L'origine delle opere di Giovanna Lysy nasce in Toscana, nel cuore della Val d'Orcia, in cui la bellezza della natura non è stata deturpata dall'uomo e il tempo sembra essersi fermato. La dolcezza della linea delle colline di creta nasconde una realtà dura in cui l'uomo era costretto ad una lotta continua per vincere l'aridità. La costanza e la tenacia erano alla base della sopravvivenza, così come la conoscenza della natura e delle tecniche di lavorazione. La scelta di riutilizzare materiali agricoli in disuso, in prevalenza di ferro, ed il travertino di cave della Val d'Orcia mette in risalto il lavoro e la forza dell'uomo del passato, riportando alla luce gli antichi valori legati al ritmo delle stagioni. Il contrasto evidente con il ritmo accelerato della vita odierna viene rappresentato nelle sculture di G. L. da una linea essenziale allungata, in cui la verticalità è data soprattutto dall'utilizzo del vetro che, accompagnato da effetti marmorizzati della carta, gioca con la trasparenza ed il colore. L'unione di tutti gli elementi assemblati trova un equilibrio con la geometria, e la luce, di cui tutte le opere sono provviste, diventa l'elemento variabile che permette all'osservatore di avere sempre un punto di vista diverso, un particolare non notato prima, sia nella scultura stessa che nello spazio che la circonda.
venerdì 1 gennaio 2010
Giovanna Lysy Studio
L'origine delle opere di Giovanna Lysy nasce in Toscana, nel cuore della Val d'Orcia, in cui la bellezza della natura non è stata deturpata dall'uomo e il tempo sembra essersi fermato. La dolcezza della linea delle colline di creta nasconde una realtà dura in cui l'uomo era costretto ad una lotta continua per vincere l'aridità. La costanza e la tenacia erano alla base della sopravvivenza, così come la conoscenza della natura e delle tecniche di lavorazione. La scelta di riutilizzare materiali agricoli in disuso, in prevalenza di ferro, ed il travertino di cave della Val d'Orcia mette in risalto il lavoro e la forza dell'uomo del passato, riportando alla luce gli antichi valori legati al ritmo delle stagioni. Il contrasto evidente con il ritmo accelerato della vita odierna viene rappresentato nelle sculture di G. L. da una linea essenziale allungata, in cui la verticalità è data soprattutto dall'utilizzo del vetro che, accompagnato da effetti marmorizzati della carta, gioca con la trasparenza ed il colore. L'unione di tutti gli elementi assemblati trova un equilibrio con la geometria, e la luce, di cui tutte le opere sono provviste, diventa l'elemento variabile che permette all'osservatore di avere sempre un punto di vista diverso, un particolare non notato prima, sia nella scultura stessa che nello spazio che la circonda.
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