Se c’è un vip che può andare “a spasso con il vino fra terre, suoni e vignaioli” questo è sicuramente Gelasio. E quando parliamo di Gelasio, non ci sarebbe bisogno di aggiungere che si tratta del conte Gelasio Gaetani dell'Aquila d’Aragona Lovatelli: come tutti i personaggi pubblici di notevole spessore, non ha bisogno di presentazione, basti ricordare che questo produttore storico di Brunello di Montalcino appartiene a una delle più antiche famiglie di Roma – nel suo
albero genealogico anche Papa Bonifacio VIII, al secolo suo omonimo – e muove proprio “in casa” i primi passi nel mondo del vino. All’inizio degli anni Settanta, insieme ai fratelli, con la cantina storica di famiglia Argiano, luogo dell'anima, contribuisce alla nascita del “Mito Brunello”. E quello di Gelasio è a tutti gli effetti un profilo originale e anticonvenzionale nel panorama vinicolo italiano. Già collaboratore di importanti testate vinicole straniere e italiane, la prefazione della sua ultima opera “A spasso con il vino” è di Hugh Johnson, che definisce Gelasio 'profeta del vino': “Non solo perché ne ha l’aspetto, dato che potrebbe fare da modello per un Mosè; Gelasio è un filosofo. Pensa al suo amato vino – ama tutto il buon vino – e se ne preoccupa in un’epoca di difficoltà economica, quando le scorciatoie commerciali sono una tentazione”. Ed ecco quello che di Gelasio afferma Fabio Piccoli: “ Il suo peregrinare per il mondo, il suo confronto continuo coi grandi interpreti dell’enologia in ogni angolo del pianeta è stato di fatto una perpetua ricerca del vero, autentico significato del vino. E’ per questa ragione che non si può catalogare un uomo come Gelasio Gaetani. Ogni definizione alla fine sarebbe riduttiva, parziale, sicuramente poco esaustiva. Per questo ho sempre considerato Gelasio un ricercatore o, meglio ancora, utilizzando un termine desueto, un esploratore dell’anima del vino. Un esploratore prezioso per chi, come me, si occupa invece degli aspetti apparentemente meno affissanti del vino, cioè la sua sostenibilità economica”. E infine diamo la parola a Lamberto Vallarino Gancia: “Questo libro va letto, scoperto, interpretato, bevuto, osservato, mangiato e ascoltato; tutte sensazioni che normalmente non si riescono ad apprezzare in molte pubblicazioni del settore che già esistono. Il genio di Gelasio è proprio quello di aver unito, in un’opera unica e irripetibile, con la presentazione di 23 produttori, abbinamenti enogastronomici, arte e musica d'eccellenza”.
albero genealogico anche Papa Bonifacio VIII, al secolo suo omonimo – e muove proprio “in casa” i primi passi nel mondo del vino. All’inizio degli anni Settanta, insieme ai fratelli, con la cantina storica di famiglia Argiano, luogo dell'anima, contribuisce alla nascita del “Mito Brunello”. E quello di Gelasio è a tutti gli effetti un profilo originale e anticonvenzionale nel panorama vinicolo italiano. Già collaboratore di importanti testate vinicole straniere e italiane, la prefazione della sua ultima opera “A spasso con il vino” è di Hugh Johnson, che definisce Gelasio 'profeta del vino': “Non solo perché ne ha l’aspetto, dato che potrebbe fare da modello per un Mosè; Gelasio è un filosofo. Pensa al suo amato vino – ama tutto il buon vino – e se ne preoccupa in un’epoca di difficoltà economica, quando le scorciatoie commerciali sono una tentazione”. Ed ecco quello che di Gelasio afferma Fabio Piccoli: “ Il suo peregrinare per il mondo, il suo confronto continuo coi grandi interpreti dell’enologia in ogni angolo del pianeta è stato di fatto una perpetua ricerca del vero, autentico significato del vino. E’ per questa ragione che non si può catalogare un uomo come Gelasio Gaetani. Ogni definizione alla fine sarebbe riduttiva, parziale, sicuramente poco esaustiva. Per questo ho sempre considerato Gelasio un ricercatore o, meglio ancora, utilizzando un termine desueto, un esploratore dell’anima del vino. Un esploratore prezioso per chi, come me, si occupa invece degli aspetti apparentemente meno affissanti del vino, cioè la sua sostenibilità economica”. E infine diamo la parola a Lamberto Vallarino Gancia: “Questo libro va letto, scoperto, interpretato, bevuto, osservato, mangiato e ascoltato; tutte sensazioni che normalmente non si riescono ad apprezzare in molte pubblicazioni del settore che già esistono. Il genio di Gelasio è proprio quello di aver unito, in un’opera unica e irripetibile, con la presentazione di 23 produttori, abbinamenti enogastronomici, arte e musica d'eccellenza”.