A Montalcino, un weekend con i vini del territorio e i piatti tipici.
MONTALCINIO - VAL D'ORCIA: Un tuffo nelle tradizioni del Medievo con la Sagra del Tordo. Il 26 e 27 ottobre Montalcino torna indietro nel tempo, all'epoca del tiro con l'arco e dell'alta gastronomia rievocando banchetti festosi, come quelli a cui partecipavano sia i nobili sia la gente del popolo, intrattenendosi in giostre e tornei. Scene di vita tra Medioevo e Rinascimento, messe in scena dai quattro Quartieri: Borghetto, Pianello, Ruga e Travaglio.
La particolarità della manifestazione è la straordinaria capacità di unire l’aspetto storico della città con quello culinario, perché la terra del Brunello è da sempre legata alla tradizione venatoria, in un territorio che, con i suoi boschi, fungeva da punto di passaggio degli uccelli migratori in autunno, soprattutto di tordi, da alcuni anni divenuti, però, specie protetta.
E così, l’aspetto culinario, a distanza di oltre mezzo secolo, resta ancora una parte solida e importante della Sagra del Tordo. Sono proprio i Quartieri, infatti, insieme alla chiesa della Madonna del Soccorso, che, nelle proprie sedi, organizzano veri e propri ristoranti aperti a chiunque voglia degustare piatti tipici della tradizione in abbinamento ai vini della zona: dal Brunello al Rosso di Montalcino, passando per il Moscadello di Montalcino.
Ad animare la “Festa” e Montalcino anche il Corteo Storico e il Torneo con l’arco,dal gruppo folcloristico “Il Trescone” di Montalcino agli oltre 150 figuranti del corteo che si ispirano al periodo di massimo splendore (Trecento e Quattrocento).
MONTALCINIO - VAL D'ORCIA: Un tuffo nelle tradizioni del Medievo con la Sagra del Tordo. Il 26 e 27 ottobre Montalcino torna indietro nel tempo, all'epoca del tiro con l'arco e dell'alta gastronomia rievocando banchetti festosi, come quelli a cui partecipavano sia i nobili sia la gente del popolo, intrattenendosi in giostre e tornei. Scene di vita tra Medioevo e Rinascimento, messe in scena dai quattro Quartieri: Borghetto, Pianello, Ruga e Travaglio.
La particolarità della manifestazione è la straordinaria capacità di unire l’aspetto storico della città con quello culinario, perché la terra del Brunello è da sempre legata alla tradizione venatoria, in un territorio che, con i suoi boschi, fungeva da punto di passaggio degli uccelli migratori in autunno, soprattutto di tordi, da alcuni anni divenuti, però, specie protetta.
E così, l’aspetto culinario, a distanza di oltre mezzo secolo, resta ancora una parte solida e importante della Sagra del Tordo. Sono proprio i Quartieri, infatti, insieme alla chiesa della Madonna del Soccorso, che, nelle proprie sedi, organizzano veri e propri ristoranti aperti a chiunque voglia degustare piatti tipici della tradizione in abbinamento ai vini della zona: dal Brunello al Rosso di Montalcino, passando per il Moscadello di Montalcino.
Ad animare la “Festa” e Montalcino anche il Corteo Storico e il Torneo con l’arco,dal gruppo folcloristico “Il Trescone” di Montalcino agli oltre 150 figuranti del corteo che si ispirano al periodo di massimo splendore (Trecento e Quattrocento).