(tratto da www.oksiena.it)
“Green Italy - Perché ce la possiamo fare”: è il titolo del libro di Ermete Realacci, presidente di Symbola, la fondazione per le qualità italiane e per le eccellenze del Made in Italy, che è stato presentato a Roma il 1° di marzo nella Sala Conferenze (Piazza Montecitorio). Dall’economia sostenibile, all’energia verde, passando per l’innovazione: sono gli argomenti della green economy e delle imprese “verdi”, che saranno affrontati nell’incontro (che ha visto anche la partecipazione di
Carlo De Benedetti, storico editore e proprietario del gruppo L’Espresso-La Repubblica), a cui ha partecipato anche Silvio Franceschelli, candidato sindaco del Partito Democratico di Montalcino.
“Le aziende della green economy - spiega Silvio Franceschelli - competono sui mercati internazionali, creano occupazione nel rispetto dell’ambiente e sono un modello di sviluppo ideale per una città come Montalcino”. Per l’aspirante sindaco, a conclusione del vernissage, nel quale avrà modo di interagire con il presidente di Symbola, la fondazione per le qualità italiane e per le eccellenze del Made in Italy, Ermete Realacci, è previsto un meeting con il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani.
“Credo che Montalcino abbia molto da dire - prosegue Silvio Franceschelli - ponendosi anche come simbolo del Made in Italy nel mondo, e magari, anche, come modello per un eventuale recupero “verde” di elementi strutturali dismessi e abbandonati come le fabbriche di Torrenieri. Questi sono aspetti importanti del mio programma, in cui, non mancheranno visite, incontri e appuntamenti come questo”.
“La mia idea sul futuro può essere riassunta in tre parole: Montalcino - Toscana - Mondo. La Montalcino di domani - continua Silvio Franceschelli - dovrà tener conto dell’importante ruolo economico e agricolo, che la città del Brunello, si è saputa conquistare non solo in Italia, ma in tutto il mondo, ma anche dei suoi abitanti, di quanti ogni giorno vivono e lavorano a Montalcino, o a Castelnuovo dell’Abate, Sant’Angelo in Colle, Sant’Angelo Scalo e Torrenieri. La valorizzazione e difesa del territorio, attraverso la tutela del marchio Montalcino e con esso delle aziende che, con i loro prodotti, hanno reso questa città famosa, in Toscana e in tutto il mondo, per l’alta qualità delle sue produzioni, sarà un punto fondante del mio programma elettorale. Il tutto, in un’ottica di sviluppo sostenibile; non è pura coincidenza se le produzioni di eccellenza nascono in luoghi dove il rispetto per il paesaggio fa parte della vita quotidiana delle comunità, la cui qualità è alta, i redditi medi elevati, il tasso di occupazione buono e l’integrazione ben riuscita. È qui, che si possono e si devono, sviluppare progetti migliorativi – spiega ancora Silvio Franceschelli - come il mantenimento e il miglioramento dei servizi e delle prestazioni offerte, con la consapevolezza che, ogni servizio perso, è un servizio che difficilmente l’ente pubblico potrà riuscire a riattivare. E, sempre Montalcino, potrebbe essere il laboratorio in cui i progetti innovativi volti al restauro, alla manutenzione e al decoro urbano, come, ad esempio, il recupero dei beni storici, artistici e culturali che rappresentano l’identità della città e ne sono il patrimonio, diventano una risorsa per tutti, capace di accrescere la ricchezza culturale ed economica di Montalcino”.
“Green Italy - Perché ce la possiamo fare”: è il titolo del libro di Ermete Realacci, presidente di Symbola, la fondazione per le qualità italiane e per le eccellenze del Made in Italy, che è stato presentato a Roma il 1° di marzo nella Sala Conferenze (Piazza Montecitorio). Dall’economia sostenibile, all’energia verde, passando per l’innovazione: sono gli argomenti della green economy e delle imprese “verdi”, che saranno affrontati nell’incontro (che ha visto anche la partecipazione di
Carlo De Benedetti, storico editore e proprietario del gruppo L’Espresso-La Repubblica), a cui ha partecipato anche Silvio Franceschelli, candidato sindaco del Partito Democratico di Montalcino.
“Le aziende della green economy - spiega Silvio Franceschelli - competono sui mercati internazionali, creano occupazione nel rispetto dell’ambiente e sono un modello di sviluppo ideale per una città come Montalcino”. Per l’aspirante sindaco, a conclusione del vernissage, nel quale avrà modo di interagire con il presidente di Symbola, la fondazione per le qualità italiane e per le eccellenze del Made in Italy, Ermete Realacci, è previsto un meeting con il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani.
“Credo che Montalcino abbia molto da dire - prosegue Silvio Franceschelli - ponendosi anche come simbolo del Made in Italy nel mondo, e magari, anche, come modello per un eventuale recupero “verde” di elementi strutturali dismessi e abbandonati come le fabbriche di Torrenieri. Questi sono aspetti importanti del mio programma, in cui, non mancheranno visite, incontri e appuntamenti come questo”.
“La mia idea sul futuro può essere riassunta in tre parole: Montalcino - Toscana - Mondo. La Montalcino di domani - continua Silvio Franceschelli - dovrà tener conto dell’importante ruolo economico e agricolo, che la città del Brunello, si è saputa conquistare non solo in Italia, ma in tutto il mondo, ma anche dei suoi abitanti, di quanti ogni giorno vivono e lavorano a Montalcino, o a Castelnuovo dell’Abate, Sant’Angelo in Colle, Sant’Angelo Scalo e Torrenieri. La valorizzazione e difesa del territorio, attraverso la tutela del marchio Montalcino e con esso delle aziende che, con i loro prodotti, hanno reso questa città famosa, in Toscana e in tutto il mondo, per l’alta qualità delle sue produzioni, sarà un punto fondante del mio programma elettorale. Il tutto, in un’ottica di sviluppo sostenibile; non è pura coincidenza se le produzioni di eccellenza nascono in luoghi dove il rispetto per il paesaggio fa parte della vita quotidiana delle comunità, la cui qualità è alta, i redditi medi elevati, il tasso di occupazione buono e l’integrazione ben riuscita. È qui, che si possono e si devono, sviluppare progetti migliorativi – spiega ancora Silvio Franceschelli - come il mantenimento e il miglioramento dei servizi e delle prestazioni offerte, con la consapevolezza che, ogni servizio perso, è un servizio che difficilmente l’ente pubblico potrà riuscire a riattivare. E, sempre Montalcino, potrebbe essere il laboratorio in cui i progetti innovativi volti al restauro, alla manutenzione e al decoro urbano, come, ad esempio, il recupero dei beni storici, artistici e culturali che rappresentano l’identità della città e ne sono il patrimonio, diventano una risorsa per tutti, capace di accrescere la ricchezza culturale ed economica di Montalcino”.