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Vendemmia Brunello di Montalcino: si prevede una qualità elevata

Ha preso il via la vendemmia nelle terra del Brunello: le previsioni del Consorzio di Tutela parlano di una produzione di qualità elevata e con una quantità in calo, al momento stimata in un meno 10%. "I dati raccolti - spiega il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci - presentano un quadro complessivamente
molto buono, in linea con quanto avvenuto negli ultimi anni, con uve che possono dare prodotti di qualità elevata. La produzione potrebbe essere più bassa rispetto allo scorso anno, valutabile al momento del 10%. Quantità e qualità andranno valutate comunque a fine vendemmia, con dati certi alla mano".
Il Consorzio spiega che nonostante un'estate molta calda e secca, che ha portato in taluni casi i vigneti ai limiti dell'equilibrio per il corretto sviluppo della fase vegetativa, le piogge di fine estate e inizio settembre hanno ristabilito l'equilibrio e creato le migliori condizioni per la fase più importante di maturazione dell'uva sangiovese. Secondo le stime di Ismea, grazie alla ridotta presenza di patogene, la qualità delle uve si prospetta dal buono all'ottimo, con un grado zuccherino superiore alla media.
Il Consorzio tutela e valorizza i quattro vini di Montalcino: Brunello, Rosso e Moscadello di Montalcino, Sant'Antimo. I produttori sono 250 (di cui 208 imbottigliatori), tutti associati al Consorzio. Complessivamente gli ettari a vigneto sono 3.500. Mediamente ogni anno sono prodotte 8.500.000 bottiglie di Brunello, 4.000.000 di Rosso di Montalcino, 80.000 di Moscadello e 500.000 di Sant'Antimo. La produzione è esportata per il 65%: il principale mercato sono gli Usa (25%) seguito dalla Germania (7,5%). Il giro d'affari del settore vitivinicolo a Montalcino è mediamente di 150 milioni di euro