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lunedì 30 maggio 2011

Francigena, luoghi di fede da salvare

Le Briccole (Castiglione d'Orcia)
L'ospitalità lungo la Francigena e sulle altre vie di pellegrinaggio presenta due aspetti complementari, il «come» e il «dove». Il primo, di cui abbiamo già avuto modo di parlare due settimane fa, riguarda soprattutto gli ospitalieri, cui è affidata l’accoglienza dei pellegrini; l’altro ha per protagoniste non persone ma strutture, luoghi dove riposarsi meritatamente dopo una giornata di cammino. Ma se il «come» non è indifferente, non si pensi che il «dove» sia da meno. Perché un conto è essere accolti in un luogo ricco di storia e pienamente inserito nel contesto stesso della Via, di per sé capace di riempire lo sguardo e parlare al cuore; un altro è giungere in una struttura anonima e priva di significato, se non quello fondamentale di offrire una doccia, una cena e un giaciglio.
Per fortuna non mancano certo, nel tratto toscano e nel breve sconfinamento in Liguria, gli edifici adatti ad essere recuperati e convertiti in ostelli, luoghi di fede che sono, il più delle volte autentici gioielli d’arte. L’associazione Ad Limina Petri ne ha messo a punto un elenco piuttosto nutrito, dalla Cisa a Radicofani. Se per alcuni di loro sembrano essere necessari veri e propri interventi di salvataggio, altri sono già stati restaurati e comunque per un recupero complessivo, secondo una prima stima, potrebbero essere sufficienti meno di 10 milioni di euro. Ma vediamo quali sono, nel dettaglio, da nord a sud.
  1. Ex rifugio della Cisa, destinazione d’uso ospitale, proprietà Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli, da restaurare.
  2. Convento dei Padri Cappuccini di Pontremoli, proprietà Padri Cappuccini dell’Emilia, restaurato.
  3. Abbazia romanica di San Caprasio ad Aulla, con ospitale in un ambiente del Comune di Aulla.
  4. Città di Sarzana, parrocchia di San Francesco, con ospitale, proprietà Diocesi della Spezia-Sarzana-Brugnato, da restaurare.
  5. Parrocchia di San Pietro Apostolo ad Avenza, comune di Carrara, con ospitale, proprietà Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli, vari locali da restaurare.
  6. Pieve romanica dei Santi Giovanni e Felicita in Valdicastello, comune di Pietrasanta, con ospitale, proprietà Arcidiocesi di Pisa, casa e sacrestia attigua alla chiesa da restaurare.
  7. Città di Lucca, edificio della Diocesi da adibire ad ospitale, da definire con l’Arcivescovo.
  8. Altopascio, ostello del Comune, restaurato. È inoltre in programmo il recupero della chiesa e degli ambienti superstiti del complesso abbaziale di San Pietro a Pozzeveri (Badia Pozzeveri), di proprietà dell’Arcidiocesi di Lucca, concesso in comodato al Comune, per cui è già stato annunciato un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
  9. Parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo a Pino di Ponte a Elsa, comune di San Miniato, con ospitale, proprietà Diocesi di San Miniato, da restaurare.
  10. Pieve romanica dei Santi Pietro e Paolo a Coiano, comune di Castelfiorentino, con ospitale, proprietà Diocesi di Volterra, per la maggior parte ancora da restaurare.
  11. Pieve romanica di Santa Maria a Chianni, comune di Gambassi, con ospitale, proprietà Diocesi di Volterra, in parte restaurata.
  12. Pieve romanica di Santa Maria Assunta a Cellole, comune di San Gimignano, con ospitale gestito dai monaci di Bose, proprietà Diocesi di Volterra, in parte restaurata (nella foto).
  13. Badia a Coneo, comune di Colle Val d’Elsa, proprietà Arcidiocesi di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino, chiesa e ospitale da restaurare.
  14. Badia a Isola, comune di Monteriggioni, proprietà Arcidiocesi di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino, chiesa romanica restaurata, ospitale in parte restaurato.
  15. Siena, ospitale da definire con l’Arcivescovo.
  16. Pieve di Sant’Innocenza a Piana, comune di Buonconvento, proprietà Arcidiocesi di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino, complesso in parte restaurato.
  17. San Quirico d’Orcia, ospitale della parrocchia dei Santi Quirico e Giulitta, proprietà Arcidiocesi di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino, restaurato in occasione del Giubileo del 2000.
  18. Località Le Briccole, comune di Castiglione d’Orcia, chiesa francescana e casa privata possibilmente da acquisire con il Comune e recuperare.
  19. Abbazia di Sant’Antimo, ospitale edificato ex-novo per il Giubileo del 2000, proprietà Arcidiocesi di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino.
  20. Abbazia di San Salvatore ad Abbadia San Salvatore, con ospitale, necessario piccolo intervento.
  21. Radicofani, casa della Misericordia, proprietà Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza-Montepulciano, da restaurare e arredare.
di Marco Lapi (tratto da: www.toscanaoggi.it)

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