E’ di tre stelle – su un punteggio massimo di 5 – il rating assegnato alla vendemmia 2014 del Brunello di Montalcino.
VALDORCIA & DINTORNI: Una vendemmia, si spiega dal Consorzio di tutela, “complicata, con un’estate piovosa e fredda, ma il lavoro di selezione attento e ancora più specifico fatto dai produttori ha migliorato la qualità delle uve raccolte”. La cerimonia di assegnazione delle stelle è avvenuta stamani a Montalcino. “La vendemmia 2014 – ha detto il
presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci – ha riportato indietro di 30 anni, quando i grappoli si portavano in cantina a fine settembre e la vendemmia si protraeva fino all’ultima decade di ottobre. Sulla qualità, è indubbio che l’elevata acidità delle uve e l’uniformità di maturazione, anche se lenta, ci porta una buona aria di ottimismo sulla bontà del vino imbottigliato”.
L’enologo Paolo Vagaggini commenta: “L’annata 2014 ha voluto vedere in viso i produttori di Brunello di Montalcino, per la loro capacità di volgere in positivo le avversità atmosferiche. La gran parte ha saputo reagire con prontezza e professionalità”, i risultati “sono stati confortanti”. I vini 2014 , “sono eleganti, non potenti, ma molto equilibrati, non adatti ad un lunghissimo invecchiamento, ma ad un consumo decisamente piacevole. Per la maggior parte dei produttori possiamo dire: sarà ancora un’ annata interessante”. A Montalcino presente anche il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, che ha firmato la piastrella celebrativa della vendemmia 2014. Alla base del suo disegno, ha detto, l’idea che “il vino, poesia della terra e testimone di un’intera cultura, riunisce gli uomini, stempera i dissapori e riscalda l’atmosfera di una conviviale tavolata, lasciando il segno anche sulla tovaglia che ricorda l’allegria vissuta”, un “simbolo di convivialità, valore principe della civiltà contadina e perno della trasmissione delle conoscenze tra le generazioni”.
Fonte: ANSA
VALDORCIA & DINTORNI: Una vendemmia, si spiega dal Consorzio di tutela, “complicata, con un’estate piovosa e fredda, ma il lavoro di selezione attento e ancora più specifico fatto dai produttori ha migliorato la qualità delle uve raccolte”. La cerimonia di assegnazione delle stelle è avvenuta stamani a Montalcino. “La vendemmia 2014 – ha detto il
presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci – ha riportato indietro di 30 anni, quando i grappoli si portavano in cantina a fine settembre e la vendemmia si protraeva fino all’ultima decade di ottobre. Sulla qualità, è indubbio che l’elevata acidità delle uve e l’uniformità di maturazione, anche se lenta, ci porta una buona aria di ottimismo sulla bontà del vino imbottigliato”.
L’enologo Paolo Vagaggini commenta: “L’annata 2014 ha voluto vedere in viso i produttori di Brunello di Montalcino, per la loro capacità di volgere in positivo le avversità atmosferiche. La gran parte ha saputo reagire con prontezza e professionalità”, i risultati “sono stati confortanti”. I vini 2014 , “sono eleganti, non potenti, ma molto equilibrati, non adatti ad un lunghissimo invecchiamento, ma ad un consumo decisamente piacevole. Per la maggior parte dei produttori possiamo dire: sarà ancora un’ annata interessante”. A Montalcino presente anche il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, che ha firmato la piastrella celebrativa della vendemmia 2014. Alla base del suo disegno, ha detto, l’idea che “il vino, poesia della terra e testimone di un’intera cultura, riunisce gli uomini, stempera i dissapori e riscalda l’atmosfera di una conviviale tavolata, lasciando il segno anche sulla tovaglia che ricorda l’allegria vissuta”, un “simbolo di convivialità, valore principe della civiltà contadina e perno della trasmissione delle conoscenze tra le generazioni”.
Fonte: ANSA