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venerdì 14 febbraio 2014

Si amplia il fronte cittadino contro il progetto pilota per una centrale geotermoelettrica a Montenero d’Orcia

Il Comune, insieme a Montalcino e Cinigiano, ha dato vita ad un documento condiviso anche dalle altre municipalità del territorio da sottoporre alla Regione.
VAL D'ORCIA & DINTORNI: Di fronte al rischio di vedere il proprio territorio deturpato dalla presenza di una centrale geotermoelettrica che andrebbe a sconvolgere in maniera irreversibile la qualità del
paesaggio e il tessuto economico e sociale della zona, fondato sull’agricoltura di eccellenza, i cittadini di Castel del Piano, di Montalcino e di Cinigiano si stanno organizzando. Il 5 febbraio si è infatti tenuto un incontro che ha visto le rappresentanze delle amministrazioni dei tre comuni, dei Consorzi di tutela dei vini Brunello di Montalcino e Montecucco e di tanti imprenditori che hanno realizzato in questa parte di Toscana un vero e proprio distretto di eccellenze agroalimentari e che non intendono certo veder vanificati gli sforzi di anni da un progetto per il quale nessuna istituzione ha fino a ora chiesto il parere della cittadinanza. Alla fine dell’incontro i rappresentanti dei tre comuni hanno deciso di dare vita a un documento condiviso anche dalle altre municipalità del territorio da sottoporre alla Regione Toscana. Il documento conterrà richieste precise, la prima delle quali riguarda il PIT (Piano di indirizzo territoriale), affinché si metta a punto una disciplina specifica sulla presenza di centrali geotermoelettriche e a biomasse in aree di produzione di prodotti a indicazione geografica e a denominazione di origine. La seconda richiesta è invece relativa alla mediazione, da parte della Regione Toscana, nei confronti del Ministero dell’Ambiente, al fine di far rientrare le amministrazioni locali all’interno della procedura di VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) per le centrali. I cittadini si appellano anche al Piano Paesaggistico Regionale, nato proprio per mantenere intatto il valore del paesaggio. Lo stesso assessore all’Urbanistica e alla pianificazione del territorio e del paesaggio Anna Marson, descrive il piano come uno strumento per realizzare “una maggiore consapevolezza della necessità di politiche integrate; un rafforzamento del rapporto tra paesaggio e partecipazione, tra cura del paesaggio e cittadinanza attiva”. Rapporto che nel caso di Monterenero non è certo stato preso in considerazione. Il 6 febbraio si è poi tenuta un’assemblea pubblica aperta a imprenditori e cittadini nel corso della quale è partita la raccolta di firme per la petizione popolare che sarà a sua volta inoltrata alla Regione Toscana per esprimere il dissenso da parte degli abitanti al progetto della centrale di Montenero. Contemporaneamente, il Comitato per la Tutela della Val d’Orcia Inferiore ha aperto una pagina su FaceBook per poter amplificare al massimo la propria denuncia e tenere informati gli utenti del social network in tempo reale. Il Comitato, insieme a importanti imprenditori della zona, ha inoltre dato mandato all’avvocato Michele Greco di valutare ogni opportuna iniziativa in tutte le sedi competenti. “Il territorio di Montenero e della Val d’Orcia non ha bisogno né di photoshop né tanto meno di centrale geotermoelettriche. Gli basta la cura di chi ci vive e ci lavora per farlo crescere economicamente nel rispetto dell’ambiente”: è questo il credo del Comitato pronto a dare battaglia. Fonte: Comitato per la Tutela della Val d’Orcia Inferiore

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