PIENZA - VAL D'ORCIA: Ecco il ' Boccaccio inciso' ovvero nel settimo centenario della nascita del grande narratore preumanista 73 ex libris di artisti che illustrano e narrano la sua vita e le sue opere. Il 4 maggio il Sindaco Fabrizio Fè ha inaugurato la mostra molto attesa, con Paolo Tiezzi Maestri presidente dellw Biblioografica e Marco Paglialunga al Chiostro di San Francesco. Sono intervenuti Antonella Piras, Giancarlo Mezzetti e Gian Carlo Torre con l'Assessore alla Cultura del Comune di Pienza Giampietro Colombini.
Una bella mostra che celebra il narratore fiorentino, a cui era
ben noto Corsignano, il borgo da cui nacque Pienza per volontà di Enea Silvio Piccolomini (Pio II). Nella novella del Decameron intitolata a Cecco di Fortarrigo e Cecco Angiolieri, viaggiatori incorsi in una movimentata disavventura, il Boccaccio tratta della 'via Perugina' che i due volevano percorrere in direzione di Ancona e del loro transito da Corsignano, dove sarebbe nato cento anni dopo il Piccolomini.
Quindi a Pienza, già Corsignano, torna la memoria del Boccaccio viaggiatore, spesso in transito sulla Romea diretto a Napoli dove era agente di cambio della banca fiorentina dei Bardi presso la Corte di quella città. Ora 73 ex libris di grandi artisti illustrano e raccontano del grande scrittore e della fortuna delle sue opere. L'iniziativa è della Socità Biblioografica Toscana, sede a Pienza, oggi la piccola città del Libro Antico, spesso degna cornice di eventi bibliofili. Con questa bella mostra la stagione culturale di Pienza prende il via e offre ai visitatori un'altra opportunità di conoscenza di alto livello scientifico e culturale.
Il Boccaccio scrittore e umanista ante litteram, anticiperà il clima del Rinascimento, sia con lo studio e la pratica della filologia, ma anche e soprattutto elaborando una nuova concezione di vita che ruppe col medioevo e con il suo sistema di valori. Attraverso queste opere esposte a Pienza si può comprendere la natura di un pensiero e di un'arte che vide nascere Pienza quale Città Ideale poco tempo dopo, valorizzando l'uomo e il suo nuovo pensiero filosofico.
Una bella mostra che celebra il narratore fiorentino, a cui era
ben noto Corsignano, il borgo da cui nacque Pienza per volontà di Enea Silvio Piccolomini (Pio II). Nella novella del Decameron intitolata a Cecco di Fortarrigo e Cecco Angiolieri, viaggiatori incorsi in una movimentata disavventura, il Boccaccio tratta della 'via Perugina' che i due volevano percorrere in direzione di Ancona e del loro transito da Corsignano, dove sarebbe nato cento anni dopo il Piccolomini.
Quindi a Pienza, già Corsignano, torna la memoria del Boccaccio viaggiatore, spesso in transito sulla Romea diretto a Napoli dove era agente di cambio della banca fiorentina dei Bardi presso la Corte di quella città. Ora 73 ex libris di grandi artisti illustrano e raccontano del grande scrittore e della fortuna delle sue opere. L'iniziativa è della Socità Biblioografica Toscana, sede a Pienza, oggi la piccola città del Libro Antico, spesso degna cornice di eventi bibliofili. Con questa bella mostra la stagione culturale di Pienza prende il via e offre ai visitatori un'altra opportunità di conoscenza di alto livello scientifico e culturale.
Il Boccaccio scrittore e umanista ante litteram, anticiperà il clima del Rinascimento, sia con lo studio e la pratica della filologia, ma anche e soprattutto elaborando una nuova concezione di vita che ruppe col medioevo e con il suo sistema di valori. Attraverso queste opere esposte a Pienza si può comprendere la natura di un pensiero e di un'arte che vide nascere Pienza quale Città Ideale poco tempo dopo, valorizzando l'uomo e il suo nuovo pensiero filosofico.