É stata accolta dal Ministero delle Politiche Agricole la domanda presentata dal Comitato per la Tutela e lo Sviluppo della Val d'Orcia per l'inserimento delle “Biancane dell’Alta Val d’Orcia” nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali.
Il Registro Nazionale è uno strumento innovativo,
che ci viene offerto grazie all’iniziativa del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dal Ministero per i Beni e le attività culturali. Secondo il Catalogo redatto nel 2010, «esso costituisce oggi un importante riferimento per lo sviluppo della politica nazionale di conservazione del paesaggio, appoggiato anche dall’UNESCO. Con l’inserimento del paesaggio fra gli obiettivi strategici delle politiche agricole nazionali, il mondo rurale si riappropria di un qualcosa che gli appartiene da sempre, ma che si pone come un passaggio storicamente rilevante nell’ambito dell’agricoltura italiana».
Il Registro viene censito dall'Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale, delle Pratiche Agricole e Conoscenze Tradizionali che ha il compito di elaborare principi generali, strategie ed azioni tese a salvaguardare e valorizzare il paesaggio rurale, le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali. Sempre all'interno dello stesso registro saranno selezionate le eventuali candidature di paesaggi rurali per l'iscrizione nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO, nonché le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali da candidare nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Immateriale dell'UNESCO.
Tale sistema, allo stato attuale, non prevede nessun vincolo aggiuntivo sulle aree interessate, rispetto a quelli già esistenti, ma confida in una politica di premialità per le aree scelte, da un lato attraverso misure specifiche nell'ambito dei Programmi di Sviluppo Rurale regionali, e dall'altro attraverso la possibilità di interiorizzare nei prezzi dei prodotti tipici locali il valore aggiunto che può derivare dalla presenza di elementi positivi caratterizzanti il paesaggio delle aree di produzione.
"Siamo particolarmente soddisfatti – commenta Benedetta Origo, presidente del Comitato per la Tutela e lo Sviluppo della Val d'Orcia – perché la memoria del nostro rarissimo paesaggio rurale verrà tramandata. L'accoglimento produrrà non pochi vantaggi sia sotto il profilo della tutela del paesaggio sia sotto quello economico. Con questa iniziativa pensiamo di aver fatto un passo avanti nella tutela e valorizzazione di un territorio di particolare bellezza, non a caso inserito nei siti dell'Unesco".
I paesaggi selezionati per la Toscana sono:
(di Mirco Sanchini)
Il Registro Nazionale è uno strumento innovativo,
che ci viene offerto grazie all’iniziativa del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dal Ministero per i Beni e le attività culturali. Secondo il Catalogo redatto nel 2010, «esso costituisce oggi un importante riferimento per lo sviluppo della politica nazionale di conservazione del paesaggio, appoggiato anche dall’UNESCO. Con l’inserimento del paesaggio fra gli obiettivi strategici delle politiche agricole nazionali, il mondo rurale si riappropria di un qualcosa che gli appartiene da sempre, ma che si pone come un passaggio storicamente rilevante nell’ambito dell’agricoltura italiana».
Il Registro viene censito dall'Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale, delle Pratiche Agricole e Conoscenze Tradizionali che ha il compito di elaborare principi generali, strategie ed azioni tese a salvaguardare e valorizzare il paesaggio rurale, le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali. Sempre all'interno dello stesso registro saranno selezionate le eventuali candidature di paesaggi rurali per l'iscrizione nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO, nonché le pratiche agricole e le conoscenze tradizionali da candidare nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Immateriale dell'UNESCO.
Tale sistema, allo stato attuale, non prevede nessun vincolo aggiuntivo sulle aree interessate, rispetto a quelli già esistenti, ma confida in una politica di premialità per le aree scelte, da un lato attraverso misure specifiche nell'ambito dei Programmi di Sviluppo Rurale regionali, e dall'altro attraverso la possibilità di interiorizzare nei prezzi dei prodotti tipici locali il valore aggiunto che può derivare dalla presenza di elementi positivi caratterizzanti il paesaggio delle aree di produzione.
"Siamo particolarmente soddisfatti – commenta Benedetta Origo, presidente del Comitato per la Tutela e lo Sviluppo della Val d'Orcia – perché la memoria del nostro rarissimo paesaggio rurale verrà tramandata. L'accoglimento produrrà non pochi vantaggi sia sotto il profilo della tutela del paesaggio sia sotto quello economico. Con questa iniziativa pensiamo di aver fatto un passo avanti nella tutela e valorizzazione di un territorio di particolare bellezza, non a caso inserito nei siti dell'Unesco".
I paesaggi selezionati per la Toscana sono:
- Abetine della selvicoltura monastica di Vallombrosa;
- Biancane della Val d’Orcia;
- Castagneti monumentali dello Scesta;
- Collina fiesolana;
- Montagnola senese di Spannocchia;
- Mosaico paesistico del Montalbano;
- Paesaggi silvo-pastorali di Moscheta;
- Vigneti di Lamole
(di Mirco Sanchini)