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Sarà sperimentato in Val d'Orcia il progetto italiano Velorail

Parte dalla Toscana il progetto tricolore di Velorail. L'idea, già diffusa in Francia, vuole riattualizzare vecchie ferrovie in modo da renderle utili al trasporto turistico, con carrelli o veicoli a pedale.
VAL D'ORCIA & DINTORNI: In Italia le ferrovie dismesse coprono più di 6.000 km, tra linee armate,
chiuse al traffico tramviario regolare o smantellate, alcune delle quali sono state trasformate in piste ciclabili. Nella maggior parte dei casi però, questi tracciati percorrono vie che attraversano paesaggi dalle meraviglie naturali e artistiche che nulla hanno da invidiare ai siti più noti.

Già da diversi anni in Francia è stato introdotto un nuovo metodo di riqualificazione per le linee ferroviarie abbandonate. Il progetto prende nomi diversi - velorail, railbike, draisinie ferroviarie - e indica veicoli a pedali riadattati per muoversi sulle rotaie. Nonostante questo metodo sia diffuso in gran parte dei paesi nordici, in Francia il velorail viene proposto prevalentemente come soluzione turistica: 38 circuiti sono già attivi e una vera e propria Federazione Nazionale di Velorail è stata adibita alla promozione di diverse manifestazioni.

Nel nostro Paese, il progetto di Velorail viene dalla mente di Federico Ferretti che ne ha proposto la sperimentazione in Val d'Orcia. Qui, è già presente il Treno Natura sulla tratta di 50 km che collega Monte Antico e Asciano, tra le provincie di Grosseto e Siena, ormai chiusa al traffico regolare dal 1994. Il progetto vorrebbe integrare l'offerta della locomotiva a vapore con il velorail per permettere ai turisti di godere appieno di un'area della Toscana ricca di storia, cultura e gastronomia, che tocca località quali S. Angelo-Cinigiano, Monte Amiata, Torrenieri-Montalcino, S. Giovanni d'Asso e Trequanda.