Sono ormai passati venti anni da quando lo
stesso problema nacque con i lupi, più o meno nelle stesse zone e più o meno
con gli stessi danni che guarda caso nessuno ha mai voluto capire, affrontare e
quanto meno risarcire come dovuto.
Partecipai, come assessore all'ambiente del
comune di Montalcino, ad una riunione nella sala consiliare
della Provincia di Siena, presente un famoso professore ambientalista non senese, intenditore ed amante dei lupi, che si sbracciava nel dire che questi, 'poverini', non fanno male a nessuno; è vero, ma in ambienti molto diversi dai nostri e concepiti per la loro sopravvivenza. Proprio Lui era sotto scacco perché da molte parti accusato di aver "portato" i lupi nelle nostre zone.
della Provincia di Siena, presente un famoso professore ambientalista non senese, intenditore ed amante dei lupi, che si sbracciava nel dire che questi, 'poverini', non fanno male a nessuno; è vero, ma in ambienti molto diversi dai nostri e concepiti per la loro sopravvivenza. Proprio Lui era sotto scacco perché da molte parti accusato di aver "portato" i lupi nelle nostre zone.
E' possibile che qualcuno li abbia allora immessi,
anche perché per colonizzare, arrivare in un territorio come il nostro,
occorrono decine e decine di anni affinché lo spostamento naturale di questi
diffidenti canidi avvenga. E non vedevo allora ed anche oggi non vedo paesaggi
pieni di lupi così prossimi da lasciarceli migrare così facilmente. Addirittura
barriere come autostrade, viadotti, insomma urbanizzazione, traffico etc,
rendono difficili le conquiste territoriali dei canidi in oggetto. Dunque la
sala era gremita di personaggi Istituzionali, quando un pastore sardo
insieme a decine di altri seduti vicino a me, si alzò, o meglio la sua
robusta "tarchiatitudine" lo rese uguale sia da seduto che in piedi,
e con voce ed accento perfettamente sardo, impugnando una fune con cappio da
impiccagione ben preparato in fondo alla corda, la brandì verso il Prof.
esclamando ..."con questa ti ci puoi impiccare al ramo più alto di una
delle querce della mia azienda..." Normalmente non ho paura di nulla, ma
sentii il gelo dentro di me, come di gelo diventò la sala con tutti i suoi
"spettatori". Qualche parola di scusa, qualche promessa appena
accennata, ma nessuno quella sera si permise più di prendere per il culo i
pastori e soprattutto il loro onesto lavoro e sudore.
Diversi anni fa l'etologo senese prof. Lovari mi
descrisse accuratamente proprio un cane lupo rinvenuto morto nelle zone
dell'Amiata e da tutti creduto fermamente un lupo in purezza. Con alcune
precise osservazioni (parametri) sulla carcassa rinvenuta (speroni, testa,
naso, morfologia...), dimostrò che non era un lupo, ma un cane lupo
inselvatichito, cosa ben diversa, come penso sarebbe bene valutare in queste
occasioni di tanta confidenza lupo-uomo. Non vorrei che fossero anche questi
cani lupi inselvatichiti, e comunque prima di ucciderne uno c'è da ripensarci
mille volte perché se rubi o fai strage può darsi che ti becchi gli arresti
domiciliari; per il lupo morto rischi l'ergastolo e buttano via la chiave.
E la storia continua ...