E’ reale: la Fortezza di Montepulciano, storico edificio simbolo della città, è rinata completamente grazie all’impegno dei produttori di Vino Nobile di Montepulciano.
Con il taglio del nastro di oggi per l’inaugurazione dell’Enoliteca del Consorzio e della nuova sede degli uffici consortili, l’edificio ha raggiunto il suo completo
restauro ed è stato restituito completamente alla cittadinanza per essere sede ideale per mostre, eventi culturali, meeting di vario genere. «Un’opera che ha visto l’unanime adesione dei produttori di Vino Nobile – spiega il Presidente del Consorzio, Andrea Natalini – che in questi anni hanno di tasca propria investito in questa struttura continuando quel percorso di attenzione e sostenibilità per il territorio, per la sua storia e per la città di Montepulciano, che è il nostro valore aggiunto». Il Consorzio del Vino Nobile ha sempre avuto un ruolo attivo nella tutela del patrimonio storico-artistico di Montepulciano. L’esempio più evidente di questo impegno, a cui i produttori associati sono stati invitati a partecipare dall’Amministrazione Comunale insieme ad altri partner Istituzionali e privati, è la Fortezza, edificio di antichissime origini, la cui esistenza è già documentata addirittura nell’VIII secolo. Dai primi anni 2000, la Fortezza ha ospitato l’Anteprima del Vino Nobile; poi, nel 2007, è stato avviato un imponente progetto di restauro destinato a fare della struttura il punto di riferimento delle attività economiche del territorio nel settore vinicolo e delle produzioni tipiche e di qualità. L’8 ottobre 2016, in occasione dei festeggiamenti della Doc, viene anche segnata la conclusione dei lavori in Fortezza, con il compimento della parte destinata all’Enoliteca e agli uffici del Consorzio. A quest’ultimo intervento, che ha riguardato il completamento del piano terra e la ristrutturazione del primo piano, il Consorzio del Vino Nobile ha contribuito in maniera consistente, insieme alla Kennesaw University della Georgia (USA) – che qui ha istituito la sua unica sede all’estero – e al Comune, per arrivare ad un totale di circa 1 milione e mezzo di Euro. Complessivamente, la ristrutturazione della Fortezza, che ha visto il Consorzio impegnarsi anche nei due precedenti stralci, ha avuto una consistenza di quasi 3 milioni di euro, derivati anche da Fondi Regionali, Risorse CIPE e contributi GAL LEADER. L’occasione è stata data dalle celebrazioni per i 50 anni dall’ottenimento della Doc, prima in Italia, del Vino Nobile che per tutta la settimana hanno visto in festa l’intera città e che si sono concluse con il concerto di Omar Pedrini, ex cantante dei Timoria e grande amico del Nobile, proprio in Fortezza. Con un convegno celebrativo al Teatro Poliziano, al quale hanno partecipato numerose autorità, si sono ripercorsi i 50 anni che dal 1966 hanno fatto la storia di un vino che porta il suo territorio in tutto il mondo e che è un fortissimo traino per il turismo di qualità. Durante la mattinata si è esibita in via eccezionale la Divinorchestra condotta dal Maestro Luciano Garosi che ha eseguito l’Inno del Vino Nobile di Montepulciano scritto proprio dal Maestro dell’orchestra poliziana con il testo di Alamanno Contucci. Un’emozione unica che ha accompagnato prima al Teatro Poliziano, poi in Fortezza, prima del taglio del nastro. Cinquecento milioni di euro. E’ questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Nello specifico in oltre 200 milioni di euro è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni circa il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150 mila euro) e 65 milioni di euro è valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, 2.200 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 76 associati al Consorzio dei produttori). Oltre mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2015 sono state immesse nel mercato circa 7 milioni di bottiglie di Vino Nobile (in linea con l’anno precedente) e 2,8 milioni di Rosso di Montepulciano Doc. In linea con gli ultimi anni, anche il 2015 si conferma anno dell’export con una quota destinata all’estero pari all’80 per cento di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il mercato nazionale le principali vendite sono registrate in Toscana per il 47%, dato al quale si aggiunge il 19 per cento delle vendite al Centro. Al Nord è stato venduto il 16% del totale, mentre è cresciuta del 4% toccando quota 17 per cento. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania torna a crescere del 3 per cento con il 46% per cento della quota esportazioni e resta il primo paese per le vendite del Nobile. Strepitosa performance anche per la Svizzera (+7%) che con il 17 per cento rappresenta un importante sbocco. Il dato più significativo arriva ancora una volta dagli Stati Uniti che segnano un + 10% nel 2015 arrivando a rappresentare il 20 per cento dell’export del Nobile. Successo anche per i mercati asiatici ed extra Ue con oltre il 7 per cento delle esportazioni.
Andrea Cappelli
Con il taglio del nastro di oggi per l’inaugurazione dell’Enoliteca del Consorzio e della nuova sede degli uffici consortili, l’edificio ha raggiunto il suo completo
restauro ed è stato restituito completamente alla cittadinanza per essere sede ideale per mostre, eventi culturali, meeting di vario genere. «Un’opera che ha visto l’unanime adesione dei produttori di Vino Nobile – spiega il Presidente del Consorzio, Andrea Natalini – che in questi anni hanno di tasca propria investito in questa struttura continuando quel percorso di attenzione e sostenibilità per il territorio, per la sua storia e per la città di Montepulciano, che è il nostro valore aggiunto». Il Consorzio del Vino Nobile ha sempre avuto un ruolo attivo nella tutela del patrimonio storico-artistico di Montepulciano. L’esempio più evidente di questo impegno, a cui i produttori associati sono stati invitati a partecipare dall’Amministrazione Comunale insieme ad altri partner Istituzionali e privati, è la Fortezza, edificio di antichissime origini, la cui esistenza è già documentata addirittura nell’VIII secolo. Dai primi anni 2000, la Fortezza ha ospitato l’Anteprima del Vino Nobile; poi, nel 2007, è stato avviato un imponente progetto di restauro destinato a fare della struttura il punto di riferimento delle attività economiche del territorio nel settore vinicolo e delle produzioni tipiche e di qualità. L’8 ottobre 2016, in occasione dei festeggiamenti della Doc, viene anche segnata la conclusione dei lavori in Fortezza, con il compimento della parte destinata all’Enoliteca e agli uffici del Consorzio. A quest’ultimo intervento, che ha riguardato il completamento del piano terra e la ristrutturazione del primo piano, il Consorzio del Vino Nobile ha contribuito in maniera consistente, insieme alla Kennesaw University della Georgia (USA) – che qui ha istituito la sua unica sede all’estero – e al Comune, per arrivare ad un totale di circa 1 milione e mezzo di Euro. Complessivamente, la ristrutturazione della Fortezza, che ha visto il Consorzio impegnarsi anche nei due precedenti stralci, ha avuto una consistenza di quasi 3 milioni di euro, derivati anche da Fondi Regionali, Risorse CIPE e contributi GAL LEADER. L’occasione è stata data dalle celebrazioni per i 50 anni dall’ottenimento della Doc, prima in Italia, del Vino Nobile che per tutta la settimana hanno visto in festa l’intera città e che si sono concluse con il concerto di Omar Pedrini, ex cantante dei Timoria e grande amico del Nobile, proprio in Fortezza. Con un convegno celebrativo al Teatro Poliziano, al quale hanno partecipato numerose autorità, si sono ripercorsi i 50 anni che dal 1966 hanno fatto la storia di un vino che porta il suo territorio in tutto il mondo e che è un fortissimo traino per il turismo di qualità. Durante la mattinata si è esibita in via eccezionale la Divinorchestra condotta dal Maestro Luciano Garosi che ha eseguito l’Inno del Vino Nobile di Montepulciano scritto proprio dal Maestro dell’orchestra poliziana con il testo di Alamanno Contucci. Un’emozione unica che ha accompagnato prima al Teatro Poliziano, poi in Fortezza, prima del taglio del nastro. Cinquecento milioni di euro. E’ questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Nello specifico in oltre 200 milioni di euro è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni circa il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150 mila euro) e 65 milioni di euro è valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, 2.200 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 76 associati al Consorzio dei produttori). Oltre mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2015 sono state immesse nel mercato circa 7 milioni di bottiglie di Vino Nobile (in linea con l’anno precedente) e 2,8 milioni di Rosso di Montepulciano Doc. In linea con gli ultimi anni, anche il 2015 si conferma anno dell’export con una quota destinata all’estero pari all’80 per cento di prodotto, mentre il restante 20% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il mercato nazionale le principali vendite sono registrate in Toscana per il 47%, dato al quale si aggiunge il 19 per cento delle vendite al Centro. Al Nord è stato venduto il 16% del totale, mentre è cresciuta del 4% toccando quota 17 per cento. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. La Germania torna a crescere del 3 per cento con il 46% per cento della quota esportazioni e resta il primo paese per le vendite del Nobile. Strepitosa performance anche per la Svizzera (+7%) che con il 17 per cento rappresenta un importante sbocco. Il dato più significativo arriva ancora una volta dagli Stati Uniti che segnano un + 10% nel 2015 arrivando a rappresentare il 20 per cento dell’export del Nobile. Successo anche per i mercati asiatici ed extra Ue con oltre il 7 per cento delle esportazioni.
Andrea Cappelli