(Tratto da: www.sienafree.it)
Entro la prossima settimana la Provincia di Siena definirà modalità e tempi per la caccia al cinghiale. Sono state approvate, nei giorni scorsi, dalla giunta provinciale le norme sul Calendario venatorio relative alla selvaggina stanziale e migratoria. La prossima settimana, dopo la riunione del Tavolo con le associazioni venatorie, ambientaliste e Atc, la Provincia definirà anche modalità e tempi per la caccia al cinghiale. Entro la fine del mese di agosto, l’amministrazione provinciale provvederà a diffondere, attraverso manifesti e
opuscoli, il calendario completo della stagione venatoria 2011 – 2012, che sarà inserito anche sul sito www.provincia.siena.it
La preapertura della caccia. La Provincia di Siena ha chiesto alla Regione Toscana di concedere, in deroga, una giornata di pre apertura per il 1 settembre, in cui si possa effettuare, dalle ore 6 alle ore 19, solo nell’Atc di residenza venatoria, la caccia da appostamento alla tortora, al colombaccio, al merlo, alla gazza, alla ghiandaia e alla cornacchia grigia. Nelle aree boscose, costituite da almeno un ettaro di superficie, di larghezza non inferiore a metri 50 e non interrotte da coltivazioni o corsi d’acqua, l’attività venatoria potrà essere esercitata solo da appostamento fisso. La richiesta di deroga prevede anche, sempre il 1° settembre, la caccia solo da appostamento fisso all’alzavola, al germano reale e alla marzaiola, dalle ore 6 alle ore 19, nei laghi artificiali della Provincia o in altre superfici allagate artificialmente con esclusione di quelli ubicati all’interno delle ZPS.
Entro la prossima settimana la Provincia di Siena definirà modalità e tempi per la caccia al cinghiale. Sono state approvate, nei giorni scorsi, dalla giunta provinciale le norme sul Calendario venatorio relative alla selvaggina stanziale e migratoria. La prossima settimana, dopo la riunione del Tavolo con le associazioni venatorie, ambientaliste e Atc, la Provincia definirà anche modalità e tempi per la caccia al cinghiale. Entro la fine del mese di agosto, l’amministrazione provinciale provvederà a diffondere, attraverso manifesti e
opuscoli, il calendario completo della stagione venatoria 2011 – 2012, che sarà inserito anche sul sito www.provincia.siena.it
La preapertura della caccia. La Provincia di Siena ha chiesto alla Regione Toscana di concedere, in deroga, una giornata di pre apertura per il 1 settembre, in cui si possa effettuare, dalle ore 6 alle ore 19, solo nell’Atc di residenza venatoria, la caccia da appostamento alla tortora, al colombaccio, al merlo, alla gazza, alla ghiandaia e alla cornacchia grigia. Nelle aree boscose, costituite da almeno un ettaro di superficie, di larghezza non inferiore a metri 50 e non interrotte da coltivazioni o corsi d’acqua, l’attività venatoria potrà essere esercitata solo da appostamento fisso. La richiesta di deroga prevede anche, sempre il 1° settembre, la caccia solo da appostamento fisso all’alzavola, al germano reale e alla marzaiola, dalle ore 6 alle ore 19, nei laghi artificiali della Provincia o in altre superfici allagate artificialmente con esclusione di quelli ubicati all’interno delle ZPS.
L’apertura generale della caccia. L’apertura generale della caccia è fissata per domenica 18 settembre. La caccia al fagiano è consentita, nel territorio sottoposto a gestione programmata, dal 18 settembre fino al 31 dicembre 2011. La caccia alla lepre è consentita dal 18 settembre all’8 dicembre 2011 e può essere effettuata anche nella forma della battuta con un massimo di quattro partecipanti. Dal 1° al 30 gennaio 2012 è consentita la caccia su tutto il territorio provinciale esclusivamente da appostamento fisso o temporaneo, al quale si dovrà accedere con il fucile scarico, smontato o in custodia. Nello stesso periodo la caccia vagante con l’uso del cane (esclusivamente da ferma e da cerca) è consentita, solo alla beccaccia, all’interno delle superfici boscate, ricadenti all’interno dell’area vocata per il cinghiale con esclusione delle aree poste all’interno delle ZPS. Sempre dal 1° al 30 gennaio 2012 su tutto il territorio provinciale è consentita la caccia alla volpe nella tradizionale forma in battuta, con un minimo di otto partecipanti, previa comunicazione alla Provincia dell'avvenuta costituzione della squadra e della designazione del responsabile e nel rispetto delle indicazioni emanate dagli ATC. Nei periodi in cui è consentita la caccia da appostamento, ai fini del recupero della selvaggina, è consentito l’uso del cane che ha particolari attitudini al riporto, sotto il diretto controllo del proprietario o del conduttore, entro un raggio di 150 metri dall’appostamento stesso, ma con l’obbligo di rimanere sempre ad una distanza non inferiore a metri 50 da altri appostamenti dai quali contemporaneamente esercitata l’attività venatoria. La caccia alla pernice rossa e alla starna è vietata su tutto il territorio provinciale ad eccezione delle Aziende Agrituristico Venatorie.
La caccia di selezione al capriolo, al daino, al muflone e al cervo è consentita nei distretti di gestione e negli istituti faunistici pubblici e privati, secondo gli specifici piani di prelievo approvati dalla Provincia, dal 1° agosto al 17 settembre 2011 e dal 1° febbraio al 15 marzo 2012, per cinque giorni la settimana, da un’ora prima del sorgere del sole fino a un’ora dopo il tramonto. Per tutta la stagione venatoria, l’accesso dei cacciatori agli appostamenti per la caccia di selezione al capriolo, daino, muflone e cervo dovrà avvenire con l’arma scarica e racchiusa nella custodia. Durante questa attività, è consentito ai cacciatori il porto di soli fucili a canna rigata o altre armi elencate nel disciplinare provinciale per la gestione faunistica e venatoria dei cervidi e bovidi. L'allenamento e l'addestramento dei cani è consentito, sull'intero territorio non soggetto a divieto di caccia, solo ai cacciatori iscritti all'Atc, dal 21 agosto al 15 settembre, nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica, dal sorgere del sole fino alle ore 11 e dalle ore 14 alle ore 19 (ora legale).
“Il calendario venatorio – dice Anna Maria Betti, assessore alla caccia della Provincia di Siena – è un atto complesso che scaturisce da un impianto condiviso e rispettoso delle diverse sensibilità. E’ quindi doveroso ringraziare il mondo venatorio, le associazioni agricole, ambientaliste e gli Atc per il contributo dato in fase di concertazione e, più in generale, per l’impegno quotidiano per una corretta gestione della fauna, che consente alla nostra provincia di vantare livelli di eccellenza nell’ambito delle politiche faunistico-venatorie”.
Tesserino venatorio. Il cacciatore deve essere munito del tesserino venatorio, valido su tutto il territorio nazionale, rilasciato dal Comune di residenza, previa esibizione della licenza di caccia valida e del cedolino attestante la riconsegna del tesserino della stagione precedente. I cacciatori che hanno cambiato residenza dopo l’inizio della precedente stagione venatoria ritireranno il tesserino al Comune di provenienza. Il cacciatore, all’inizio della giornata venatoria, deve marcare, con un segno (• o x), mediante penna indelebile di colore scuro, preferibilmente nero, gli appositi spazi del tesserino venatorio in corrispondenza della data della giornata di caccia, dell’Ambito Territoriale di Caccia o istituto privato. Deve, inoltre, indicare l’eventuale mobilità e la fruizione continuativa delle giornate di caccia alla selvaggina migratoria da appostamento. Deve essere, altresì, indicato, dopo l’abbattimento, ogni capo di selvaggina stanziale. Per la selvaggina migratoria, deve essere indicato negli appositi spazi, al termine della giornata di caccia, il numero dei capi abbattuti. Il tesserino è mezzo di controllo delle quantità e delle specie prelevate e a tal fine deve essere riconsegnato non oltre il 20 marzo di ogni anno al Comune di residenza o, in caso di cambio di residenza, al Comune che lo ha rilasciato.
Gli ambiti territoriali di caccia. Il territorio della Provincia di Siena è suddiviso in tre comprensori: ATC17; ATC 18 e ATC 19. L’ATC17 comprende i Comuni di Casole d’Elsa, Castellina in Chianti, Chiusdino, Colle di Val d’Elsa, Monteriggioni, Monticiano, Poggibonsi, Radda in Chianti, Radicondoli, San Gimignano, Sovicille. L’ATC 18 comprende i Comuni di Asciano, Buonconvento, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Montalcino, Monteroni d’Arbia, Murlo, Rapolano Terme, San Giovanni d’Asso, Siena. L’ATC 19 comprende i Comuni di Abbadia San Salvatore, Castiglione d’Orcia, Cetona, Chianciano, Chiusi, Montepulciano, Piancastagnaio, Pienza, Radicofani, S. Casciano Bagni, San Quirico d’Orcia, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda.
La caccia di selezione al capriolo, al daino, al muflone e al cervo è consentita nei distretti di gestione e negli istituti faunistici pubblici e privati, secondo gli specifici piani di prelievo approvati dalla Provincia, dal 1° agosto al 17 settembre 2011 e dal 1° febbraio al 15 marzo 2012, per cinque giorni la settimana, da un’ora prima del sorgere del sole fino a un’ora dopo il tramonto. Per tutta la stagione venatoria, l’accesso dei cacciatori agli appostamenti per la caccia di selezione al capriolo, daino, muflone e cervo dovrà avvenire con l’arma scarica e racchiusa nella custodia. Durante questa attività, è consentito ai cacciatori il porto di soli fucili a canna rigata o altre armi elencate nel disciplinare provinciale per la gestione faunistica e venatoria dei cervidi e bovidi. L'allenamento e l'addestramento dei cani è consentito, sull'intero territorio non soggetto a divieto di caccia, solo ai cacciatori iscritti all'Atc, dal 21 agosto al 15 settembre, nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica, dal sorgere del sole fino alle ore 11 e dalle ore 14 alle ore 19 (ora legale).
“Il calendario venatorio – dice Anna Maria Betti, assessore alla caccia della Provincia di Siena – è un atto complesso che scaturisce da un impianto condiviso e rispettoso delle diverse sensibilità. E’ quindi doveroso ringraziare il mondo venatorio, le associazioni agricole, ambientaliste e gli Atc per il contributo dato in fase di concertazione e, più in generale, per l’impegno quotidiano per una corretta gestione della fauna, che consente alla nostra provincia di vantare livelli di eccellenza nell’ambito delle politiche faunistico-venatorie”.
Tesserino venatorio. Il cacciatore deve essere munito del tesserino venatorio, valido su tutto il territorio nazionale, rilasciato dal Comune di residenza, previa esibizione della licenza di caccia valida e del cedolino attestante la riconsegna del tesserino della stagione precedente. I cacciatori che hanno cambiato residenza dopo l’inizio della precedente stagione venatoria ritireranno il tesserino al Comune di provenienza. Il cacciatore, all’inizio della giornata venatoria, deve marcare, con un segno (• o x), mediante penna indelebile di colore scuro, preferibilmente nero, gli appositi spazi del tesserino venatorio in corrispondenza della data della giornata di caccia, dell’Ambito Territoriale di Caccia o istituto privato. Deve, inoltre, indicare l’eventuale mobilità e la fruizione continuativa delle giornate di caccia alla selvaggina migratoria da appostamento. Deve essere, altresì, indicato, dopo l’abbattimento, ogni capo di selvaggina stanziale. Per la selvaggina migratoria, deve essere indicato negli appositi spazi, al termine della giornata di caccia, il numero dei capi abbattuti. Il tesserino è mezzo di controllo delle quantità e delle specie prelevate e a tal fine deve essere riconsegnato non oltre il 20 marzo di ogni anno al Comune di residenza o, in caso di cambio di residenza, al Comune che lo ha rilasciato.
Gli ambiti territoriali di caccia. Il territorio della Provincia di Siena è suddiviso in tre comprensori: ATC17; ATC 18 e ATC 19. L’ATC17 comprende i Comuni di Casole d’Elsa, Castellina in Chianti, Chiusdino, Colle di Val d’Elsa, Monteriggioni, Monticiano, Poggibonsi, Radda in Chianti, Radicondoli, San Gimignano, Sovicille. L’ATC 18 comprende i Comuni di Asciano, Buonconvento, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Montalcino, Monteroni d’Arbia, Murlo, Rapolano Terme, San Giovanni d’Asso, Siena. L’ATC 19 comprende i Comuni di Abbadia San Salvatore, Castiglione d’Orcia, Cetona, Chianciano, Chiusi, Montepulciano, Piancastagnaio, Pienza, Radicofani, S. Casciano Bagni, San Quirico d’Orcia, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda.