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giovedì 4 febbraio 2016

L'Anteprima della Vernaccia di San Gimignano 2016 celebra il grande enologo Giulio Gambelli

Il cinquantesimo anniversario della denominazione di origine Vernaccia di San Gimignano si arricchisce di due importanti novità, entrambe dedicate a Giulio Gambelli, la persona che più ha influenzato il vino toscano di qualità dal dopoguerra fino ai primi anni Duemila.
Nell'anno del cinquantesimo anniversario della denominazione di origine Vernaccia di San Gimignano ottenuta, primo vino in Italia, nel 1966, l'undicesima edizione dell'Anteprima della Vernaccia di San Gimignano, organizzata dal Consorzio della Denominazione San Gimignano, si arricchisce di due importanti appuntamenti, entrambi dedicati alla memoria di Giulio Gambelli, l'enologo toscano che ha fatto grande la Toscana del vino.

Martedì 16 febbraio, alle ore 18,30 presso l'Hotel Villa San Paolo, il Consorzio della Denominazione San Gimignano ospiterà la premiazione del vincitore del 'Premio nazionale Giulio Gambelli', riconoscimento destinato ai giovani enologi under 35 che meglio incarnano nel loro lavoro la 'gambellianità', istituito da Aset (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) e IGP (I Giovani Promettenti, blog network di settore). Giunto alla quarta edizione, il Premio ha registrato quest'anno un autentico boom con oltre trenta candidature giunte da tutta Italia attraverso la segnalazione da parte di giornalisti di settore e le autocandidature. Di queste trenta, diciannove rispettavano i requisiti per essere ammessi alla finale, che si è svolta presso la sede del Consorzio domenica 17 gennaio.

I dieci giurati al termine della degustazione hanno scelto l'enologo under 35 che più si avvicina nel suo lavoro all'insegnamento del grande Maestro - rispetto ed esaltazione delle tipicità di ogni singolo vitigno, delle caratteristiche del territorio e delle peculiarità dell'annata vendemmiale – ma il suo nome verrà svelato solo il 16 febbraio dal Presidente di Aset, Stefano Tesi, e dal Segretario del premio, Paolo Pellegrini, insieme alla Presidente del Consorzio della Denominazione San Gimignano, Letizia Cesani, che commenta: “ Giulio Gambelli nel suo lavoro ha sempre avuto un obiettivo, quello di  valorizzare nel vino l'autentica espressione del vitigno e del territorio. E questo è particolarmente quando aveva a che fare con i vitigni autoctoni: per noi è importante sostenere questa iniziativa alla sua memoria perchè come produttori di Vernaccia di San Gimignano, vitigno autoctono per eccellenza, ci riconosciamo completamente in questo insegnamento. Il binomio vitigno/territorio, il rispetto delle uve e dell'annata, stanno alla base della nostra filosofia produttiva.” Al vincitore andrà un premio in denaro di 1500 euro possibile grazie al contributo di alcune delle aziende di cui Giulio Gambelli è stato amico e consulente.

E' dedicato a Giulio Gambelli anche l'altro appuntamento in programma sempre martedì 16 febbraio all'Hotel Villa San Paolo. Il giornalista enogastronomico Carlo Macchi presenterà il suo libro 'Giulio Gambelli: l'uomo che sapeva ascoltare il vino', Slow Food Editore, insieme a Fabio Pracchia di Slow food: un libro dedicato agli appassionati di vino e di enogastronomia che vogliono capire chi c’è dietro i successi di grandi vini come il Brunello di Montalcino e il Chianti Classico. Proprio Giulio Gambelli, la persona che più ha influenzato il vino toscano di qualità dal dopoguerra fino ai primi anni Duemila, un enologo autodidatta fenomenale nel conoscere, riconoscere, assaggiare il vino, che prima di tutto sapeva ascoltare. E che ha fatto scuola a tutta la prima generazione di produttori toscani di qualità.

(di Andrea Cappelli)

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