Giovedì 12 novembre alle ore 17,30 sarà l’occasione di confrontarsi sul tema con gli autori alla Libreria Mondadori di Siena.
VALDORCIA & DINTORNI: Cento anni fa una guerra mondiale, un conflitto lungo e sanguinoso sconvolgeva le nazioni europee. Quattro anni, dal luglio 1914 al novembre 1918, circa 70 milioni di uomini mobilitati, 9 milioni di caduti, milioni di prigionieri, invalidi e profughi, che portarono sul corpo e nella propria mente ferite indelebili. Danni materiali ed economici incalcolabili.
Giovedì 12 novembre alle ore 17,30 sarà l’occasione di confrontarsi sul tema alla Libreria Mondadori di Siena (via Montanini 112), in un incontro coordinato da Gabriele Bassi dell’Università di Siena con gli autori di tre testi, editi dalla Betti Editrice, che affrontano da diversi punti di vista la Grande Guerra in terra di Siena.
Assieme a Paolo Goretti, autore di ‘Giovanotti in trincea’, Giuliano Catoni che ha scritto ‘Siena e la Grande Guerra’ e con i curatori di ‘Buonconvento nella Grande Guerra’ del Circolo Culturale Amici di Buonconvento, si proverà a tornare indietro di un secolo e ritrovare eroi e personaggi spesso dimenticati. Parlare oggi di prima guerra mondiale significa parlare di tutto e niente: ci sono così troppe cose da dire ma, forse, quello che accomuna tutti e tre i libri in questione è il tentativo di presentare delle storie di comunità o di singoli individui nelle pieghe della Storia. Così nelle pagine del testo di Catoni vengono evidenziati gli stati d’animo dei cittadini e dei soldati dell’epoca, partecipi di quella terribile esperienza bellica e il sentimento di ostilità al conflitto che appare marcatamente diffuso fra senesi. Più personale invece ‘Giovanotti in trincea’ che nasce dal desiderio di ricostruire le vicende del padre dell’autore, ma anche da un bisogno di recuperare una memoria che è anche di comunità, di quei ragazzi che, trovandosi in un campo di prigionia rinsaldano le loro radici e si ritrovano nel comune amore per la propria terra. Ed è la comunità protagonista nei documenti raccolti nell’archivio di Buonconvento dove il quotidiano si tinge di toni di eccezionalità quando la guerra entra nelle vite di ognuno, rendendo la vita di tutti i giorni estremamente precaria.
Tanti i personaggi di questi libri, tutti a loro modo protagonisti di un conflitto che è innanzitutto personale, tra vicende militari, combattimenti, prigionia e poi… il ritorno a casa di chi è riuscito a salvarsi e la disperazione di chi non ha visto tornare i propri cari. Giovani, molto appena ventenni, che ritrovano un nuovo senso dell’amicizia nelle difficoltà, che scoprono prematuramente la sofferenza e il dolore… soldati ma anche cittadini, di quella prima, purtroppo non ultima, guerra totale di cui diventa sempre più importante parlare.
VALDORCIA & DINTORNI: Cento anni fa una guerra mondiale, un conflitto lungo e sanguinoso sconvolgeva le nazioni europee. Quattro anni, dal luglio 1914 al novembre 1918, circa 70 milioni di uomini mobilitati, 9 milioni di caduti, milioni di prigionieri, invalidi e profughi, che portarono sul corpo e nella propria mente ferite indelebili. Danni materiali ed economici incalcolabili.
Giovedì 12 novembre alle ore 17,30 sarà l’occasione di confrontarsi sul tema alla Libreria Mondadori di Siena (via Montanini 112), in un incontro coordinato da Gabriele Bassi dell’Università di Siena con gli autori di tre testi, editi dalla Betti Editrice, che affrontano da diversi punti di vista la Grande Guerra in terra di Siena.
Assieme a Paolo Goretti, autore di ‘Giovanotti in trincea’, Giuliano Catoni che ha scritto ‘Siena e la Grande Guerra’ e con i curatori di ‘Buonconvento nella Grande Guerra’ del Circolo Culturale Amici di Buonconvento, si proverà a tornare indietro di un secolo e ritrovare eroi e personaggi spesso dimenticati. Parlare oggi di prima guerra mondiale significa parlare di tutto e niente: ci sono così troppe cose da dire ma, forse, quello che accomuna tutti e tre i libri in questione è il tentativo di presentare delle storie di comunità o di singoli individui nelle pieghe della Storia. Così nelle pagine del testo di Catoni vengono evidenziati gli stati d’animo dei cittadini e dei soldati dell’epoca, partecipi di quella terribile esperienza bellica e il sentimento di ostilità al conflitto che appare marcatamente diffuso fra senesi. Più personale invece ‘Giovanotti in trincea’ che nasce dal desiderio di ricostruire le vicende del padre dell’autore, ma anche da un bisogno di recuperare una memoria che è anche di comunità, di quei ragazzi che, trovandosi in un campo di prigionia rinsaldano le loro radici e si ritrovano nel comune amore per la propria terra. Ed è la comunità protagonista nei documenti raccolti nell’archivio di Buonconvento dove il quotidiano si tinge di toni di eccezionalità quando la guerra entra nelle vite di ognuno, rendendo la vita di tutti i giorni estremamente precaria.
Tanti i personaggi di questi libri, tutti a loro modo protagonisti di un conflitto che è innanzitutto personale, tra vicende militari, combattimenti, prigionia e poi… il ritorno a casa di chi è riuscito a salvarsi e la disperazione di chi non ha visto tornare i propri cari. Giovani, molto appena ventenni, che ritrovano un nuovo senso dell’amicizia nelle difficoltà, che scoprono prematuramente la sofferenza e il dolore… soldati ma anche cittadini, di quella prima, purtroppo non ultima, guerra totale di cui diventa sempre più importante parlare.