Il patrimonio archeologico di Siena si arricchisce di una nuova carta dell'area di Montalcino, pubblicata nel volume di Stefano Campana, appena presentato nel Chiostro di Sant'Agostino di Montalcino.
MONTALCINO - VAL D'ORCIA: Le ricerche sul territorio iniziate nel 1998 hanno dato vita al volume dell'archeologo italiano che in un dialogo costante tra archeologia, archeobotanica, storia delle arti e dei mestieri, permette un'attenta analisi di uno dei territori agricoli più profondamente antropizzati. Oltre a Stefano Campana, docente di archeologia dell'università di
Siena, vari studiosi e rappresentanti delle istituzioni interverranno per riflettere sull'attenta lettura storica dei territori di Montalcino e del Monte Amiata.
Il lavoro cartografico si inserisce nel percorso pluriennale di ricerca che la Fondazione Bertarelli ha iniziato nel 2009 con l'Università di Siena, sotto la direzione e il coordinamento del professor Campana. Il volume rappresenta oggi l'esito delle ricerche territoriali avviate nel 1998 e proseguite fino ad oggi. "In questi quindici anni di attività il contesto montalcinese ha costituito un ambito privilegiato di sperimentazione - commenta l'autore del volume - nel quale abbiamo implementato nuovi sistemi diagnostici, sviluppato riflessioni metodologiche ed elaborato modelli storiografici che hanno dato tra i vari esiti numerosi contributi al dibattito nazionale e internazionale su queste tematiche".
Le ricerche sottolineano la centralità di Montalcino nel panorama archeologico senese per densità di risorse risalenti a un arco di tempo che va dal neolitico al medioevo. "Il volume rappresenta un punto di partenza fondamentale per la ricostruzione della memoria storica del territorio ma anche di qualunque azione di trasformazione urbanistica e territoriale che non può far a meno di considerare nel processo di pianificazione l'esito delle ricerche archeologiche", conclude l'autore. Docente di topografia archeologica nel dipartimento di scienze storiche e beni culturali dell'università di Siena, direttore del laboratorio di Archeologia dei Paesaggi e Telerilevamento, Stefano Campana ha partecipato a numerose ricerche archeologiche in ambito internazionale, come in Gran Bretagna, Turchia, Palestina e Turkmenistan ma il territorio in cui opera principalmente è la Toscana, in cui è direttore scientifico del progetto Carta Archeologica Provincia di Grosseto.
MONTALCINO - VAL D'ORCIA: Le ricerche sul territorio iniziate nel 1998 hanno dato vita al volume dell'archeologo italiano che in un dialogo costante tra archeologia, archeobotanica, storia delle arti e dei mestieri, permette un'attenta analisi di uno dei territori agricoli più profondamente antropizzati. Oltre a Stefano Campana, docente di archeologia dell'università di
Siena, vari studiosi e rappresentanti delle istituzioni interverranno per riflettere sull'attenta lettura storica dei territori di Montalcino e del Monte Amiata.
Il lavoro cartografico si inserisce nel percorso pluriennale di ricerca che la Fondazione Bertarelli ha iniziato nel 2009 con l'Università di Siena, sotto la direzione e il coordinamento del professor Campana. Il volume rappresenta oggi l'esito delle ricerche territoriali avviate nel 1998 e proseguite fino ad oggi. "In questi quindici anni di attività il contesto montalcinese ha costituito un ambito privilegiato di sperimentazione - commenta l'autore del volume - nel quale abbiamo implementato nuovi sistemi diagnostici, sviluppato riflessioni metodologiche ed elaborato modelli storiografici che hanno dato tra i vari esiti numerosi contributi al dibattito nazionale e internazionale su queste tematiche".
Le ricerche sottolineano la centralità di Montalcino nel panorama archeologico senese per densità di risorse risalenti a un arco di tempo che va dal neolitico al medioevo. "Il volume rappresenta un punto di partenza fondamentale per la ricostruzione della memoria storica del territorio ma anche di qualunque azione di trasformazione urbanistica e territoriale che non può far a meno di considerare nel processo di pianificazione l'esito delle ricerche archeologiche", conclude l'autore. Docente di topografia archeologica nel dipartimento di scienze storiche e beni culturali dell'università di Siena, direttore del laboratorio di Archeologia dei Paesaggi e Telerilevamento, Stefano Campana ha partecipato a numerose ricerche archeologiche in ambito internazionale, come in Gran Bretagna, Turchia, Palestina e Turkmenistan ma il territorio in cui opera principalmente è la Toscana, in cui è direttore scientifico del progetto Carta Archeologica Provincia di Grosseto.