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martedì 11 novembre 2014

In bicicletta tra le meraviglie della Val d’Orcia

Basta una bicicletta per lasciarsi alle spalle i centri storici invasi dai turisti e avventurarsi tra  paesaggi incontaminati e aree attrezzate per accogliere un viaggiatore che sa concedersi il giusto tempo per ammirare le cose in una dimensione umana e familiare.
Con queste premesse si sta diffondendo sempre di più il bike tourism e ne è ben consapevole la Regione Toscana che da tempo infatti investe sul territorio per realizzare itinerari ciclabili come quello che da Pienza si snoda sino a San Quirico d’Orcia.


Il percorso parte dalla bellissima Pienza, da vent’anni patrimonio UNESCO dell’umanità. La sua storia si lega a quella di papa Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, che rese la sua città un capolavoro di architettura rinascimentale. Il palazzo aperto sul paesaggio, la piazza con il pozzo e il duomo sono soltanto alcune delle meraviglie visitabili insieme a molti luoghi di culto che riservano sorprese inaspettate come la Madonna con sei dita del Romitorio.

L’itinerario prosegue verso Spedaletto, dove si trova il caratteristico castello duecentesco con torrioni merlati. Questa Grancia fortificata, un tempo amministrata dall’Ospedale di Santa Maria della Scala, sorgeva lungo il tracciato della via Francigena e offriva ospitalità a viandanti e pellegrini che si ritiravano in preghiera nella chiesetta che conserva tuttora antichi cicli di affreschi.

Si riparte in direzione di Bagno Vignoni, piccolo borgo medioevale sorto intorno a una vasca di acqua termale ben nota già a Lorenzo il Magnifico e immortalata in tempi più recenti da molti registi cinematografici. Poco lontano sorge il Castello Vignoni appartenuto ai Salimbeni e agli Amerighi che conservava all’interno della chiesa romanica un crocifisso del Giambologna, ora al museo di Montalcino, e un fonte battesimale del XV secolo, ora presso la Collegiata di San Quirico.

Riprendendo la strada leggermente in salita si arriva a San Quirico d’Orcia con il bellissimo Palazzo Chigi Zondadari, la chiesa romanica di Santa Maria e i caratteristici Horti Leonini che hanno mantenuto intatto l’impianto formale cinquecentesco tipico dei giardini all’italiana. Qui il tempo sembra essersi fermato e tra tante meraviglie ci si può finalmente riposare all’ombra dei leccio.

Ancora dieci chilometri e farete ritorno a Pienza sulla suggestiva strada che corre sulle crete. L’ultimo tratto è in leggera salita e passa in mezzo al bosco delle Sassaie, poi,in prossimità di Pienza, la strada torna pianeggiante.

KM TOTALI: 30
STRADA: ASFALTATA
PUNTI DI RISTORO: PIENZA, SAN QUIRICO D’ORCIA, BAGNO VIGNONI
LIVELLO DI DIFFICOLTA’: MOLTO FACILE

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