“Extra” naturalmente sta per extra vergine, mentre “scape” sta per paesaggio. Letti insieme significano paesaggio di qualità ed è questo il titolo che è stato dato al concorso internazionale che insieme all’extra vergine intende premiare il territorio di appartenenza, partendo dal presupposto che solo un paesaggio
integro dal punto di vista ambientale e culturale possa dare vita a un extra vergine di eccellenza. Un binomio indissolubile, quello tra produzioni di qualità e il territorio di appartenenza, ed Extrascape vuole sottolineare proprio questo legame puntando l’attenzione su tutto quello che viene prima della bottiglia di extra vergine. L’operazione dunque assume un significato di grande rilevanza per tutti quegli olivicoltori che hanno sempre considerato con profondo rispetto il proprio paesaggio e il proprio territorio.
Per quegli olivicoltori che non hanno mai forzato la mano, che hanno saputo assecondare le naturali vocazioni della natura che li circonda, e che hanno imboccato la strada di una olivicoltura non invasiva e rispettosa dell’ambiente e delle comunità che vi abitano. Il premio è nato cinque anni fa e i suoi aspetti innovativi hanno convinto olivicoltori di tutto il mondo a prendervi parte. Si sono infatti riconosciuti in quella definizione di “custodi di un paesaggio olivicolo attraverso la produzione di olive e di olio” che ben descrive la filosofia del concorso e che riconosce a tali paesaggi anche la loro indubbia vocazione turistica. Concorso, infine, che restituisce dignità ai territori olivicoli che purtroppo hanno dovuto anche subire casi di abbandono e quindi di dissesto. Per tutti questi motivi la famiglia Franci ha deciso di partecipare a Extrascape con l’etichetta bandiera della loro produzione, quel Villa Magra che prende appunto il nome dall’oliveto da cui nasce e che si staglia sulle colline di Montenero d’Orcia. Al Frantoio Franci è stato assegnato il premio della categoria “Paesaggio Tradizionale”, ed è anche andato il riconoscimento Francesco Ortuso per “La migliore architettura dei frantoi, architettura e recupero”.
Extrascape assume un significato particolare per la famiglia Franci, visto l’impegno che stanno dedicando insieme alla comunità di Montenero d’Orcia e di altri borghi dell’Amiata nella battaglia proprio per la conservazione e tutela del loro territorio. Nel commentare il premio infatti Giorgio Franci sottolinea che questo “è la riprova che il nostro territorio è vocato all’olivicoltura e all’agricoltura di qualità, e non alla geotermia”. Montenero d’Orcia è forse un caso unico in Toscana, visto che rappresenta il punto d’unione di tre paesaggi iconici della regione: la Val d’Orcia, il Monte Amiata e la Maremma. Alterare tanta bellezza creata dalla natura e dalla mano dell’uomo non può dunque che apparire agli occhi delle comunità locali come una totale mancanza di prospettiva e di capacità di interpretare il futuro di questo territorio, senza dubbio più legato al turismo culturale e naturalistico che a selvaggi sfruttamenti del sottosuolo. La “pioggia” di riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti anche quest’anno dal Frantoio Franci vanno tutti nella medesima direzione di Extrascape: salvaguardare il paesaggio che dà vita a questi extra vergine e sottolineare con forza la necessità di mantenerlo integro per le prossime generazioni,
Tra i premi ottenuti vogliamo ricordare quello speciale della Guida del Gambero Rosso alla selezione Olivastra Seggianese come miglior fruttato medio. L’Olivastra come è noto cresce solo in questo territorio a cavallo tra la Val d’Orcia e l’Amiata ed è uno dei vanti dell’olivicoltura locale. A livello internazionale invece sono arrivati le Medaglie d’Oro di New York e Los Angeles, il primo premio al JOOP di Tokyo, e altri premi speciali a Montreal, Copenaghen e Telaviv, l’Extra Gold al Concorso Internazionale BIOL e – dulcis in fundo – il Best of the World al Monocultivar Olive Oil International Competition. Sembra proprio che, anche quest’anno, questi oli siano riusciti ad accogliere appieno l’augurio che babbo Fernando Franci rivolge ad ogni bottiglia che esce dal frantoio di Montenero: “Va’ e fatti conoscere nel mondo!”
Andrea Cappelli
integro dal punto di vista ambientale e culturale possa dare vita a un extra vergine di eccellenza. Un binomio indissolubile, quello tra produzioni di qualità e il territorio di appartenenza, ed Extrascape vuole sottolineare proprio questo legame puntando l’attenzione su tutto quello che viene prima della bottiglia di extra vergine. L’operazione dunque assume un significato di grande rilevanza per tutti quegli olivicoltori che hanno sempre considerato con profondo rispetto il proprio paesaggio e il proprio territorio.
Per quegli olivicoltori che non hanno mai forzato la mano, che hanno saputo assecondare le naturali vocazioni della natura che li circonda, e che hanno imboccato la strada di una olivicoltura non invasiva e rispettosa dell’ambiente e delle comunità che vi abitano. Il premio è nato cinque anni fa e i suoi aspetti innovativi hanno convinto olivicoltori di tutto il mondo a prendervi parte. Si sono infatti riconosciuti in quella definizione di “custodi di un paesaggio olivicolo attraverso la produzione di olive e di olio” che ben descrive la filosofia del concorso e che riconosce a tali paesaggi anche la loro indubbia vocazione turistica. Concorso, infine, che restituisce dignità ai territori olivicoli che purtroppo hanno dovuto anche subire casi di abbandono e quindi di dissesto. Per tutti questi motivi la famiglia Franci ha deciso di partecipare a Extrascape con l’etichetta bandiera della loro produzione, quel Villa Magra che prende appunto il nome dall’oliveto da cui nasce e che si staglia sulle colline di Montenero d’Orcia. Al Frantoio Franci è stato assegnato il premio della categoria “Paesaggio Tradizionale”, ed è anche andato il riconoscimento Francesco Ortuso per “La migliore architettura dei frantoi, architettura e recupero”.
Extrascape assume un significato particolare per la famiglia Franci, visto l’impegno che stanno dedicando insieme alla comunità di Montenero d’Orcia e di altri borghi dell’Amiata nella battaglia proprio per la conservazione e tutela del loro territorio. Nel commentare il premio infatti Giorgio Franci sottolinea che questo “è la riprova che il nostro territorio è vocato all’olivicoltura e all’agricoltura di qualità, e non alla geotermia”. Montenero d’Orcia è forse un caso unico in Toscana, visto che rappresenta il punto d’unione di tre paesaggi iconici della regione: la Val d’Orcia, il Monte Amiata e la Maremma. Alterare tanta bellezza creata dalla natura e dalla mano dell’uomo non può dunque che apparire agli occhi delle comunità locali come una totale mancanza di prospettiva e di capacità di interpretare il futuro di questo territorio, senza dubbio più legato al turismo culturale e naturalistico che a selvaggi sfruttamenti del sottosuolo. La “pioggia” di riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti anche quest’anno dal Frantoio Franci vanno tutti nella medesima direzione di Extrascape: salvaguardare il paesaggio che dà vita a questi extra vergine e sottolineare con forza la necessità di mantenerlo integro per le prossime generazioni,
Tra i premi ottenuti vogliamo ricordare quello speciale della Guida del Gambero Rosso alla selezione Olivastra Seggianese come miglior fruttato medio. L’Olivastra come è noto cresce solo in questo territorio a cavallo tra la Val d’Orcia e l’Amiata ed è uno dei vanti dell’olivicoltura locale. A livello internazionale invece sono arrivati le Medaglie d’Oro di New York e Los Angeles, il primo premio al JOOP di Tokyo, e altri premi speciali a Montreal, Copenaghen e Telaviv, l’Extra Gold al Concorso Internazionale BIOL e – dulcis in fundo – il Best of the World al Monocultivar Olive Oil International Competition. Sembra proprio che, anche quest’anno, questi oli siano riusciti ad accogliere appieno l’augurio che babbo Fernando Franci rivolge ad ogni bottiglia che esce dal frantoio di Montenero: “Va’ e fatti conoscere nel mondo!”
Andrea Cappelli