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venerdì 1 gennaio 2010

San Quirico d'Orcia


San Qurico d'Orcia, è di origini etrusche che, pur in assenza di scavi sistematici, sono testimoniate dai rinvenimenti nelle zone di Vignoni e Ripa d'Orcia, di urne cinerarie ed altri oggetti facenti parte dell'arredo funebre, oggi colnservate nel Museo Archeologico di Siena. La prima volta che si fa esplicita menzione di San Quirico, è a proposito di una controversia sorta nel 712 fra le diocesi di Siena e Arezzo per il possesso di alcune pievi, fra cui quella di San Quirico in Osenna. Il nome "Osenna", conservato fino al XVII secolo, si riferiva con ogni probabilità ad un corso d'acqua oggi scomparso che doveva trovarsi nelle immediate vicinanze del paese. "Osenna" è toponimo etrusco e forse preromano. A partire dall'XI secolo, sempre più frequente si incontra il nome di San Quirico in Osenna in documenti che testimoniano la crescente importanza del borgo, situato sulla Francigena o Romea che, in epoche diverse, vide il passaggio di figure rilevanti del mondo politico ed ecclesiastico europeo. Nel 1154 discese in Italia Federico I che si diresse verso Roma per ricevere la corona imperiale. Il pontefice Adriano IV attese che Federico I si avvicinasse e da Viterbo gli mandò incontro tre Cardinali . L'esercito regio si trovava accampato a San Quirico e fu qui che i messi pontifici furono accolti dal futuro imperatore. Nel 1180 i senesi estesero la loro giurisdizione su San Quirico e poco tempo dopo San Quirico divenne sede del Vicario Imperiale. Nel 1205 a San Quirico si tenne la dieta della lega toscana per trovare un'intesa, fra le varie città, circa il comportamento da tenere nei confronti di Montepulciano, che non voleva sottostare al dominio di Siena. La dieta si concluse con un nulla di fatto e furono anzi poste le premesse per il conflitto che pochi anni dopo sarebbe scoppiato fra Siena e Montepulciano. Nel 1552 San Quirico assistè impotente al passaggio delle truppe di Carlo V, guidate da Don Garzia, che fece del paese il centro per controllare e taglieggiare la val d'Orcia. Caduta la Repubblica di Siena, San Quirico passò nelle mani del marchese di Marignano e poi sotto il dominio di Cosimo dei Medici. Eretto in feudo con il titolo di marchesato dal Granduca Cosimo III fu concesso, nel 1677, al cardinale Flavio Chigi, nipote di Papa Alessandro VII.

La cinta muraria
San Quirico è un esempio fra i più notevoli di struttura urbanistica medievale e conserva, nelle presenze architettoniche, numerosi segni della antica importanza. Attualmente San Quirico conserva buona parte della cinta muraria, mancante solamente della porzione nordorientale e di un tratto a sud. Sono in parte visibili ancora ben 14 torrette, alcune delle quali incorporate in altre strutture. Non esistono purtroppo resti delle porte a nord e a sud: conservata e particolarmente originale è invece quella orientale. Il corpo centrale della porta a sei lati è coronato da una serie di piccole mensole in pietra a sostegno della grande porta che si apre ad arco tondo e presenta prima un passaggio coperto a botte, poi un arco acuto cui segue un arco ribassato sotto una torre rettangolare aggiunta posteriormente.

La Collegiata (Via Dante Alighieri)
La Chiesa è costruita sull'antica Pieve di cui si ha notizia fin dall'VIII secolo. La Chiesa presenta all'esterno tre portali. Il primo, per chi viene da Siena, è un magnifico esempio di romanico. Costruito in pietra arenaria e travertino di Bagno Vignoni. Ancora di evidente gusto romanico, seppure con qualche presenza di gotico, il primo portale di mezzogiorno attribuito a Giovanni Pisano. Lungo lo stesso lato della Chiesa si possono ammirare due profonde bifore, una delle quali presenta la figura di una piccola cariatide dal ghigno inquietante. Il campanile, così come oggi appare, è stato costruito alla fine del XVIII secolo. All'interno il soffitto a capriate, coperto nel 1733 da una volta a vela, è stato ripristinato nel 1936. Il coro barocco fu costruito nel 1653 demolendo l'originario abside. L'altare maggiore, in stile "rococò", fu commissionato nel 1724 dal cardinale Flavio Chigi ad artisti lombardi. Nel coro si trovano le stupende tarsie realizzate tra il 1482 e il 1502 da Antonio Barili per il Duomo di Siena e acquistate nel 1749 dai Chigi per essere collocate nella Collegiata. In un'ala del transetto si trova collocato lo splendido polittico di Sano di Pietro (Scuola Senese XV secolo).

Palazzo Chigi (Via Dante Alighieri)
Accanto alla Collegiata si erge l'immensa mole del palazzo fatto costruire nella seconda metà del sec.XVII dal cardinale Flavio Chigi. Ristrutturato di recente a causa dei molti danni subiti durante l'ultima guerra, Palazzo Chigi appare come  un'imponente struttura barocca in contrasto con gli edifici circostanti..

Chiesa di San Francesco
Sulla piazza principale si affaccia la Chiesa di San Francesco, comunemente chiamata Chiesa della Madonna, che ha subito nel corso dei secoli numerosi rimaneggiamenti e reca all'esterno qualche elemento di gusto gotico. All'interno si possono ammirare: sull'altare maggiore, la bellissima Madonna attribuita ad Andrea della Robbia, forse particolare di un'Annunciazione, qui trasferita dalla Chiesetta di Vitaleta, situata tra San Quirico e Pienza. L'Angelo e la Madonna , attribuiti a Francesco di Valdambrino, discepolo di Jacopo della Quercia.

Horti Leonini (Piazza Libertà)
Realizzati intorno al 1580 da Diomede Leoni. L'immenso giardino, cui si accede dall'ingresso situato fra le mura castellane e la piazza principale del paese, si apre in una larga fuga prospettica che le aiuole di bosso, perfettamente geometriche, contribuiscono ad esaltare. Fanno da fondale alla scenografia, i folti lecci secolari, nella cui ombra cupa ci si immerge attraverso la scala di travertino che li fende. Lasciato il bosco, si raggiunge il piazzale verde su cui svettava l'antica torre medioevale, simbolo del castello, distrutta nell'ultima guerra.

Chiesa di Santa Maria Assunta
Si tratta di una magnifica chiesetta romanica ad una sola navata, in cui la luce filtra appena, attraverso le fenditure delle monofore ben disegnate nel travertino.

Ospedale della Scala
Di fronte alla chiesa di Santa Maria si offriva ai pellegrini e viandanti, che percorrevano la Francigena, un Ospedale appartenente a quello di Santa Maria della Scala di Siena. L'Ospedale, edificato nel XIII sec., attualmente conserva un cortile, al centro del quale si trova un pozzo cinquecentesco.


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