Sentieristica a rischio tra Torrenieri e San Quirico d'Orcia.
TORRENIERI - VAL D'ORCIA: La manutenzione della strada dei Gambocci, effettuata lo scorso anno dall'Amministrazione Comunale di Montalcino, utilizzando materiale non ideneo perché ricco di materiali ferrosi, ha creato grosse difficoltà a tutti coloro che per vari motivi sono obbligati a
percorrerla. Ma altrettante difficoltà verranno subite, ad esempio, dagli organizzatori delle gare ciclistiche dell' Eroica – sia quella per professionisti, che l'altra per gli amatori – che se non verrà posto riparo al mal fatto si vedranno costretti a rivedere il percorso che si è sempre avvalso di questa strada “bianca”. Difficoltà le incontreranno anche i pellegrini che percorrono la via Francigena, che vengono dirottati sul percorso dei Gambocci, perché chi di dovere non ha voluto rispettare il percorso che questa strada medioevale seguiva nel tratto Buonconvento-Torrenieri.
Tutti gli studiosi di questa importante arteria medioevale hanno sempre sostenuto che il percorso originale quasi si sovrapponeva a quello della odierna Cassia. Il Venerosi Pesciolini in un suo scritto sul tratto senese della Francigena, pubblicato su La Diana (periodico senese) nel 1933, lo corredò con numerose fotografie, fra le quali ce n'é una che ritrae un ponte dell'epoca che si trovava poco prima del Galluzzino (dove fra l'altro in età medioevale vi era anche un Hospitalis), purtroppo fatto saltare dai tedeschi in ritirata durante la seconda guerra mondiale. Dal Galluzzino al Poggio di Torrenieri la strada in ripida salita si trovava sulla dx della Cassia e solo negli anni '50 è scomparsa perché sconvenientemente lavorata, ma prima della seconda guerra mondiale conservava in parte anche l'originale acciottolato. Sempre fra il Galluzzino e il Poggio di Torrenieri si trovavano quattro costruzioni denominate caselle, due sul lato destro (la casella Amastrone, da tempo scomparsa e la Casella De Vecchi, ancora in piedi) e due sul lato sinistro: quella Pianacci e l'altra da tempo ingoblata nelle costruzioni del Poggio. Non erano state poste in quel tratto per caso, ma solo al servizio della via Francigena; come pure lo erano il Castellare sulla dx e la Castellina sulla sx. Inoltre basterebbe controllare le diverse disposizioni granducali per migliorare il tratto sul punto di valico al Poggio di Torrenieri, per comprendere quando fosse pretestuosa la scelta del passaggio sulla strada dei Gambocci!
Per cui chi non ha voluto seguire il tracciato originario ha commesso un falso storico ed ora si trova ad avere un percorso alternativo non facilmente percorribile, se non vi si porrà rimedio. Va anche tenuto conto che l'antica sub mansione sigiceriana di Tureiner rischia seriamente di essere tagliata fuori dal percorso della Francigena, perché anche il tratto verso San Quirico d'Orcia è interrotto presso il torrente Tuoma, per una frana presente da più di un anno e mai sistemata.
Non sarebbe il caso che le autorità preposte – regionali, provinciali o comunali – vi ponessero rimedio, tenendo conto che la Comunità europea di fondi per la Francigena ne ha stanziati molti, ma in questa zona, fatta eccezione per la segnaletica e per la messa in sicurezza di un breve tratto a sud di Torrenieri ne sono stati spesi veramente pochi?
(di Alberto Cappelli)
TORRENIERI - VAL D'ORCIA: La manutenzione della strada dei Gambocci, effettuata lo scorso anno dall'Amministrazione Comunale di Montalcino, utilizzando materiale non ideneo perché ricco di materiali ferrosi, ha creato grosse difficoltà a tutti coloro che per vari motivi sono obbligati a
percorrerla. Ma altrettante difficoltà verranno subite, ad esempio, dagli organizzatori delle gare ciclistiche dell' Eroica – sia quella per professionisti, che l'altra per gli amatori – che se non verrà posto riparo al mal fatto si vedranno costretti a rivedere il percorso che si è sempre avvalso di questa strada “bianca”. Difficoltà le incontreranno anche i pellegrini che percorrono la via Francigena, che vengono dirottati sul percorso dei Gambocci, perché chi di dovere non ha voluto rispettare il percorso che questa strada medioevale seguiva nel tratto Buonconvento-Torrenieri.
Tutti gli studiosi di questa importante arteria medioevale hanno sempre sostenuto che il percorso originale quasi si sovrapponeva a quello della odierna Cassia. Il Venerosi Pesciolini in un suo scritto sul tratto senese della Francigena, pubblicato su La Diana (periodico senese) nel 1933, lo corredò con numerose fotografie, fra le quali ce n'é una che ritrae un ponte dell'epoca che si trovava poco prima del Galluzzino (dove fra l'altro in età medioevale vi era anche un Hospitalis), purtroppo fatto saltare dai tedeschi in ritirata durante la seconda guerra mondiale. Dal Galluzzino al Poggio di Torrenieri la strada in ripida salita si trovava sulla dx della Cassia e solo negli anni '50 è scomparsa perché sconvenientemente lavorata, ma prima della seconda guerra mondiale conservava in parte anche l'originale acciottolato. Sempre fra il Galluzzino e il Poggio di Torrenieri si trovavano quattro costruzioni denominate caselle, due sul lato destro (la casella Amastrone, da tempo scomparsa e la Casella De Vecchi, ancora in piedi) e due sul lato sinistro: quella Pianacci e l'altra da tempo ingoblata nelle costruzioni del Poggio. Non erano state poste in quel tratto per caso, ma solo al servizio della via Francigena; come pure lo erano il Castellare sulla dx e la Castellina sulla sx. Inoltre basterebbe controllare le diverse disposizioni granducali per migliorare il tratto sul punto di valico al Poggio di Torrenieri, per comprendere quando fosse pretestuosa la scelta del passaggio sulla strada dei Gambocci!
Per cui chi non ha voluto seguire il tracciato originario ha commesso un falso storico ed ora si trova ad avere un percorso alternativo non facilmente percorribile, se non vi si porrà rimedio. Va anche tenuto conto che l'antica sub mansione sigiceriana di Tureiner rischia seriamente di essere tagliata fuori dal percorso della Francigena, perché anche il tratto verso San Quirico d'Orcia è interrotto presso il torrente Tuoma, per una frana presente da più di un anno e mai sistemata.
Non sarebbe il caso che le autorità preposte – regionali, provinciali o comunali – vi ponessero rimedio, tenendo conto che la Comunità europea di fondi per la Francigena ne ha stanziati molti, ma in questa zona, fatta eccezione per la segnaletica e per la messa in sicurezza di un breve tratto a sud di Torrenieri ne sono stati spesi veramente pochi?
(di Alberto Cappelli)