Il matrimonio fra le botti è di moda in tutto il mondo. Esistono agenzie specializzate in questo genere di eventi soprattutto negli States ma anche in Nuova Zelanda e ovviamente in Francia. Qui in Italia esprime il desiderio di una festa meno standardizzata, più a contatto con la natura ma ugualmente raffinata, insomma sentirsi nobili produttori di vino per un giorno.
Quella proposta da Donatella Cinelli Colombini nel suo Casato Prime Donne a Montalcino è una vera festa enoica: un Matrimonio “di vino” in cui l’intera struttura è a disposizione degli sposi. Vigneti come set fotografico, aperitivo fra le botti in cui matura il Brunello, pranzo degustazione con sei rossi di grandi annate e candelieri d’argento, taglio della torta con ballo nella tinaia dove l’acciaio è ammorbidito dal tulle con un effetto decisamente trendy. Raffinato e inconsueto, soprattutto esclusivo e intimo con meno di cinquanta invitati decisamente esigenti
Il “country wedding” per gli amanti della natura è invece progettato alla Fattoria del Colle nel Sud del Chianti. Qui il numero degli invitati cresce e l’atmosfera diventa più informale e il costo diventa decisamente più contenuto. Tovaglie a quadretti bordate di merletto, musiche campagnole, cibi della tradizione come le pappardelle fatte a mano e la tagliata di bue chianino. In tavola ci sono il Chianti Superiore e la Doc Orcia Cenerentola. La villa cinquecentesca, la cappella, i parchi, i prati e soprattutto la veranda panoramica e la cantina con le botti di rovere creano la cornice perfetta per una festa indimenticabile.
Per i più esigenti c’è persino la possibilità di un Brunello con i nomi degli sposi da usare come bomboniera. La camera costruita come rifugio d’amore per il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo e la sua amante Isabella aspetta gli sposi per la luna di miele. Ha il soffitto affrescato e un arredamento interamente d’antiquariato. Qui la coppia potrà fare l’ultimo brindisi dopo una giornata da favola.
Nelle fattorie della zona avvengono da tempo matrimoni di personaggi importanti come campioni dello sport, registi cinematografici, giornalisti televisivi, architetti di studi ai primi posti delle classifiche mondiali e chef di ristoranti molto conosciuti. Ci sono stati matrimoni ortodossi, protestanti e persino “solemn promises”, promesse d’amore assolutamente prive di valore legale. Sposi e invitati arrivano da mezzo mondo - in un caso erano di 27 nazionalità diverse - e usano il soggiorno alla Fattoria del Colle di Trequanda per far conoscere le rispettive famiglie. Moltissimi sposi ritornano e tutti, partendo, scrivono nel libro delle dediche la stessa cosa "grazie il matrimonio è stato più dello dei nostri sogni". (tratto da: www.lanazione.it)