di Augusto de Bellis
(VAL D'ORCIA - terra d'eccellenza)
Merita di essere vista questa esile ma elegante pianticella che porta il nome di Artemisia Caerulescens L. varietà cretacea Fiori specialmente quando è in fiore o con semi già maturi.
I contadini sono sempre disponibili ad aiutarvi a
non confondere questa Artemisia che essi chiamano volgarmente Ascenzio, con altre specie di piante presenti nella zona che allo stato erbaceo si somigliano un po’ tutte , come ad esempio le “canapicchie” e “l’erba Giulia”. A sentire il forte aroma di queste piante se non si è esperti si fa davvero molta confusione, del resto esse fanno tutte capo ad una unica famiglia che è quella delle Composite.
Fra le varie Artemisie quella che ha un’indiscussa preminenza a livello di fitoterapia e a livello industriale è l’Artemisia Absin- thium L., per la verità molto sporadica, ma di facile individuazione presso la vecchia miniera di Renello. Tuttavia, le sue proprietà vermifughe, digestive, stimolanti dell’attività epatica ed amaricanti non vengono sfruttate dalla gente del luogo.
Delle Canapicchie o Helycrisum Italicum G. Don. è caratteristico il fatto che se bruciate producono delle nuvole di fumo densissime.
Che dire dell’erba Giulia, che prima di trovare in Val d’Orcia ho visto raccogliere dai montanari del Vivo d’Orcia, riunita a mazzetti e messa a seccare fino all’arrivo dei compratori? Prima di sapere per quale scopo venisse comprata l’erba Giulia di Vivo d’Orcia, mi sono accertato, dopo qualche ricerca, se quelle piante dai fittissimi capolini di colore giallo oro, dal profumo forte ed aromatico, rispondevano al nome di Achillea Ageratum L.; della famiglia delle Composite. Qualche volta vi può capitare di leggere il suo nome sull’etichetta di una bottiglia di liquore, tra gli altri ingredienti. Talvolta si sente parlare di una certa erba “bacaia” che cresce fra le crete; ebbene, l’Achillea Ageratum L. o erba Giulia in Val d’Orcia si chiama anche così.
(VAL D'ORCIA - terra d'eccellenza)
Merita di essere vista questa esile ma elegante pianticella che porta il nome di Artemisia Caerulescens L. varietà cretacea Fiori specialmente quando è in fiore o con semi già maturi.
I contadini sono sempre disponibili ad aiutarvi a
non confondere questa Artemisia che essi chiamano volgarmente Ascenzio, con altre specie di piante presenti nella zona che allo stato erbaceo si somigliano un po’ tutte , come ad esempio le “canapicchie” e “l’erba Giulia”. A sentire il forte aroma di queste piante se non si è esperti si fa davvero molta confusione, del resto esse fanno tutte capo ad una unica famiglia che è quella delle Composite.
Fra le varie Artemisie quella che ha un’indiscussa preminenza a livello di fitoterapia e a livello industriale è l’Artemisia Absin- thium L., per la verità molto sporadica, ma di facile individuazione presso la vecchia miniera di Renello. Tuttavia, le sue proprietà vermifughe, digestive, stimolanti dell’attività epatica ed amaricanti non vengono sfruttate dalla gente del luogo.
Delle Canapicchie o Helycrisum Italicum G. Don. è caratteristico il fatto che se bruciate producono delle nuvole di fumo densissime.
Che dire dell’erba Giulia, che prima di trovare in Val d’Orcia ho visto raccogliere dai montanari del Vivo d’Orcia, riunita a mazzetti e messa a seccare fino all’arrivo dei compratori? Prima di sapere per quale scopo venisse comprata l’erba Giulia di Vivo d’Orcia, mi sono accertato, dopo qualche ricerca, se quelle piante dai fittissimi capolini di colore giallo oro, dal profumo forte ed aromatico, rispondevano al nome di Achillea Ageratum L.; della famiglia delle Composite. Qualche volta vi può capitare di leggere il suo nome sull’etichetta di una bottiglia di liquore, tra gli altri ingredienti. Talvolta si sente parlare di una certa erba “bacaia” che cresce fra le crete; ebbene, l’Achillea Ageratum L. o erba Giulia in Val d’Orcia si chiama anche così.