Val d’Orcia 2012, di R. Pagliantini |
(VAL D'ORCIA - terra d'eccellenza, n°13)
Il Cipresso, l’icona maestosa degli orizzonti toscani, uno dei simboli più usati e “consumati” per indicare l’appartenenza alla nostra splendida Val d’Orcia, al contrario di quanto oggi ci comunica, sembrerebbe in realtà provenire dal Medio-Oriente e fu diffuso in tutto il bacino mediterraneo, come in ogni loro
approdo, dai Fenici. Per due motivi: primo per questioni estetico-funzionali, il tipo piramidale-longilineo selezionato via via nel tempo era un’ottima barriera frangivento; secondo perché adatto a costruire molti manufatti, dai mobili alle navi, grazie all’olio essenziale presente anche nel tronco e alle resine, che impedivano l’attacco di tarli e parassiti e al tempo stesso garantivano un ottimo potere galleggiante.
A questo punto passiamo alle “fonti” mediche antiche, che consentirono ai nostri antenati di usarlo regolarmente nella pratica terapeutica.
- “MATERIA MEDICA” DI DIOSCORIDE – LIBRO I - CAP. 83 (vers. Mattioli)
- “LE VIRTU’ DEI SEMPLICI MEDICAMENTI” DI GALENO – LIBRO VII
Ed oggi? Oggi sono emerse ulteriori proprietà medicamentose.
Il Cipresso è una delle piante più attive in campo circolatorio, al punto da “concorrere” con la più nota (com’è strano, il mondo!) Gink-go biloba.
Le sostanze più importanti che contengono i galbuli (falsi frutti), che sono la parte più attiva della pianta, sono un olio essenziale (diverso da quello delle foglie e da quello del legno) che a sua volta contiene alfa-pinene, delta-carene, canfene, mircene, limonene, terpinolene, terpinen-4-olo, terpinil acetato, cedrene, cadinene, cubenene, cedrolo, karamahenolo, biformene, sandaracopima, radiene, manololo. Oltre all’olio essenziale contiene anche diflavoni, tannini, acido glicolico, sostanze antiaggreganti-piastriniche e sostanze ormono-simili femminili.
Le sue attività sono innumerevoli: è attivo nelle affezioni digestive (è un ottimo digestivo, ma anche antiinfiammatorio e antiulcera); è ottimo nelle affezioni respiratorie (fluidificante del muco e antitussivo); è attivo nelle sindromi vascolari, dalle vene varicose alle emorroidi, sia per uso esterno che per uso interno.
Inoltre contiene sostanze, analoghe a quelle contenute nel Ginkgo biloba, che favoriscono la circolazione periferica e soprattutto cerebrale. A questi effetti non sono estranee sostanze simili a quelle presenti nel Gink-go ed aventi anche una azione anti-aggregante piastrinica.
Inoltre contiene sostanze ormono-simili femminili, che lo rendono utile nelle composizioni per le turbe menopausali o anche per le turbe mestruali giovanili.