Sul finire del 2015 l’Associazione Nazionale Case della Memoria si arricchisce di nuovi ingressi.
Sono tre, una in Sicilia, una in Toscana e una nel Lazio, le case museo che hanno richiesto di essere ammesse come socie e il cui ingresso è stato ratificato nella riunione del Consiglio Direttivo del 14
dicembre a Palazzo Datini di Prato, sede dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. La perfetta conclusione per un anno contrassegnato da numerose iniziative messe in campo per valorizzare le case museo di personalità importanti della cultura e della storia del nostro Paese e che proseguono anche per le festività natalizie.
La prima è Casa Cuseni a Taormina (Me) dei pittori inglesi Robert Hawthorn Kitson (1873-1947) e Frank William Brangwyn (1867-1956) e della scrittrice inglese Daphne M. Phelps, nipote di Kitson: con questa casa museo sale a tre il numero delle case inglesi che fanno parte della rete dopo la Casa di Elizabeth Barrett e Robert Browning (Casa Guidi) a Firenze e Keats-Shelley House in piazza di Spagna a Roma (info: www.casacuseni.com). Ecco poi Casa Elémire Zolla (1926-2002) a Montepulciano (Si) in Toscana. La Casa, che conserva un importante archivio e una biblioteca d’autore, è custodita dalla moglie dello studioso, la professoressa Grazia Marchianò (info: www.elemirezolla.org); oltre a Casa Toti Scialoja (1914-2002) e Gabriella Drudi (1922-1998) a Roma, che custodisce numerose opere d’arte, l’archivio e la biblioteca dell’artista e poeta (info: www.fondazionetotiscialoja.it e totiscialoja.it).
Associazione Nazionale Case della Memoria:
L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete le abitazioni in cui hanno vissuto alcuni dei più importanti personaggi della cultura italiana: Dante Alighieri, Giotto, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli D’Azeglio, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Silvio Pellico, John Keats e Percy Bysshe Shelley, Francesco Guerrazzi, Giuseppe Verdi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Pellegrino Artusi, Corrado Arezzo de Spucches e Gaetan Combes de Lestrade, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Maria Montessori, Enrico Caruso, Renato Serra, Giorgio de Chirico, Antonio Gramsci, Raffaele Bendandi, Piero Bargellini, Enzo Ferrari, Primo Conti, Leonetto Tintori, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Ilario Fioravanti, Goffredo Parise, Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi, Loris Jacopo Bononi, Giorgio Morandi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Luciano Pavarotti, Robert Hawthorn Kitson e Frank William Brangwyn, Elémire Zolla, Toti Scialoja e Gabriella Drudi.
L’Associazione Nazionale Case della Memoria risulta essere oggi l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale e partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia. La rete è composta da 53 case museo in 9 regioni italiane (Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sicilia e Sardegna) che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia. Info: www.casedellamemoria.it
Sono tre, una in Sicilia, una in Toscana e una nel Lazio, le case museo che hanno richiesto di essere ammesse come socie e il cui ingresso è stato ratificato nella riunione del Consiglio Direttivo del 14
dicembre a Palazzo Datini di Prato, sede dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. La perfetta conclusione per un anno contrassegnato da numerose iniziative messe in campo per valorizzare le case museo di personalità importanti della cultura e della storia del nostro Paese e che proseguono anche per le festività natalizie.
La prima è Casa Cuseni a Taormina (Me) dei pittori inglesi Robert Hawthorn Kitson (1873-1947) e Frank William Brangwyn (1867-1956) e della scrittrice inglese Daphne M. Phelps, nipote di Kitson: con questa casa museo sale a tre il numero delle case inglesi che fanno parte della rete dopo la Casa di Elizabeth Barrett e Robert Browning (Casa Guidi) a Firenze e Keats-Shelley House in piazza di Spagna a Roma (info: www.casacuseni.com). Ecco poi Casa Elémire Zolla (1926-2002) a Montepulciano (Si) in Toscana. La Casa, che conserva un importante archivio e una biblioteca d’autore, è custodita dalla moglie dello studioso, la professoressa Grazia Marchianò (info: www.elemirezolla.org); oltre a Casa Toti Scialoja (1914-2002) e Gabriella Drudi (1922-1998) a Roma, che custodisce numerose opere d’arte, l’archivio e la biblioteca dell’artista e poeta (info: www.fondazionetotiscialoja.it e totiscialoja.it).
Associazione Nazionale Case della Memoria:
L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete le abitazioni in cui hanno vissuto alcuni dei più importanti personaggi della cultura italiana: Dante Alighieri, Giotto, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli D’Azeglio, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Silvio Pellico, John Keats e Percy Bysshe Shelley, Francesco Guerrazzi, Giuseppe Verdi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Pellegrino Artusi, Corrado Arezzo de Spucches e Gaetan Combes de Lestrade, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Maria Montessori, Enrico Caruso, Renato Serra, Giorgio de Chirico, Antonio Gramsci, Raffaele Bendandi, Piero Bargellini, Enzo Ferrari, Primo Conti, Leonetto Tintori, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Ilario Fioravanti, Goffredo Parise, Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi, Loris Jacopo Bononi, Giorgio Morandi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Luciano Pavarotti, Robert Hawthorn Kitson e Frank William Brangwyn, Elémire Zolla, Toti Scialoja e Gabriella Drudi.
L’Associazione Nazionale Case della Memoria risulta essere oggi l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale e partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia. La rete è composta da 53 case museo in 9 regioni italiane (Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sicilia e Sardegna) che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia. Info: www.casedellamemoria.it