Maestoso, severo, maschio, medioevale ... di una qualità superiore e tale da farlo considerare uno dei grandi vini italiani - quasi l'unico?! ...
Con queste parole nel 1966 Alberico Boncompagni Ludovisi, Principe di Venosa descriveva il Brunello Biondi Santi, in una lettera a Tancredi, dopo averne assaggiato una bottiglia del '46.
Con queste parole nel 1966 Alberico Boncompagni Ludovisi, Principe di Venosa descriveva il Brunello Biondi Santi, in una lettera a Tancredi, dopo averne assaggiato una bottiglia del '46.
Il prestigio del Greppo ha inizio i primi dell’800, quando Clemente iniziò a vinificare il Sangiovese in purezza e trasmise la sua scienza enoviticola al nipote Ferruccio Biondi Santi che, a seguito dell’arrivo della fillossera, a metà ‘800 selezionò un clone di Sangiovese con cui riuscì a dare vita a vini di straordinaria longevità. Ferruccio produsse la prima bottiglia di Brunello di Montalcino nel 1888. Suo figlio, Tancredi, enologo di chiara fama, tipizzò il Brunello creandone le basi per il disciplinare di produzione e lanciò il vino sul mercato, ottenendo in pochi decenni grandi riconoscimenti. Ancora oggi la conduzione dell'azienda è in mano alla famiglia Biondi Santi.
Rigoroso, fino all'intransigenza, lo stile di questi vini resta insieme a quello di poche altre aziende, il testimone della storia più intima dell'enologia del Bel Paese.
Rigoroso, fino all'intransigenza, lo stile di questi vini resta insieme a quello di poche altre aziende, il testimone della storia più intima dell'enologia del Bel Paese.
Dove: Villa Greppo 183 - 53024 Montalcino (SI)
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