Sabato 21 giugno alle ore 18,00, si inaugurerà la mostra di Caterina Matteucci.
Patrocinata dal Comune di Montalcino, da sempre attento alla cultura, all’arte e alla qualità, la mostra “Sensi, dissensi, assenza”, che sarà inaugurata domani alle ore 18.00 nelle prestigiose sale del 1500 del B&B Il Palazzo, in via Panfilo dell’Oca 23, offrirà con i suoi quadri e le sue foto, spunti di riflessione riguardo la strada che ogni individuo percorre nella propria vita interiore.
Sensi
Tocchiamo, vediamo, sentiamo, percepiamo, conosciamo la realtà che ci circonda mediante i sensi.
Sono il punto di contatto fra noi e il mondo, porte che si aprono – o che restano chiuse – per far entrare nella nostra vita odori e profumi, stimoli visivi e uditivi, l’esperienza nel suo farsi corporeo. Le emozioni che ci fanno piangere, urlare, ridere valutare e giudicare. Nel quadro le sensazioni dell’istante, reali o fantastiche, creano l’immortalità del momento
Dissensi
Nella mutevolezza delle emozioni provocate sia dal mondo esterno che dai moti profondi … nei dissensi della nostra mente
Nelle nostre contraddizioni emotive, nelle nostre frustrazioni, incomprensioni, il colore è il gesto spontaneo per esprime il nostro stato d’animo o le nostre emozioni, liberamente, senza doverci adeguare a canoni pittorici di nessun tipo. È un momento di incontro con noi stessi.
Assenza
L’assenza diminuisce le passioni mediocri ma aumenta le grandi, come il vento spegne Ie candele e alimenta l’incendio.
A volte milioni di piccoli momenti, gridano forte come ricordo e per udire quel grido straziante basta un attimo la totale consapevolezza dell’assenza
Tu sei li, e interte, inerme ti chiedi il motivo, ma non trovi spiegazioni. Avverti solo un crollo improvviso, un tuffo al cuore e poi …silenzio, il peggiore: quello dell’indifferenza.
Biografia
Caterina Matteucci nasce a Santa Marinella il 26 Gennaio 1962,da padre e madre operai. Terza di sette figli già nella prima infanzia si dedica all’arte e al disegno.
Di grande importanza l’incontro con il pittore Maurizio Vallarino suo insegnante di Educazione artistica alle medie che formatosi nella Scuola libera del nudo romana le insegna tutte le tecniche del disegno dal vivo, la prospettiva e diventa il suo maestro.
In questo periodo la produzione di disegni, schizzi e i primi quadri su tela è elevatissima e inizia a dedicarsi anche alla scultura utilizzando creta, cartapesta, legno ferro.
Si iscrive all’Istituto d’Arte ma è costretta a lasciare la scuola per sopraggiunte esigenze economiche. Prova a seguire la scuola serale ma la fatica e l’impegno nel lavoro le impediscono di terminare gli studi. Non abbandona però la sua passione approfondendo tecniche e l’uso materico dei colori. Si dedica anche alla fotografia con enorme successo e diventa fotoreporter. Frequenta corsi di specializzazione in ambito sanitario dove lavora ormai da circa 30 anni. Dopo anni di ricerca verso la perfezione estetica dell’opera avviene in Caterina un grande cambiamento. In modo misterioso, enigmatico, quasi mistico la rappresentazione della realtà cambia forma e colore. In forma stilizzata quasi astratta la pittura ora vive, agisce, scalfisce, intacca, incide e collabora alla rappresentazione della vita emozionale e delle vibrazioni della propria anima
Patrocinata dal Comune di Montalcino, da sempre attento alla cultura, all’arte e alla qualità, la mostra “Sensi, dissensi, assenza”, che sarà inaugurata domani alle ore 18.00 nelle prestigiose sale del 1500 del B&B Il Palazzo, in via Panfilo dell’Oca 23, offrirà con i suoi quadri e le sue foto, spunti di riflessione riguardo la strada che ogni individuo percorre nella propria vita interiore.
Sensi
Tocchiamo, vediamo, sentiamo, percepiamo, conosciamo la realtà che ci circonda mediante i sensi.
Sono il punto di contatto fra noi e il mondo, porte che si aprono – o che restano chiuse – per far entrare nella nostra vita odori e profumi, stimoli visivi e uditivi, l’esperienza nel suo farsi corporeo. Le emozioni che ci fanno piangere, urlare, ridere valutare e giudicare. Nel quadro le sensazioni dell’istante, reali o fantastiche, creano l’immortalità del momento
Dissensi
Nella mutevolezza delle emozioni provocate sia dal mondo esterno che dai moti profondi … nei dissensi della nostra mente
Nelle nostre contraddizioni emotive, nelle nostre frustrazioni, incomprensioni, il colore è il gesto spontaneo per esprime il nostro stato d’animo o le nostre emozioni, liberamente, senza doverci adeguare a canoni pittorici di nessun tipo. È un momento di incontro con noi stessi.
Assenza
L’assenza diminuisce le passioni mediocri ma aumenta le grandi, come il vento spegne Ie candele e alimenta l’incendio.
A volte milioni di piccoli momenti, gridano forte come ricordo e per udire quel grido straziante basta un attimo la totale consapevolezza dell’assenza
Tu sei li, e interte, inerme ti chiedi il motivo, ma non trovi spiegazioni. Avverti solo un crollo improvviso, un tuffo al cuore e poi …silenzio, il peggiore: quello dell’indifferenza.
Biografia
Caterina Matteucci nasce a Santa Marinella il 26 Gennaio 1962,da padre e madre operai. Terza di sette figli già nella prima infanzia si dedica all’arte e al disegno.
Di grande importanza l’incontro con il pittore Maurizio Vallarino suo insegnante di Educazione artistica alle medie che formatosi nella Scuola libera del nudo romana le insegna tutte le tecniche del disegno dal vivo, la prospettiva e diventa il suo maestro.
In questo periodo la produzione di disegni, schizzi e i primi quadri su tela è elevatissima e inizia a dedicarsi anche alla scultura utilizzando creta, cartapesta, legno ferro.
Si iscrive all’Istituto d’Arte ma è costretta a lasciare la scuola per sopraggiunte esigenze economiche. Prova a seguire la scuola serale ma la fatica e l’impegno nel lavoro le impediscono di terminare gli studi. Non abbandona però la sua passione approfondendo tecniche e l’uso materico dei colori. Si dedica anche alla fotografia con enorme successo e diventa fotoreporter. Frequenta corsi di specializzazione in ambito sanitario dove lavora ormai da circa 30 anni. Dopo anni di ricerca verso la perfezione estetica dell’opera avviene in Caterina un grande cambiamento. In modo misterioso, enigmatico, quasi mistico la rappresentazione della realtà cambia forma e colore. In forma stilizzata quasi astratta la pittura ora vive, agisce, scalfisce, intacca, incide e collabora alla rappresentazione della vita emozionale e delle vibrazioni della propria anima