Si inaugura venerdì 30 ottobre alle ore 20:00 la mostra (S)CULTURA Le forme di una vita di Emo Formichi a OCRA, Officina Creativa dell’Abitare di Montalcino.
“Non ho mai misurato il tempo perché io sono sempre stato al lavoro”. Questo ripete Emo a chi lo incontra e gli chiede di parlargli della sua arte. In 45 minuti lo scultore pientino, parlerà della sua scultura che è frutto di un processo creativo e spontaneo che si nutre della grande esperienza di un instancabile lavoratore che nella vita non si è mai sottratto alla fatica, passando dalla condizione di contadino a quella di
camionista, cavatore, ebanista e pittore.
In mostra a OCRA una selezione di opere che palesano come la scultura di Emo nasca da ciò che per la maggior parte delle persone è un oggetto ormai privo di significato, è uno scarto da buttare: vi ritroviamo il fascino della natura lungamente osservata negli anni da contadino nel podere di famiglia; c’è la dimensione quotidiana del faticoso lavoro nei campi, con le zappe e le falci ricomposte in uomini e donne abitanti di quel mondo ormai lontano; ci sono gli animali fieri e orgogliosi protagonisti della vita contadina; ci sono i vetri colorati e i metalli finemente cesellati delle sue ballerine e ginnaste, le donne da sempre fonte di ispirazione e linfa vitale del suo continuo operare.
È una fonte inesauribile di idee sempre nuove Emo, che ancora oggi continua alacremente la sua attività, saldando, segando, assemblando. E’ artigiano più che artista, ha il potere di catapultare l’osservatore in un mondo non più quotidiano, ma che è memoria di una vita passata… ricordi tradotti in forme fisiche con sensibilità e fantasia. La degustazione di apertura sarà offerta dell’azienda agricola Il Pietroso nata negli anni ’70 dalla passione per il vino del viticoltore Domenico Berni detto “DELFO”; l’azienda ha l’obiettivo di produrre in quantità limitata vini pregiati nel rispetto della tradizione enologica locale.
Per info: Arch. Eleonora Bindi, eleonora@scuolapermanentedellabitare.org, tel. 0577 847065.
(di Roberto Cappelli)
“Non ho mai misurato il tempo perché io sono sempre stato al lavoro”. Questo ripete Emo a chi lo incontra e gli chiede di parlargli della sua arte. In 45 minuti lo scultore pientino, parlerà della sua scultura che è frutto di un processo creativo e spontaneo che si nutre della grande esperienza di un instancabile lavoratore che nella vita non si è mai sottratto alla fatica, passando dalla condizione di contadino a quella di
camionista, cavatore, ebanista e pittore.
In mostra a OCRA una selezione di opere che palesano come la scultura di Emo nasca da ciò che per la maggior parte delle persone è un oggetto ormai privo di significato, è uno scarto da buttare: vi ritroviamo il fascino della natura lungamente osservata negli anni da contadino nel podere di famiglia; c’è la dimensione quotidiana del faticoso lavoro nei campi, con le zappe e le falci ricomposte in uomini e donne abitanti di quel mondo ormai lontano; ci sono gli animali fieri e orgogliosi protagonisti della vita contadina; ci sono i vetri colorati e i metalli finemente cesellati delle sue ballerine e ginnaste, le donne da sempre fonte di ispirazione e linfa vitale del suo continuo operare.
È una fonte inesauribile di idee sempre nuove Emo, che ancora oggi continua alacremente la sua attività, saldando, segando, assemblando. E’ artigiano più che artista, ha il potere di catapultare l’osservatore in un mondo non più quotidiano, ma che è memoria di una vita passata… ricordi tradotti in forme fisiche con sensibilità e fantasia. La degustazione di apertura sarà offerta dell’azienda agricola Il Pietroso nata negli anni ’70 dalla passione per il vino del viticoltore Domenico Berni detto “DELFO”; l’azienda ha l’obiettivo di produrre in quantità limitata vini pregiati nel rispetto della tradizione enologica locale.
Per info: Arch. Eleonora Bindi, eleonora@scuolapermanentedellabitare.org, tel. 0577 847065.
(di Roberto Cappelli)