Venerdi 11 dicembre 2015 a Montalcino verrà inaugurato il restauro dell'affresco "Cristo benedicente con San Michele Arcangelo e Santo Vescovo" curato in occasione dei 110 anni di gestione della Farmacia Salvioni da parte dell'omonima famiglia, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio per le province di Siena e Grosseto.
L'esecuzione del restauro è stata affidata al tecnico Luca Bellaccini sotto l'alta sorveglianza della dr.ssa
Anna Maria Guiducci della Soprintendenza.
L'affresco, situato nell'ingresso del Palazzo del Podestà, di autore ignoto del XVI secolo, misura 2 metri per 2 metri, e raffigura un tabernacolo con cornice al centro della quale, nella parte superiore, è dipinta una testa di angioletto alato, agli angoli due mensole-Telamoni, in basso un angioletto alato regge un cartiglio.
All'interno dell'edicola le figure dell'Arcangelo Gabriele che trafigge il drago con la lancia, San Salvatore con il mondo in mano e Sant'Egidio con il pastorale, rappresentanti gli antichi terzieri di Montalcino.
Il dipinto si presentava in cattivo stato di conservazione, con gravi perdite di colore soprattutto nei volti, tenaci imbianchimenti di varia natura, danni da pregresse infiltrazioni di umidità dalla parete esterna, due lacune con perdita d'intonaco sulla testa del drago e vicino alla bilancia retta dall'Arcangelo, totale scomparsa dell'azzurrite di fondo lasciando posto al rosso-morellone, scomparsa semi totale delle parti stese a secco e/o mezzo fresco e di incarnati. Le condizioni della superficie pittorica hanno fatto pensare ad una passata scopritura e ad incauti e approssimativi lavaggi con spugne e all'uso di un fissativo per arginare il degrado della zona inferiore. Si evidenziava inoltre la presenza di una importante fenditura in verticale lungo tutta la superficie sulla figura di San Salvatore.
L'intervento si è posto l'obiettivo di ricostruire la lettura unitaria ed omogenea dell'opera alterata matericamente e cromaticamente dalle vicissitudini occorse nel tempo, per una migliore fruizione del pubblico, ad onore dell'arte e della storia di Montalcino.
Fabio Salvioni: "abbiamo recuperato un altro tassello di storia della nostra città, speriamo che anche altre aziende continuino a guardare alla salvaguardia del nostro patrimonio artistico come un valore aggiunto per se stesse e per il territorio in cui operano".
L'esecuzione del restauro è stata affidata al tecnico Luca Bellaccini sotto l'alta sorveglianza della dr.ssa
Anna Maria Guiducci della Soprintendenza.
L'affresco, situato nell'ingresso del Palazzo del Podestà, di autore ignoto del XVI secolo, misura 2 metri per 2 metri, e raffigura un tabernacolo con cornice al centro della quale, nella parte superiore, è dipinta una testa di angioletto alato, agli angoli due mensole-Telamoni, in basso un angioletto alato regge un cartiglio.
All'interno dell'edicola le figure dell'Arcangelo Gabriele che trafigge il drago con la lancia, San Salvatore con il mondo in mano e Sant'Egidio con il pastorale, rappresentanti gli antichi terzieri di Montalcino.
Il dipinto si presentava in cattivo stato di conservazione, con gravi perdite di colore soprattutto nei volti, tenaci imbianchimenti di varia natura, danni da pregresse infiltrazioni di umidità dalla parete esterna, due lacune con perdita d'intonaco sulla testa del drago e vicino alla bilancia retta dall'Arcangelo, totale scomparsa dell'azzurrite di fondo lasciando posto al rosso-morellone, scomparsa semi totale delle parti stese a secco e/o mezzo fresco e di incarnati. Le condizioni della superficie pittorica hanno fatto pensare ad una passata scopritura e ad incauti e approssimativi lavaggi con spugne e all'uso di un fissativo per arginare il degrado della zona inferiore. Si evidenziava inoltre la presenza di una importante fenditura in verticale lungo tutta la superficie sulla figura di San Salvatore.
L'intervento si è posto l'obiettivo di ricostruire la lettura unitaria ed omogenea dell'opera alterata matericamente e cromaticamente dalle vicissitudini occorse nel tempo, per una migliore fruizione del pubblico, ad onore dell'arte e della storia di Montalcino.
Fabio Salvioni: "abbiamo recuperato un altro tassello di storia della nostra città, speriamo che anche altre aziende continuino a guardare alla salvaguardia del nostro patrimonio artistico come un valore aggiunto per se stesse e per il territorio in cui operano".