di Francesco Matteucci
(VAL D'ORCIA - terra d'eccellenza, n°12)
Tutti i Comuni che si affacciano sulla Val d’Orcia sono pieni di piante di olivo (ulivo), dalle immense olivastre dai frutti piccoli e rossastri ai moderni impianti di giovani (olivetti) pieni di varietà quasi autoctone che danno, con la raccolta precoce delle olive oggi praticata, oli profumati e saporiti, carichi di verde clorofilla dalle sfumature più strane. Extravergini che molti ci invidiano e volentieri comprano per bruschette
e piatti forti di verdure al pinzimonio, insalate miste, zuppe, legumi ed arrosti, pasta con aglio olio e peperoncino ma soprattutto perchè carico di sostanze utilissime alla salute umana come l’acido oleico e la luteina che possono inibire l’insorgenza del cancro oltre che ad essere di aiuto alla prevenzione. Ma la pianta è il vero miracolo della natura che l’uomo ha sempre saputo coltivare e propagare, potare e sapientemente ricreare quando il gelo atroce sembrava averne decretato la loro fine.
Olea europaea L., famiglia delle Oleaceae, rigoglioso orgoglio dell’ecosistema a clima temperato di origine Mediterranea e Medio orientale, conosciuto da sempre e da sempre venerato e usato dall’uomo, ha nelle foglie, specialmente se raccolte nel periodo primaverile (marzo), la sua migliore risposta terapeutica.
Le sostanze più attive dal punto di vista farmacologico sono i secoiridoidi come l‘oleuropeina, l’oleoside, lattone insaturo, e poi l’acido oleanolico, chinone, vitamina k2, acidi malico, tartarico, glicolico, lattico, glucosidi, enzimi, lipasi, perossidasi e emulsina, colina, tannino, cere, mannitolo, (triterpeni e flavonoidi).
Il decotto di foglie (20 fresche) in 300 g. di acqua fino a ridurla a 200 g. con aggiunta di dolcificante (miele od altro se non si riesce a sopportare il sapore amaro) da bere al mattino ed alla sera, oppure “olivo tintura madre” preparata dal ramoscello fogliato fresco raccolto sempre in primavera titolato in alcol a 65°, il macerato glicerinato, matttino sera lontano dai pasti e ancora, più recentemente, è stato messo a punto l’estratto secco titolato in oleuropeina al 12%, dotato di notevoli potenzialità medicamentose, mattino e sera lontano dai pasti.
Organi interessati dall’azione fitoterapica: arterie coronariche, capezzoli, cistifellea e vie biliari, cuore, fegato e vie biliari, intestino, organi digestivi, pancreas, reni, sangue, seno (ghiandole mammarie), sistema circolatorio, sistema immunitario, stomaco, tubo gastro-enterico, vasi sanguigni, anche periferici), vene emorroidarie, vie urinarie.
Molteplici le proprietà: ipotensiva, (vasodilatatore coronarico), antiossidante antiradicalica, diuretica, depurativo drenante, colecistocinetico, coleretico, colagogo, digestivo stomachico, lassativo, antisettico (uso esterno).
Indicazioni: Colesterolo (ipercolesterolemia, ipertriglicemia, iperlipidemia) diabete mellito, calcolosi biliare, cistifellea, glicemia (ipoglicemizzante), ipertensione arteriosa (ipotensivo periferico), insufficienza epatobiliare e intossicazione del fegato, antiaritmico cardiaco, emorroidi, ragadi al seno.
Nessuna tossicità è presente nelle forme da assumere e nessuna controindicazione esiste se rispettate le dosi consigliate, eccetto ipersensibilità individuale.
(VAL D'ORCIA - terra d'eccellenza, n°12)
Tutti i Comuni che si affacciano sulla Val d’Orcia sono pieni di piante di olivo (ulivo), dalle immense olivastre dai frutti piccoli e rossastri ai moderni impianti di giovani (olivetti) pieni di varietà quasi autoctone che danno, con la raccolta precoce delle olive oggi praticata, oli profumati e saporiti, carichi di verde clorofilla dalle sfumature più strane. Extravergini che molti ci invidiano e volentieri comprano per bruschette
e piatti forti di verdure al pinzimonio, insalate miste, zuppe, legumi ed arrosti, pasta con aglio olio e peperoncino ma soprattutto perchè carico di sostanze utilissime alla salute umana come l’acido oleico e la luteina che possono inibire l’insorgenza del cancro oltre che ad essere di aiuto alla prevenzione. Ma la pianta è il vero miracolo della natura che l’uomo ha sempre saputo coltivare e propagare, potare e sapientemente ricreare quando il gelo atroce sembrava averne decretato la loro fine.
Olea europaea L., famiglia delle Oleaceae, rigoglioso orgoglio dell’ecosistema a clima temperato di origine Mediterranea e Medio orientale, conosciuto da sempre e da sempre venerato e usato dall’uomo, ha nelle foglie, specialmente se raccolte nel periodo primaverile (marzo), la sua migliore risposta terapeutica.
Le sostanze più attive dal punto di vista farmacologico sono i secoiridoidi come l‘oleuropeina, l’oleoside, lattone insaturo, e poi l’acido oleanolico, chinone, vitamina k2, acidi malico, tartarico, glicolico, lattico, glucosidi, enzimi, lipasi, perossidasi e emulsina, colina, tannino, cere, mannitolo, (triterpeni e flavonoidi).
Il decotto di foglie (20 fresche) in 300 g. di acqua fino a ridurla a 200 g. con aggiunta di dolcificante (miele od altro se non si riesce a sopportare il sapore amaro) da bere al mattino ed alla sera, oppure “olivo tintura madre” preparata dal ramoscello fogliato fresco raccolto sempre in primavera titolato in alcol a 65°, il macerato glicerinato, matttino sera lontano dai pasti e ancora, più recentemente, è stato messo a punto l’estratto secco titolato in oleuropeina al 12%, dotato di notevoli potenzialità medicamentose, mattino e sera lontano dai pasti.
Organi interessati dall’azione fitoterapica: arterie coronariche, capezzoli, cistifellea e vie biliari, cuore, fegato e vie biliari, intestino, organi digestivi, pancreas, reni, sangue, seno (ghiandole mammarie), sistema circolatorio, sistema immunitario, stomaco, tubo gastro-enterico, vasi sanguigni, anche periferici), vene emorroidarie, vie urinarie.
Molteplici le proprietà: ipotensiva, (vasodilatatore coronarico), antiossidante antiradicalica, diuretica, depurativo drenante, colecistocinetico, coleretico, colagogo, digestivo stomachico, lassativo, antisettico (uso esterno).
Indicazioni: Colesterolo (ipercolesterolemia, ipertriglicemia, iperlipidemia) diabete mellito, calcolosi biliare, cistifellea, glicemia (ipoglicemizzante), ipertensione arteriosa (ipotensivo periferico), insufficienza epatobiliare e intossicazione del fegato, antiaritmico cardiaco, emorroidi, ragadi al seno.
Nessuna tossicità è presente nelle forme da assumere e nessuna controindicazione esiste se rispettate le dosi consigliate, eccetto ipersensibilità individuale.