Chocolat alla corte di Re Brunello.
Il cioccolato, cibo degli dei, alla corte di Re Brunello, mito toscano e vanto di Montalcino. A chi poteva venire in mente un simile binomio, se non a una signora che viene da fuori e da lontano (da molto lontano, parlando di esperienze di lavoro)? Per Biasutti – come la chiamano – Brunello non è solo un grande vino, ma è una fonte di ispirazione. Così è nato il marchio “I Colori del Brunello”, creato per due memorabili serate alla Triennale di Milano in cui il Brunello è stato il protagonista, ma anche per inventare prodotti che raccontino i luoghi, i paesaggi e un modo di guardare alla vita. Il cioccolato per far assaggiare la finezza del Brunello, lo slancio della grappa che viene dalle sue vinacce e – per gli astemi (ma non solo) – la nuova coppia: un cacao nero, come l’Africa da cui proviene, che abbraccia il mosto cotto delle vendemmie toscane.
Dove: Montalcino (Si)
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Il cioccolato, cibo degli dei, alla corte di Re Brunello, mito toscano e vanto di Montalcino. A chi poteva venire in mente un simile binomio, se non a una signora che viene da fuori e da lontano (da molto lontano, parlando di esperienze di lavoro)? Per Biasutti – come la chiamano – Brunello non è solo un grande vino, ma è una fonte di ispirazione. Così è nato il marchio “I Colori del Brunello”, creato per due memorabili serate alla Triennale di Milano in cui il Brunello è stato il protagonista, ma anche per inventare prodotti che raccontino i luoghi, i paesaggi e un modo di guardare alla vita. Il cioccolato per far assaggiare la finezza del Brunello, lo slancio della grappa che viene dalle sue vinacce e – per gli astemi (ma non solo) – la nuova coppia: un cacao nero, come l’Africa da cui proviene, che abbraccia il mosto cotto delle vendemmie toscane.
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