Moscato d'Asti, Brunello di Montalcino e Chateaneuf-du-Pape: ecco, nell'ordine, i tre vini e territori più cercati.
VAL D'ORCIA & DINTORNI: Moscato d'Asti, Brunello di Montalcino e Chateaneuf-du-Pape: ecco, nell'ordine, i tre vini e territori più cercati del 2013 sul noto portale wine-Searcher.com, frequentato dagli
appassionati di tutto il mondo a caccia di prezzi e quotazioni di bottiglie.
A segnalarlo è il sito winenews.it che sottolinea come il territorio piemontese celebre per le aromatiche bollicine (che stanno spopolando in Usa) sia al vertice del podio delle ricerche degli utenti, seguito da quello toscano del Brunello di Montalcino, uno dei rossi italiani piu' amati del mondo, e poi dalla denominazione francese di Chateaneuf-du-Pape.
Tra le curiosità, anche la lista dei "critici" più cercati sul portale, che vedono al top ancora il guru e "inventore" dell'amato o odiato "100 point sistem" Robert Parker, la cui autorevolezza e affidabilità, in termini di giudizi enoici, non sembra per ora essere stata scalfita dalla vendita agli investitori di Singapore della maggioranza della sua creatura, "The Wine Advocate".
A seguire la celebre rivista "Wine Spectator", il portale cellartraker.com, e ancora nomi come Jancis Robinson, il magazine "Wine Enthusiast", e James Suckling.
E se il vino più costoso del 2013 sul mercato è stato (ed è, almeno nell'aggiornamento all'1 aprile) l'Henri Jayer Richebourg Grand Cru, dalla Cote de Nuits con un prezzo che oscilla tra i 16.500 e i 27.500 dollari a bottiglia, e quello più desiderato è stato Chateau Margaux, i titoli delle news più lette su Wine-Searcher.com sono state, nell'ordine, "From Sex to Sangiovese, Savanna Samson", articolo che racconta lo sbarco, ormai avvenuto da anni, della pornostar Savanna Samson nel mondo della produzione enoica, a Montalcino, con la tenuta La Fiorita, poi "Top 12 Wine Fakes", e "Producer Portrait: La Mission Haut Brion".
Indicazione interessante, infine, quella che arriva dalle "Most Viewed Grapes": in testa c'è il taglio bordolese, seguito da Cabernet Sauvignon e Chardonnay. Solo posizione n. 10 per il primo vitigno italiano che è, neanche a dirlo, il Sangiovese.
VAL D'ORCIA & DINTORNI: Moscato d'Asti, Brunello di Montalcino e Chateaneuf-du-Pape: ecco, nell'ordine, i tre vini e territori più cercati del 2013 sul noto portale wine-Searcher.com, frequentato dagli
appassionati di tutto il mondo a caccia di prezzi e quotazioni di bottiglie.
A segnalarlo è il sito winenews.it che sottolinea come il territorio piemontese celebre per le aromatiche bollicine (che stanno spopolando in Usa) sia al vertice del podio delle ricerche degli utenti, seguito da quello toscano del Brunello di Montalcino, uno dei rossi italiani piu' amati del mondo, e poi dalla denominazione francese di Chateaneuf-du-Pape.
Tra le curiosità, anche la lista dei "critici" più cercati sul portale, che vedono al top ancora il guru e "inventore" dell'amato o odiato "100 point sistem" Robert Parker, la cui autorevolezza e affidabilità, in termini di giudizi enoici, non sembra per ora essere stata scalfita dalla vendita agli investitori di Singapore della maggioranza della sua creatura, "The Wine Advocate".
A seguire la celebre rivista "Wine Spectator", il portale cellartraker.com, e ancora nomi come Jancis Robinson, il magazine "Wine Enthusiast", e James Suckling.
E se il vino più costoso del 2013 sul mercato è stato (ed è, almeno nell'aggiornamento all'1 aprile) l'Henri Jayer Richebourg Grand Cru, dalla Cote de Nuits con un prezzo che oscilla tra i 16.500 e i 27.500 dollari a bottiglia, e quello più desiderato è stato Chateau Margaux, i titoli delle news più lette su Wine-Searcher.com sono state, nell'ordine, "From Sex to Sangiovese, Savanna Samson", articolo che racconta lo sbarco, ormai avvenuto da anni, della pornostar Savanna Samson nel mondo della produzione enoica, a Montalcino, con la tenuta La Fiorita, poi "Top 12 Wine Fakes", e "Producer Portrait: La Mission Haut Brion".
Indicazione interessante, infine, quella che arriva dalle "Most Viewed Grapes": in testa c'è il taglio bordolese, seguito da Cabernet Sauvignon e Chardonnay. Solo posizione n. 10 per il primo vitigno italiano che è, neanche a dirlo, il Sangiovese.