Fotogrammi tratti dai film, immagini “rubate” ai set, ritratti in costume, foto ricordo con attori ed attrici famose. Da sabato 22 dicembre il Gruppo Fotografico Pientino propone nelle sale a piano terra di Palazzo Piccolomini a Pienza l’annuale mostra fotografica che quest’anno ha per tema i film girati a Pienza e in Val d’Orcia.
L’esposizione - Dai grigi ed aridi calanchi sorvolati dalla cinepresa di Curzio Malaparte nel 1950 alle verdi colline dei Campi Elisi del Gladiatore fino alle fiction della Rai più recenti, sono tanti i metri di pellicola (o i gigabite di memoria digitale) girati in Val d’Orcia. All’interno sarà possibile visionare spezzoni dei film e acquistare il volumetto che raccoglie in ordine cronologico tutte le produzioni cinematografiche e le fiction, con relative locandine e i dati salienti dei film e delle location. Un mosaico variegato che si ricompone nelle pareti delle sale espositive e che raccoglie le testimonianze indelebili del “passaggio” di troupe rumorose e apparentemente disorganizzate, degli imperativi “silenzio!”, “azione!”, “movimento!” urlati nei megafoni da registi e assistenti e dal mormorio delle tante comparse, entusiaste e al contempo un po' annoiate per le lunghe attese.
Val d'Orcia nel mondo - Proprio dalle comparse e dai loro amici fotografi, arrivano la maggior parte delle foto esposte; dal bianco e nero della fine degli anni '60, con le tante produzioni di un cinema italiano in piena forma (con i registi Ettore Scola, Franco Zeffirelli, Pasquale Festa Campanile), ai clamori di produzioni internazionali vincitrici di prestigiosi premi Oscar (Il Paziente Inglese, Il Gladiatore) alle goliardiche commedie di Vanzina e Ceccherini, passando per Marco Tullio Giordana, Francesco Nuti e tanti altri registi che hanno voluto ambientare i propri lavori in una parte del paesaggio italiano così caratterizzante e riconoscibile da dare una impronta netta alle immagini e al loro significato. Sicuramente lo scambio è stato reciproco: i film hanno “usato” la location per esserne caratterizzati e i luoghi hanno ottenuto visibilità e notorietà dalla diffusione di pellicole in tutta Italia e nel mondo.
Il Gruppo Fotografico - Nato nel 1984, si è dedicato da sempre alla documentazione ed alla raccolta di immagini sul territorio, realizzando ogni anno mostre e iniziative fotografiche. L’archivio fotografico, che raccoglie ampie tematiche documentali sul passato e sul presente fotografico, rappresenta un costante punto di riferimento per quanti richiedono materiale ai fini di ricerca, studio, divulgazione, promozione e valorizzazione di Pienza e del suo territorio.
Info utili - La mostra, ad ingresso gratuito, è visitabile fino al 6 gennaio da martedì a domenica 10-16,30. Chiuso tutti i lunedì. Il 25 dicembre ed il 1 gennaio apertura 14-18.
L’esposizione - Dai grigi ed aridi calanchi sorvolati dalla cinepresa di Curzio Malaparte nel 1950 alle verdi colline dei Campi Elisi del Gladiatore fino alle fiction della Rai più recenti, sono tanti i metri di pellicola (o i gigabite di memoria digitale) girati in Val d’Orcia. All’interno sarà possibile visionare spezzoni dei film e acquistare il volumetto che raccoglie in ordine cronologico tutte le produzioni cinematografiche e le fiction, con relative locandine e i dati salienti dei film e delle location. Un mosaico variegato che si ricompone nelle pareti delle sale espositive e che raccoglie le testimonianze indelebili del “passaggio” di troupe rumorose e apparentemente disorganizzate, degli imperativi “silenzio!”, “azione!”, “movimento!” urlati nei megafoni da registi e assistenti e dal mormorio delle tante comparse, entusiaste e al contempo un po' annoiate per le lunghe attese.
Val d'Orcia nel mondo - Proprio dalle comparse e dai loro amici fotografi, arrivano la maggior parte delle foto esposte; dal bianco e nero della fine degli anni '60, con le tante produzioni di un cinema italiano in piena forma (con i registi Ettore Scola, Franco Zeffirelli, Pasquale Festa Campanile), ai clamori di produzioni internazionali vincitrici di prestigiosi premi Oscar (Il Paziente Inglese, Il Gladiatore) alle goliardiche commedie di Vanzina e Ceccherini, passando per Marco Tullio Giordana, Francesco Nuti e tanti altri registi che hanno voluto ambientare i propri lavori in una parte del paesaggio italiano così caratterizzante e riconoscibile da dare una impronta netta alle immagini e al loro significato. Sicuramente lo scambio è stato reciproco: i film hanno “usato” la location per esserne caratterizzati e i luoghi hanno ottenuto visibilità e notorietà dalla diffusione di pellicole in tutta Italia e nel mondo.
Il Gruppo Fotografico - Nato nel 1984, si è dedicato da sempre alla documentazione ed alla raccolta di immagini sul territorio, realizzando ogni anno mostre e iniziative fotografiche. L’archivio fotografico, che raccoglie ampie tematiche documentali sul passato e sul presente fotografico, rappresenta un costante punto di riferimento per quanti richiedono materiale ai fini di ricerca, studio, divulgazione, promozione e valorizzazione di Pienza e del suo territorio.
Info utili - La mostra, ad ingresso gratuito, è visitabile fino al 6 gennaio da martedì a domenica 10-16,30. Chiuso tutti i lunedì. Il 25 dicembre ed il 1 gennaio apertura 14-18.