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Le meraviglie del giardino rococò rivivono a Pienza

Dall'1 all’11 maggio, in occasione della 29esima edizione della kermesse «Pienza e i fiori», la splendida cittadina senese Patrimonio Mondiale dell'Umanità ospita fiori e alberi del tutto speciali. Insieme a un'inedita «Natura morta» della scuola di Caravaggio.
PIENZA - VAL D'ORCIA: Un capolavoro caravaggesco mai prima esposto, uno spettacolare
giardino effimero e un emozionante tour in alcuni dei più storici (e privati) parchi della Toscana. Il tutto a Pienza, «Città Ideale» per definizione, a dominare quello straordinario ambiente unico al mondo, la Val d’Orcia, dall'1 all’11 maggio in occasione della 29esima edizione di «Pienza e i fiori».

Il dipinto esposto è la stupenda ed inedita «Natura morta» della scuola caravaggesca, capolavoro di uno dei maggiori pittori naturalisti toscani del XVII secolo: Simone del Tintore. L'opera sarà esposta fino al 2 giugno nel Museo del rinascimentale Palazzo Borgia.

Ai piedi del Palazzo, nella perfetta geometria di piazza Pio II, gioiello architettonico della cittadina senese Patrimonio Mondiale dell’Umanità, nello spazio di una sola notte crescerà, come per magia, un meraviglioso giardino. Giardino perfetto, vivo eppure effimero, destinato a durare il tempo della tradizionale Festa dei Fiori.

Un nuovo giardino ad ogni nuova edizione: durante i giorni della Festa dei Fiori terra, siepi, alberi, fiori trasformano lo storico selciato in un paradiso in terra, offrendo un volto verde alle pietre collocate da Bernardo Gambarelli, detto il Rossellino, e cesellate dai secoli. Tema di quest’anno, il giardino rococò.

Sarà anche possibile visitare giardini veri lungo un itinerario speciale che fa rivivere l'architettura verde dal Rinascimento al Novecento e che si inerpica tra Pienza e la Val d’Orcia: il giardino di Palazzo Piccolomini e quello di Palazzo Massaini, ma anche lo straordinario giardino di villa la Foce e gli Horti Leonini di S. Quirico d’Orcia.