Una nuova alleanza che «vale» 27,5 mln di bottiglie e un business di 430 milioni di euro. Germania e Gran Bretagna i primi obiettivi.
VAL D'ORCIA & DINTORNI: Da una parte un grande vino rosso toscano, simbolo fra i più prestigiosi della tradizione vitivinicola nazionale; dall'altra l'eccellenza bresciana del metodo classico: due brand di primo piano nel sistema enologico italiano ora impegnati inun'alleanza da 27,5 milioni di bottiglie «per fare sistema sui mercati esteri».
Un progetto ambizioso, presentato al Vinitaly, dai Consorzi di Franciacorta e Brunello di Montalcino: una partnership che vanta un valore di mercato complessivo pari a 430 milioni di euro, pronta a mettere in sinergia forze e competenze e concretizzare una serie di azioni che riguarderanno in particolar modo Germania e Gran Bretagna. In gioco due prodotti profondamente diversi tra loro per tipologia, che condividono però posizionamento d'alta gamma e traguardi di vendita, oltre che la volontà di rafforzare i risultati oltre confine. Montalcino rappresenta un distretto, da 250 aziende e 3.500 ettari di vigneto, che mediamente produce ogni anno circa 14 milioni di bottiglie, di cui 9 di Brunello. L'export copre il 65% di un giro d'affari complessivo stimato in 160 milioni. Sono invece 109 le cantine associate al Consorzio Franciacorta, che tutela un territorio da 2.800 ettari vitati, dai quali si ottengono le uve destinate a diventare Docg: nel 2013 le bottiglie vendute superano i 14 milioni, di cui 1,3 spedite all'estero con un +14,3% sull'anno prima. Le esportazioni valgono il 9% della commercializzazione totale, per un valore alla fonte pari a 170 milioni di euro, che diventano 270 mln al consumo (Iva compresa).
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