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Tutto ciò che ricorda il sangue è vulnerario, cioè cicatrizzante

(Estratto da Erbe di Val d'Orcia, di Augusto de Bellis - 1988, Editori del Grifo)
Delle scottature, ho già detto di qualche ricetta ma, voglio ugualmente ricordare che a Montepulciano, alcuni, in giugno, coglievano i fiori gialli del "pilatro", li mettevano a macero in una bottiglia d'olio d'oliva, al sole per un'estate, con aggiunta di alcuni scorpioni vivi; il tutto assumeva lentamente un colore rosso sangue ed infine diventava un toccasana per le scottature, le ferite e le abrasioni.
I discepoli di Paracelso, assertore della teoria delle
'signatures', affermavano che tutto ciò che ricorda il sangue, è vulnerario, cioè cicatrizzante; il pilatro dei poliziani è infatti, scientificamente un vulnerario trattandosi dell'Iperico o "scacciadiavoli'1, appartiene alla famiglia delle Ipericacee ed è chiamato dai botanici Hypericum perforatum L.
Una curiosità: se si dispongono le foglie dell'Iperico controluce, esse appaiono come minualmente perforate a causa di piccole vescicole di olio trasparente.

Note redazionali
1. Il nome latino Hypericum perforatum deriva dal greco e significa "contro i fantasmi": questo perché si credeva che l'erba respingesse gli spiriti maligni, i quali non potevano sopportarne l'odore. Difatti un altro appellativo popolare dell'iperico è "erba scacciadiavoli".