Il territorio comunale di Castiglione,
posto al centro della valle omonima del fiume Orcia, gode di un ambiente
naturale, in larga parte intatto o comunque oggetto di interventi nel settore
agricolo e in quello boschivo, attenti e ispirati da una saggezza popolare
insita nella gente. Ancora più sentita è la bellezza unica della frazione Rocca
d’Orcia, che trovasi sopra le suggestive “gole” del fiume torrentizio e dove lo
sguardo spazia sulle “crete” e sui campi della sottostante vallata. Rocca d’Orcia, infatti, è un piccolo ma delizioso borgo medioevale, con stradine, scorci e con una singolare piazza occupata in larga parte da una cisterna per l’acqua realizzata oltre 750 anni or sono, posto a valle dell’imponente Rocca di Tentennano, la trecentesca fortezza che fu dei Salimbeni, e che per circa due secoli, fu la piccola “capitale” della Val d’Orcia, ma soprattutto fu anche il centro di controllo strategico sulla via Francigena, la famosa strada medievale che univa Roma con il Nord Italia e la Francia.
sguardo spazia sulle “crete” e sui campi della sottostante vallata. Rocca d’Orcia, infatti, è un piccolo ma delizioso borgo medioevale, con stradine, scorci e con una singolare piazza occupata in larga parte da una cisterna per l’acqua realizzata oltre 750 anni or sono, posto a valle dell’imponente Rocca di Tentennano, la trecentesca fortezza che fu dei Salimbeni, e che per circa due secoli, fu la piccola “capitale” della Val d’Orcia, ma soprattutto fu anche il centro di controllo strategico sulla via Francigena, la famosa strada medievale che univa Roma con il Nord Italia e la Francia.
Ed è qui che Pasquale Forte,
titolare dell’azienda agricola Podere Forte, ha realizzato un suo nuovo sogno:
ridare vita ad un luogo unico, una località il cui fascino non può che
catturarti per sempre. Da qui è nato il “Progetto Rocca d’Orcia”, un
disegno la cui filosofia si basa su un pensiero preciso: far rinascere gli
spazi che da sempre in questo borgo avevano ospitato le attività legate alla
tradizione locale, nel pieno rispetto di un posto capace di trasmettere il
fascino della storia.
Il sogno, dopo quasi 4 anni di
lavori di recupero e di restauri meticolosi, realizzati pure nel pieno rispetto
delle ordinanze dell’Unesco, si è avverato aprendo al pubblico il 31 Marzo
scorso, quattro locali: l’Osteria PERILLÀ, in cui poter
assaggiare antichi e nuovi sapori e in cui i segreti della tradizione vengono
reinterpretati per dare vita a nuove esperienze sensoriali, create sotto la
guida di Enrico Bartolini, chef dello stellato Ristorante Devero di Cavenago
(MB). Ogni giorno vengono proposte specialità confezionate con prodotti provenienti
da agricoltura biologica (in primis del Podere Forte) e da selezionati
fornitori locali, privilegiando le risorse naturali delle stagioni. Questo in
un’ottica di eco-sostenibilità e a salvaguardia ambientale.
A seguire l’Enoteca PERINQUÀ, che
offre una vasta gamma di vini sapientemente selezionati ma anche prodotti
gastronomici unici come le spezie dei monaci di Siloe, i cioccolati di Domori,
il sale delle saline di Trapani, le conserve di pomodorini del piennòlo, oltre
agli imperdibili salumi di Cinta Senese del Podere, all’olio biodinamico e
molto altro ancora.
Ancora l’Emporio RIAMÀ dove
si possono ritrovare oggetti legati alla tradizione toscana del vino,
interessanti prodotti artigianali per la casa, sia tradizionali che moderni,
come i tessuti della stamperia Bertozzi di Gambettola, ma anche i profumi
creati da Lorenzo Villoresi e prodotti naturali per il corpo e per l’ambiente.
E, infine, lo SPAZIO SE, uno
spazio espositivo che ospiterà autori di fama internazionale che operano in
diversi ambiti. Ad aprire la stagione è stato invitato il fotografo toscano
Francesco Radino, le cui immagini ben rappresentano la sensibilità e la
capacità di sguardo che solo la fotografia può esprimere. Radino oggi è
considerato uno degli autori più influenti nel panorama della fotografia
contemporanea in Italia. Ha esposti i suoi lavori in gallerie e musei italiani,
europei, giapponesi e statunitensi e le sue opere fanno parte di collezioni
pubbliche e private internazionali.
La Val d’Orcia, inserita tra Montalcino e
Montepulciano, a pochi chilometri da Pienza a da San Giovanni d’Asso, ha un
richiamo esclusivo in tutte le stagioni e una visita a Rocca d’Orcia non si
deve fare mancare.
- Info: Progetto Rocca d’Orcia - Via Borgo Maestro, 58 - 53023 Rocca d’Orcia (Siena) Tel: 0577. 887.263 (Perillà) – 887.551 (Perinquà e Riamià)