A metà mattinata del 18 maggio un incidente tra due auto in Val D'Orcia (senza
gravi conseguenze per i conducenti) ha creato non pochi disagi alla carovana
delle Mille Miglia che stava facendo tappa su Firenze. Decine le auto in coda,
in attesa dei rilievi della polizia stradale. Da capire quali siano le
ripercussioni sulle tappe di gara, che - giova ricordarlo - si basa su prove
di
regolarità e cronometriche, non certo di velocità.
In serata rientro a Brescia - Le auto sono
ripartite di buon mattino dal parcheggio di Villa Borghese e, attraversando di
nuovo il centro, si sono dirette verso la Cassia per raggiungere Formello e
Campagnano di Roma, dove nell’autodromo di Vallelunga si è svolta la prima Prova
Cronometrata di giornata. Poi il passaggio a Ronciglione, con la prova
cronometrata nella cornice naturale del Lago di Vico, e l’ingresso a Viterbo, il
passaggio tra gli scenari mozzafiatodelle colline senesi. Dopo la breve pausa
pranzo a San Casciano Val di Pesa e le auto saranno in seguito a Firenze, per
poi affrontare il passo della Futae il passo della Raticosa, attraverso i quali
la gara approderà, nel pomeriggio di oggi, in Emilia.
La classifica - La classifica
all’inizio del terzo giorno di gara è la seguente: in testa Juan Tonconogy su
Bugatti T 40 del 1927, seguito da Giordano Mozzi su Alfa Romeo Gran Sport del
1933. Terzo Giovanni Moceri su Aston Martin Le Mans del 1933. In gara, come
co-pilota, anche Colin Montgomerie, a bordo di una BMW 328 “Berlin-Rom” Touring
Road del 1937. Per il celebre golfista scozzese “correre la Mille Miglia è
emozionante come fare un hole in one sul green”. “E’ una grande macchina - ha
detto - ma è stancante. E’ molto piccola e non è agevole essere in due. La
difficoltà maggiore è la pioggia. La vettura è scoperta ed è difficile leggere
il road-book e fare da navigatore quando piove, di notte o con la luce. Ma
questo è il mio «lavoro»”.