Val d'Orcia Holiday
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Un crop circle in Val d'Orcia

A Gallina (Castiglione d'Orcia), da un po' di giorni a questa parte c'è un flusso anomalo di visitatori. Pellegrini incamminati sulla via Francigena? Turisti attratti dalla bellezza del paesaggio?
Alla fine del paesino (in direzione Roma), guardando a destra, sul fianco di una collinetta dominata dal Podere Passalacqua è impresso un disegno: Che possa esserne la causa? Che sia un vero e proprio crop circle?

Intervista a Cris Davis
Tutto ebbe inizio con una telefonata dicendo che sarebbero venuti a trovarmi dalla Sicilia ... niente era stato pianificato. Louis aveva con se una macchina fotografica, un computer portatile ed una borsa piena di attrezzature da DJ ... Mitch invece solo delle tele arrotolate ed un astuccio con pennelli.
Dopo tre giorni di caldo torrido, dopo tre giorni col mio studio a temperature torride e noi tre a sedere affaticati dal lancio delle freccette e dalla birra delle 10 del mattino ... fu allora che per la prima volta pensammo di fare un film per il Tropfest, un festival di cortometraggi australiano. Il film non doveva essere più lungo di sette minuti e da qualche parte, in qualsiasi parte di esso, doveva essere fatto riferimento ad una lampadina.
Ho trascorso per gli ultimi otto anni le mie estati qui a Montalcino…perlopiù dedicandomi alla pittura .... Mitch e Louis vivono invece a Sydney, dipingendo, facendo surf e giocando ad azzardo aspettando che il fato determini il loro destino ... Louis ha frequentato per un anno o più una scuola per divenire regista ...

Un film di 7 minuti
La prima idea era quella di creare un “crop circle”. Con così tante circostanti meravigliose colline, erano anni che aspettavo l’opportunità di realizzarne uno ...
2: Mitch poteva fingere d’essere l’artista che realizza il “cerchio nel grano” ma non sembrava poter recitare nei migliore dei modi e dunque definimmo di tenere il dialogo al minimo ...
3: Decidemmo di girare in bianco e nero…ma non ricordo il motivo per cui prendemmo tale decisione ...

Dunque tirammo fuori la macchina fotografica, una di quelle moderne con cui è possibile riprendere, spostammo la poltrona sotto la luce e chiedemmo a Mitch di sedercisi e fissare il muro ... iniziammo a girare, chiedendogli prima di apparire serio, poi annoiato, pazzo, inspirato ed infine ubriaco ... poi decidemmo di riprenderlo da dietro affinché il suo viso non fosse mostrato ... e lui lì fisso a scrutare una grande tela bianca ... è così che il tutto ebbe inizio.
Ma come giungere da una tela vergine ad un “cerchio sul grano”? Al principio guidammo da un paese all’altro, da Bagno Vignoni a Monte Labro, da San Giovanni a Gallina ... riprendendo Mitch che camminava ... in cerca d’ispirazione ... nella stessa maniera con cui noi ricercavamo l’ispirazione per girare tale cortometraggio. Con la Val d’Orcia come sfondo sembrava impossibile non catturare qualcosa di meraviglioso ... e poi arrivammo nel campo di Osvaldo. Eravamo pronti a tagliare il grande “cerchio nel grano” quando ricordammo l’obbligo di rappresentare in qualsivoglia maniera la lampadina ... e fu allora, sotto il sole cuocente d’Agosto, che demmo forma alla nostra lampada, la ritagliammo dai campi ed infine riprendemmo la nostra penultima scena. Fu Alexander Brookshaw a filmare l’ultima scena montando la telecamera sull’apposito elicottero affinché fosse possibile riprendere la scena dall’alto ... dalla prospettiva di un UFO.