Si discute, a Montalcino, sulla compatibilità tra il Brunello e la geotermia. Lo si legge sul giornale online Montalcino news che riporta le dichiarazioni di Francesco Viaggi, presidente di Coldiretti Grosseto: Non lasceremo – dice Viaggi – che gli interessi di un’unica azienda mettano a rischio il modello di sviluppo sostenibile della Maremma. Siamo pronti a dare battaglia.
Francesco Viaggi si scaglia contro l’ipotesi di un maggior sfruttamento delle risorse geotermiche del Monte Amiata e, in particolare, sulla realizzazione di ulteriori impianti, tra cui uno a Montenero d’Orcia, non lontano dai vigneti del Brunello di Montalcino. Secondo Montalcino News, dunque, le dichiarazioni di Viaggi nascerebbero dalla richiesta, da parte della società Gesto Italia, di procedere a ulteriori ricerche di nuovi serbatoi geotermici da sfruttare in provincia di Grosseto.
Che garanzie abbiamo – continua Viaggi – sulla natura delle sostanze emesse da questo impianto e che poi ricadrebbero a pioggia su tutte le produzioni locali? Cosa sappiamo realmente del ciclo di svuotamento delle acque del sottosuolo e della susseguente stabilità del terreno in caso di eventi sismici?. Oltre che per il vino Stiamo parlando di un territorio rinomato anche per il suo olio, così unico e caratteristico. Su questi e altri prodotti di pregio si è sviluppata, con fatica e tanti investimenti, un’ economia che negli anni ha prima fermato lo spopolamento e poi portato benessere per poi creare anche un indotto di tutto rispetto. Coldiretti non è contraria alle politiche di sostenibilità. Anzi, ne siamo i primi fautori e sostenitori. Ma, di fronte a progetti del genere, così impattanti per il territorio, ci troviamo a dover dire di no, con forza e determinazione. Lo sviluppo rurale del nostro territorio non è un bene negoziabile. Anche perché, spesso, non ci si può tornare indietro e operazioni di recupero ambientale si sa bene quanto costino in termini di tempo, denaro, fatica. E si sa bene come, sovente, fare scelte poco adeguate porti a devastare interi tessuti sociali, memorie e culture.
Nel 2012 la Regione Toscana ha conferito a GeSto Italia un permesso di ricerca per risorse geotermiche, denominato “Montalcino”, nei territori dei Comuni di Montalcino, Arcidosso, Castel del Piano e Cinigiano, per una durata di 4 anni.
Francesco Viaggi si scaglia contro l’ipotesi di un maggior sfruttamento delle risorse geotermiche del Monte Amiata e, in particolare, sulla realizzazione di ulteriori impianti, tra cui uno a Montenero d’Orcia, non lontano dai vigneti del Brunello di Montalcino. Secondo Montalcino News, dunque, le dichiarazioni di Viaggi nascerebbero dalla richiesta, da parte della società Gesto Italia, di procedere a ulteriori ricerche di nuovi serbatoi geotermici da sfruttare in provincia di Grosseto.
Che garanzie abbiamo – continua Viaggi – sulla natura delle sostanze emesse da questo impianto e che poi ricadrebbero a pioggia su tutte le produzioni locali? Cosa sappiamo realmente del ciclo di svuotamento delle acque del sottosuolo e della susseguente stabilità del terreno in caso di eventi sismici?. Oltre che per il vino Stiamo parlando di un territorio rinomato anche per il suo olio, così unico e caratteristico. Su questi e altri prodotti di pregio si è sviluppata, con fatica e tanti investimenti, un’ economia che negli anni ha prima fermato lo spopolamento e poi portato benessere per poi creare anche un indotto di tutto rispetto. Coldiretti non è contraria alle politiche di sostenibilità. Anzi, ne siamo i primi fautori e sostenitori. Ma, di fronte a progetti del genere, così impattanti per il territorio, ci troviamo a dover dire di no, con forza e determinazione. Lo sviluppo rurale del nostro territorio non è un bene negoziabile. Anche perché, spesso, non ci si può tornare indietro e operazioni di recupero ambientale si sa bene quanto costino in termini di tempo, denaro, fatica. E si sa bene come, sovente, fare scelte poco adeguate porti a devastare interi tessuti sociali, memorie e culture.
Nel 2012 la Regione Toscana ha conferito a GeSto Italia un permesso di ricerca per risorse geotermiche, denominato “Montalcino”, nei territori dei Comuni di Montalcino, Arcidosso, Castel del Piano e Cinigiano, per una durata di 4 anni.