguito con cura amorevole dai produttori stessi dalla vigna fino al cliente finale.
Protagonista indiscusso dei Vini Orcia è il Sangiovese. Questo nobile vitigno è il fil rouge che lega 4 tipologie di vini rossi a cui si aggiungono gli Orcia bianco, rosato e Vin santo.