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La Toscana avrà un nuovo brand e cambia immagine: entro fine anno sarà operativo il primo distretto agroalimentare

(tratto da www.sienafree.it)
L'assessore regionale Gianni Salvadori lo ha detto al seminario di ChiantiBanca “Export prodotti agroalimentari e sostenibilità ambientale".
“Abbiamo una strategia per definire un nuovo brand della Regione, espressione del territorio e dell’agrifood della Toscana”, ha anticipato l’assessore all’agricoltura della Regione Gianni Salvadori a ChiantiBanca al seminario “Export
prodotti agroalimentari e sostenibilità ambientale: prospettive per le aziende del Chianti”, nell’auditorium ChiantiBanca a Fontebecci.
Un’occasione, ha detto il presidente ChiantiBanca Claudio Corsi, “per un confronto a differenti livelli sulle azioni per migliorare l’export delle nostre aziende, tanto più necessario in un momento in cui gli sbocchi all’estero sono importanti alternative per contrastare il rallentamento del mercato interno. Una priorità di cui è consapevole ChiantiBanca che, con azioni di sostegno e una funzione anticiclica, è impegnata a garantire con adeguati strumenti le migliori risposte alle esigenze del territorio con cui, anche per il nome, ci identifichiamo”.
Contiamo, in collaborazione con i Consorzi, del Chianti, Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano, nostri partner, ha continuato l’assessore Salvadori, “di presentare il nuovo brand entro novembre, rispondendo alle richieste che arrivano da ogni parte del mondo”.
In attesa di sapere se la nuova immagine della Toscana sarà un grappolo, un sole, una collina, comunque, realizzata a costo zero, perché non dobbiamo spendere per valorizzare ciò che abbiamo, l’assessore Salvadori ha chiarito altre strategie dell’agroalimentare della Toscana. ”Entro la fine dell’anno sarà operativo il primo distretto agroalimentare della Toscana. Il nostro obiettivo è anche quello di rendere obbligatoria la certificazione di qualità delle produzioni. Dobbiamo portare sul mercato estero più territorio, far capire dove e come si producono i nostri vini e gli altri prodotti, valorizzando le origini e le tipicità come valori competitivi. Occorre fare sistema, evitare duplicazioni: in Toscana, occorre mettere in rete Camere di Commercio,Toscana Promozione, gli enti, altrimenti avremo problemi”.
La necessità di puntare all’export è sostenuta dalla constatazione che il difficile clima economico non deprime la capacità di vendere all’estero del nostro sistema. Nel 2012, Starnet UnionCamere prevede per la Toscana una crescita dell’export del 3 per cento. Nella provincia di Siena, nel I trimestre del 2012, la bilancia commerciale evidenzia un aumento del 16,3 per cento. Tuttavia, l’inadeguata dimensione aziendale frena lla propensione all’export. Un’esigenza di cui è consapevole ChiantiBanca, ha continuato il direttore generale Andrea Bianchi, “attenta alle esigenze delle imprese che, conseguenza anche dei grandi cambiamenti, chiedono servizi specifici e prodotti finanziari per l’export. Il sostegno al territorio, alla valorizzazione globale delle produzioni locali, sono priorità di ChiantiBanca. Questi obiettivi sono perseguiti fornendo alle aziende tutti gli strumenti finanziari per operare con l’estero e il pacchetto valore agricoltura: un asset per soddisfare le esigenze di credito delle aziende agricole, agroalimentari ed agrituristiche. Chianti Banca, anche tramite Iccrea, assicura tutti servizi di supporto al commercio estero: finanziamenti import o anticipi export per ottimizzare la struttura del capitale circolante, pagamenti e incassi internazionali, crediti documentari, garanzie bancarie a tutela dei crediti, negoziazioni a pronti ed a termine su debiti e crediti in divisa per prevenire i rischi valutari”.
Con Salvadori, Corsi e Bianchi, si sono alternati esperti del credito cooperativo e
della Camere di Commercio. Mauro Conti, Bit Spa credito cooperativo, ha spiegato i mercati agroalimentari, innovazione e sostenibilità ambientale; Elisabetta Leoni, global export, le attività e servizi per l’internazionalizzazione delle imprese; Michele Trizza, Metropoli, e Federika Sani, PromoSiena, le iniziative delle Cciaa per le imprese del settore; Giuseppe Filiaci, responsabile export finance Iccrea BancaImpresa, i servizi finanziari a sostegno dell’export e dell’internazionalizzazione.
La Toscana si sta muovendo bene sul fronte della promozione, anche sui mercati che fino a qualche anno fa non conoscevano le nostre produzioni, ha precisato Salvadori. “Per il vino, in due anni abbiamo recuperato le quote di mercato perse durante la crisi del 2008-2009, ma occorre aumentare l’export dell’agroalimentare, diversificare di più i nostri canali e puntare ai mercati, come la Cina, che oggi registrano interessanti tendenze di crescita. Nel 2012 / 2013, la Regione Toscana è riuscita a garantire oltre 10 milioni di euro come sostegno alla promozione del nostro vino sui mercati dei paesi esteri. Ma è evidente che, nel futuro, queste risorse potranno essere garantite solo facendo sistema e coinvolgendo tutti i comparti interessati”.