Costumi, barellini, scudi e tanti accessori già pronti per la prossima edizione. Con rigore e passione, gli abitanti del paese sono diventati artigiani.
RADICOFANI - VAL D'ORCIA: Sarà un Palio del Bigonzo più bello, quello che si celebrerà a Radicofani tra il 13 e il 14 settembre, grazie a un
corteo storico in gran parte rinnovato. Persino i barellini usati per la gara saranno nuovi. Il docente universitario Francesco Amodio ha disegnato i costumi secondo la “moda” del Duecento, poi tutti gli abitanti del borgo hanno contribuito a realizzarne di nuovi, insieme a tanti altri oggetti. Le donne hanno seguito i consigli di una sarta di Abbadia San Salvatore per ricamare i costumi, mentre gli uomini hanno svolto un lavoro da artigiani. Luca Fabbrizzi, ad esempio, nel tempo libero ha realizzato lance, scudi e i nuovi barellini, che vengono usati durante la gara per trasportare il bigonzo.
Lorenzo Tondi ha invece messo a frutto il suo hobby della lavorazione della pelle, organizzando un corso di formazione. Risultato: lui, insieme ad altri giovani di Radicofani, ha realizzato le rifiniture in cuoio degli scudi, le faretre e vari accessori per i costumi degli arcieri, così come degli armigeri. Infine, Giovanni Fatini, che aveva già disegnato le bandiere e dipinto i gonfaloni delle contrade, ha decorato i dieci scudi delle contrade e della rappresentanza comunale. In questo caso si tratta di un figlio d’arte: suo padre Aldo, a Radicofani ha scolpito la statua di Ghino di Tacco, ha progettato il portone di una chiesa, realizzato una statua della Madonna e il monumento ai caduti.
Tutto ciò per una manifestazione relativamente recente, nata appena otto anni fa, che già impegna una intera comunità. Pro loco, varie associazioni, oltre al Comune, sono tutti protagonisti di un evento che è la “vetrina” di Radicofani. “La partecipazione popolare – commenta il sindaco di Radicofani Francesco Fabbrizzi – è il segreto di una manifestazione che riesce a coinvolgere cittadini e tanti visitatori. In questo modo dimostriamo la vitalità di un paese con pochi abitanti ma ricco di iniziative, caratterizzato dalla voglia di stare bene insieme”.
RADICOFANI - VAL D'ORCIA: Sarà un Palio del Bigonzo più bello, quello che si celebrerà a Radicofani tra il 13 e il 14 settembre, grazie a un
corteo storico in gran parte rinnovato. Persino i barellini usati per la gara saranno nuovi. Il docente universitario Francesco Amodio ha disegnato i costumi secondo la “moda” del Duecento, poi tutti gli abitanti del borgo hanno contribuito a realizzarne di nuovi, insieme a tanti altri oggetti. Le donne hanno seguito i consigli di una sarta di Abbadia San Salvatore per ricamare i costumi, mentre gli uomini hanno svolto un lavoro da artigiani. Luca Fabbrizzi, ad esempio, nel tempo libero ha realizzato lance, scudi e i nuovi barellini, che vengono usati durante la gara per trasportare il bigonzo.
Lorenzo Tondi ha invece messo a frutto il suo hobby della lavorazione della pelle, organizzando un corso di formazione. Risultato: lui, insieme ad altri giovani di Radicofani, ha realizzato le rifiniture in cuoio degli scudi, le faretre e vari accessori per i costumi degli arcieri, così come degli armigeri. Infine, Giovanni Fatini, che aveva già disegnato le bandiere e dipinto i gonfaloni delle contrade, ha decorato i dieci scudi delle contrade e della rappresentanza comunale. In questo caso si tratta di un figlio d’arte: suo padre Aldo, a Radicofani ha scolpito la statua di Ghino di Tacco, ha progettato il portone di una chiesa, realizzato una statua della Madonna e il monumento ai caduti.
Tutto ciò per una manifestazione relativamente recente, nata appena otto anni fa, che già impegna una intera comunità. Pro loco, varie associazioni, oltre al Comune, sono tutti protagonisti di un evento che è la “vetrina” di Radicofani. “La partecipazione popolare – commenta il sindaco di Radicofani Francesco Fabbrizzi – è il segreto di una manifestazione che riesce a coinvolgere cittadini e tanti visitatori. In questo modo dimostriamo la vitalità di un paese con pochi abitanti ma ricco di iniziative, caratterizzato dalla voglia di stare bene insieme”.