80 opere per fare luce sugli interpreti della pittura in terra di Siena tra i primi del ‘500 e la seconda metà del 1600. In mostra dal 18 Marzo al 30 Giugno 2017.
VAL D'ORCIA: “Il buon secolo della pittura senese. Dalla Maniera moderna al Lume Caravaggesco” è la grande mostra che aprirà i battenti il 18 marzo in
provincia di Siena. Curata da una equipe di esperti presieduta da Antonio Paolucci, l’esposizione si snoda in un percorso che comprende tre straordinarie sedi di altrettanto straordinarie città del territorio senese, Montepulciano, San Quirico d'Orcia e Pienza.
In mostra 80 opere, provenienti da prestigiosi collezioni pubbliche e private, con l’obiettivo di mettere finalmente in luce gli interpreti della pittura in terra di Siena tra i primi del ‘500 e la seconda metà del 1600. Artisti di eccellente e spesso notevolissimo livello, ancora non tutti compiutamente studiati e conosciuti.
La mostra sarà articolata in tre diverse sezioni, divise cronologicamente in relazione alla presenza di opere d’arte già esistenti in loco e rappresentative di alcuni maestri del tempo.
Il percorso prende avvio dal Museo Civico della Pinacoteca Crociani di Montepulciano con l’esposizione "Domenico Beccafumi, l'artista da giovane", a cura di Alessandro Angelini e Roberto Longi. Lo spunto per questa esposizione è il ritrovamento di un’opera documentata dell’attività giovanile di Domenico Beccafumi, la S. Agnese Segni del Museo Civico. La sezione ospita un nutrito numero di sue opere assieme a capolavori del Sodoma, di Girolamo Genga, Fra Bartolomeo, Andrea del Brescianino, Girolamo di Giovanni del Pacchia e Lorenzo di Mariano detto il Marrina, protagonisti dell’ambiente artistico senese nel primo decennio del 500.
Palazzo Chigi Zondadari a San Quirico d’Orcia ospita invece l’esposizione dal titolo “Dal Sodoma al Riccio: la pittura senese negli ultimi decenni della Repubblica”, a cura di Gabriele Fattorini e Laura Martini. Il percorso di questa sezione si dipana attorno a la Madonna col Bambino e i Santi Leonardo e Sebastiano di Bartolomeo Neroni detto il Riccio, appartenente alla Compagnia del Santissimo Sacramento di San Quirico d’Orcia. La sezione prende quindi in esame il periodo artistico che va dalla tarda attività del Sodoma per concludersi con un’ampia rassegna dedicata alla notevole produzione del Riccio.
La terza sezione è ospitata a Pienza, presso il Conservatorio S. Carlo Borromeo. Qui sarà visitabile l’esposizione “Francesco Rustici detto il Rustichino, caravaggesco gentile e il naturalismo a Siena”, a cura di Marco Ciampolini e Roggero Roggeri.
La presenza, nella chiesa di S. Carlo Borromeo a Pienza, di una splendida pala di Francesco Rustici raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Carlo Borromeo, Francesco, Chiara, Caterina e Giovanni Battista, permette di costruire attorno a quest’opera una interessante esposizione riguardante principalmente l’attività del Rustichino, di cui sono presenti, riuniti insieme per la prima volta, diversi capolavori. In questa sezione sono presenti anche opere di quelle personalità artistiche che tanta importanza ebbero nella sua evoluzione stilistica, quali, ad esempio, Orazio Gentileschi e Antiveduto Gramatica e si chiude con una rassegna di dipinti eseguiti da pittori senesi suoi contemporanei come Rutilio e Domenico Manetti, Bernardino Mei, Astolfo Petrazzi e Niccolò Tornioli che, in misura diversa tra loro, subirono l’influsso della pittura naturalista.
Caratteristica importante di questo progetto è sicuramente la volotnà di aprirsi al territorio. L’invito al visitatore è proprio quello di andare alla scoperta di altre opere custodite da pievi, monasteri, conventi, palazzi, piccoli borghi del meraviglioso territorio della Val d’Orcia.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 30 giugno 2017, nasce da una idea della Fondazione Musei Senesi fatta propria dai Comuni di Montepulciano, Pienza e San Quirico d'Orcia, in collaborazione con Vernice Progetti Culturali, con il Polo Museale Toscano e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, con l'Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d'Elsa e Montalcino e la Diocesi di Montepulciano, Chiusi e Pienza, con l'Università degli Studi di Siena, Dipartimento Scienze Storiche e dei Beni Culturali, con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Siena e dei Comuni di Asciano, Buonconvento, Castiglione d'Orcia, Montalcino, Sarteano, Siena, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda.
Vademecum:
Dal 18 Marzo 2017 al 30 Giugno 2017
Siena, Museo Civico, Montepulciano e altre sedi/città
Biglietto: Intero € 12, Ridotto € 6 (per gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 anni, titolari di apposite convenzioni, studenti universitari con tesserino, residenti nella provincia di Siena), Speciale € 5 (per scolaresche delle scuole secondarie, a partire dai 12 anni), Speciale scuole dei Comuni dell'area Val di Chiana - Val d'Orcia € 2 (gratis sotto i 12 anni). Gratuito per bambini fino ai 12 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, diversamente abili con accompagnatore
Info : +39 0578 748359
ilbuonsecolodellapitturasenese@gmail.com
https://ilbuonsecolodellapitturasenese.wordpress.com/
Orari:
da martedì a venerdì: 10.30-13.00 e 15.00-18.30
sabato, domenica, giorni festivi: 10.00-13.00 e 15.00-19.00.
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In mostra 80 opere, provenienti da prestigiosi collezioni pubbliche e private, con l’obiettivo di mettere finalmente in luce gli interpreti della pittura in terra di Siena tra i primi del ‘500 e la seconda metà del 1600. Artisti di eccellente e spesso notevolissimo livello, ancora non tutti compiutamente studiati e conosciuti.
La mostra sarà articolata in tre diverse sezioni, divise cronologicamente in relazione alla presenza di opere d’arte già esistenti in loco e rappresentative di alcuni maestri del tempo.
Il percorso prende avvio dal Museo Civico della Pinacoteca Crociani di Montepulciano con l’esposizione "Domenico Beccafumi, l'artista da giovane", a cura di Alessandro Angelini e Roberto Longi. Lo spunto per questa esposizione è il ritrovamento di un’opera documentata dell’attività giovanile di Domenico Beccafumi, la S. Agnese Segni del Museo Civico. La sezione ospita un nutrito numero di sue opere assieme a capolavori del Sodoma, di Girolamo Genga, Fra Bartolomeo, Andrea del Brescianino, Girolamo di Giovanni del Pacchia e Lorenzo di Mariano detto il Marrina, protagonisti dell’ambiente artistico senese nel primo decennio del 500.
Palazzo Chigi Zondadari a San Quirico d’Orcia ospita invece l’esposizione dal titolo “Dal Sodoma al Riccio: la pittura senese negli ultimi decenni della Repubblica”, a cura di Gabriele Fattorini e Laura Martini. Il percorso di questa sezione si dipana attorno a la Madonna col Bambino e i Santi Leonardo e Sebastiano di Bartolomeo Neroni detto il Riccio, appartenente alla Compagnia del Santissimo Sacramento di San Quirico d’Orcia. La sezione prende quindi in esame il periodo artistico che va dalla tarda attività del Sodoma per concludersi con un’ampia rassegna dedicata alla notevole produzione del Riccio.
La terza sezione è ospitata a Pienza, presso il Conservatorio S. Carlo Borromeo. Qui sarà visitabile l’esposizione “Francesco Rustici detto il Rustichino, caravaggesco gentile e il naturalismo a Siena”, a cura di Marco Ciampolini e Roggero Roggeri.
La presenza, nella chiesa di S. Carlo Borromeo a Pienza, di una splendida pala di Francesco Rustici raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Carlo Borromeo, Francesco, Chiara, Caterina e Giovanni Battista, permette di costruire attorno a quest’opera una interessante esposizione riguardante principalmente l’attività del Rustichino, di cui sono presenti, riuniti insieme per la prima volta, diversi capolavori. In questa sezione sono presenti anche opere di quelle personalità artistiche che tanta importanza ebbero nella sua evoluzione stilistica, quali, ad esempio, Orazio Gentileschi e Antiveduto Gramatica e si chiude con una rassegna di dipinti eseguiti da pittori senesi suoi contemporanei come Rutilio e Domenico Manetti, Bernardino Mei, Astolfo Petrazzi e Niccolò Tornioli che, in misura diversa tra loro, subirono l’influsso della pittura naturalista.
Caratteristica importante di questo progetto è sicuramente la volotnà di aprirsi al territorio. L’invito al visitatore è proprio quello di andare alla scoperta di altre opere custodite da pievi, monasteri, conventi, palazzi, piccoli borghi del meraviglioso territorio della Val d’Orcia.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 30 giugno 2017, nasce da una idea della Fondazione Musei Senesi fatta propria dai Comuni di Montepulciano, Pienza e San Quirico d'Orcia, in collaborazione con Vernice Progetti Culturali, con il Polo Museale Toscano e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, con l'Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d'Elsa e Montalcino e la Diocesi di Montepulciano, Chiusi e Pienza, con l'Università degli Studi di Siena, Dipartimento Scienze Storiche e dei Beni Culturali, con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Siena e dei Comuni di Asciano, Buonconvento, Castiglione d'Orcia, Montalcino, Sarteano, Siena, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda.
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Siena, Museo Civico, Montepulciano e altre sedi/città
Biglietto: Intero € 12, Ridotto € 6 (per gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 anni, titolari di apposite convenzioni, studenti universitari con tesserino, residenti nella provincia di Siena), Speciale € 5 (per scolaresche delle scuole secondarie, a partire dai 12 anni), Speciale scuole dei Comuni dell'area Val di Chiana - Val d'Orcia € 2 (gratis sotto i 12 anni). Gratuito per bambini fino ai 12 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, diversamente abili con accompagnatore
Info : +39 0578 748359
ilbuonsecolodellapitturasenese@gmail.com
https://ilbuonsecolodellapitturasenese.wordpress.com/
Orari:
da martedì a venerdì: 10.30-13.00 e 15.00-18.30
sabato, domenica, giorni festivi: 10.00-13.00 e 15.00-19.00.
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