Prossime fermate: il 6 dicembre per un’escursione a Siena nel Mercato di Piazza del Campo e l’8 dicembre a San Quirico d’Orcia in occasione della Festa dell’olio. Due appuntamenti per farsi trasportare a ritmo lento e apprezzare a pieno colori, atmosfere e tradizioni delle terre toscane.
L’Italia è attraversata da vecchie ferrovie, alcune storiche, lente e “vecchio stile” ma certamente affascinanti. In Toscana, in Val d’Orcia, nelle Terre di Siena è ancora in funzione il Treno Natura che percorre luoghi e scenari meravigliosi. Questa ferrovia, chiamata anche Asciano-Monte Antico, venne chiusa al traffico nel settembre 1994, perché il traffico viaggiatori era troppo limitato per mantenere il servizio ordinario.
Attraversava la zona delle Crete Senesi, la vallata del fiume Orcia ai piedi del Monte Amiata, un territorio unico per vari aspetti: il valore ambientale e paesaggistico, qui infatti è stato istituito il Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d’Orcia, oggi riconosciuto anche dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, ed enogastronomico perché si producono in queste terre alcune delle più grandi eccellenze italiane come il famoso vino Brunello.
Per tutti questi motivi la Asciano-Monte Antico è stata riaperta (dal 1996) in alcuni giorni festivi come ferrovia turistica sul modello di altri esempi di questo tipo esistenti lungo lo stivale, come la Ferrovia del Basso Sebino, la Ferrovia Turistica Camuna o il Trenino Verde della Sardegna.
Le località toccate dal Treno Natura sono tutte suggestive e percorse in modo lento e un po’ sognante lo sono ancora di più: si incontrano i calanchi che circondano l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, le Crete Senesi, Montalcino, la Val d’Orcia, l’Abbazia di Sant’Antimo, verso la Maremma e Radicofani.
(Tratto da www.lifegate.it di Simona Denise Deiana)
L’Italia è attraversata da vecchie ferrovie, alcune storiche, lente e “vecchio stile” ma certamente affascinanti. In Toscana, in Val d’Orcia, nelle Terre di Siena è ancora in funzione il Treno Natura che percorre luoghi e scenari meravigliosi. Questa ferrovia, chiamata anche Asciano-Monte Antico, venne chiusa al traffico nel settembre 1994, perché il traffico viaggiatori era troppo limitato per mantenere il servizio ordinario.
Attraversava la zona delle Crete Senesi, la vallata del fiume Orcia ai piedi del Monte Amiata, un territorio unico per vari aspetti: il valore ambientale e paesaggistico, qui infatti è stato istituito il Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d’Orcia, oggi riconosciuto anche dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, ed enogastronomico perché si producono in queste terre alcune delle più grandi eccellenze italiane come il famoso vino Brunello.
Per tutti questi motivi la Asciano-Monte Antico è stata riaperta (dal 1996) in alcuni giorni festivi come ferrovia turistica sul modello di altri esempi di questo tipo esistenti lungo lo stivale, come la Ferrovia del Basso Sebino, la Ferrovia Turistica Camuna o il Trenino Verde della Sardegna.
Le località toccate dal Treno Natura sono tutte suggestive e percorse in modo lento e un po’ sognante lo sono ancora di più: si incontrano i calanchi che circondano l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, le Crete Senesi, Montalcino, la Val d’Orcia, l’Abbazia di Sant’Antimo, verso la Maremma e Radicofani.
(Tratto da www.lifegate.it di Simona Denise Deiana)